lunedì 18 marzo 2024

La Fed terrà i tassi alti più a lungo: le attese dei mercati deluse


La Federal Reserve sarà costretta a mantenere i tassi d'interesse a livelli elevati per un periodo più lungo di quanto previsto dai mercati. Questo è il parere di due terzi degli economisti intervistati in un sondaggio condotto dal Financial Times e dalla Chicago Booth School of Business.

Secondo il sondaggio, la maggior parte degli esperti ritiene che la Fed effettuerà al massimo due tagli dei tassi nel corso del 2024, con il primo che potrebbe non arrivare prima di luglio o settembre. Le aspettative del mercato erano invece di un ciclo di allentamento monetario più rapido, con alcuni che scommettevano su un taglio già a marzo.

La Fed annuncerà le sue decisioni di politica monetaria mercoledì al termine di una due giorni di riunione. Gli analisti non prevedono alcun cambiamento immediato ai tassi, ma l'attenzione sarà rivolta alle stime di crescita economica e alle cosiddette "dot-plot", le tabelle che illustrano le previsioni dei membri della Fed sull'andamento futuro dei tassi.

Le ultime dot-plot, pubblicate a dicembre, indicavano tre tagli dei tassi nel corso del 2024. Tuttavia, da allora i dati sull'inflazione sono stati più forti del previsto, costringendo la Fed a rivedere le sue strategie.

La persistenza dell'inflazione, alimentata da una serie di fattori tra cui la guerra in Ucraina e la ripresa post-pandemica, ha spinto la Fed ad assumere una posizione più aggressiva. La banca centrale ha già aumentato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale a marzo, il primo rialzo di tale entità dal 2000.

Il rischio di una recessione è in aumento, ma la Fed ritiene che sia necessario raffreddare l'economia per domare l'inflazione. La decisione di mantenere i tassi alti per un periodo più lungo potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita economica e sui mercati finanziari.

Le borse mondiali sono già in calo da inizio anno, con gli investitori che temono un rallentamento della crescita globale. L'aumento dei tassi d'interesse rende il denaro più costoso, il che potrebbe frenare gli investimenti e i consumi.

La Fed si trova in una posizione difficile. Deve trovare un equilibrio tra il contenimento dell'inflazione e il sostegno della crescita economica. Le decisioni che prenderà nei prossimi mesi avranno un impatto significativo sull'economia globale.

Spread Btp-Bund apre a 124 punti


MILANO - Apertura di seduta a 124,4 punti del differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 0,9 punti al 3,68% e quello tedesco in rialzo di 0,1 punti al 2,44%.

Piazza Affari avvia in positivo, Ftse Mib supera i 34mila punti per la prima volta

MILANO - Piazza Affari avvia la seduta in positivo con l'indice Ftse Mib in crescita dello 0,3% a 34.040 punti, superando per la prima volta la soglia dei 34mila punti dalla sua introduzione nel giugno del 2009.

Si assesta a 124,4 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 0,9 punti al 3,68% e quello tedesco in rialzo di 0,1 punti al 2,44%.

Tra i titoli migliori della giornata Diasorin (+3,16%) sull'onda lunga dei conti diffusi venerdì scorso.

Bene anche Mps (+2,75%), Bper (+1,62%) e Terna (+1,61%), che ha anticipato gli investimenti per il nuovo Piano Industriale che sarà presentato il prossimo 19 marzo.

Acquisti su Tim (+1,28%), Unicredit (+1,12%), Banco Bpm (+0,98%) e Stellantis (+0,83%).

Staccano la cedola Eni (+0,39% rettificato a fronte di un calo dell'1,35%) ed Stm (+0,17% rettificato). Deboli Iveco (-1,83%), Nexi (-1,53%), Pirelli (-0,93%) e Cucinelli (-0,74%).

Corre Mfe (+2,76%) dopo le anticipazioni sull'utile e sulla raccolta del 1/o trimestre di Pier Silvio Berlusconi.

venerdì 15 marzo 2024

Piazza Affari chiude in rialzo, Ftse Mib a 33.940 punti


MILANO - Piazza Affari ha chiuso l'ultima seduta della settimana in rialzo, con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,46% a 33.940 punti. Scambi intensi per oltre 6,55 miliardi di euro di controvalore.

In calo il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, a 125,3 punti dai 126 dell'apertura e i 127 della chiusura precedente. Il rendimento annuo italiano è sceso di 0,1 punti al 3,69%, mentre quello tedesco ha guadagnato 1,6 punti al 2,44%.

Brillanti Mps (+4,32%), Pirelli (+3,74%) e Stellantis (+2,6%). Quest'ultima è stata favorita dalla raccomandazione di acquistare il titolo oltre il peso sul listino (overweight) da parte degli analisti di Piper Sandler. In luce anche Inwit (+2,3%), Unicredit (+2,16%), Mediolanum (+1,99%) e Banca Generali (+1,86%).

Sotto pressione Cucinelli (-7,96%) all'indomani dei conti, diffusi oggi da Webuild (-4,7%). Nel comparto del lusso hanno perso quota anche Moncler (-1,54%) e Ferragamo (-0,86%).

Saipem (+1,79%) ha beneficiato dell'effetto conti, mentre Webuild ha chiuso a -3,99%. Segno meno per Snam (-2,66%) all'indomani dei conti, poco mossa Eni (-0,11%) che li ha presentati in contemporanea insieme al Piano Strategico al 2027 e che nella vigilia ha lasciato sul campo oltre il 3%. In controtendenza Saipem (+1,79%), che ha firmato una lettera d'intenti nel Regno Unito.

Ecco alcuni dettagli:

  • Ftse Mib: +0,46% a 33.940 punti
  • Scambi: 6,55 miliardi di euro
  • Btp-Bund: 125,3 punti
  • Rendimento Btp: 3,69%
  • Rendimento Bund: 2,44%
  • Migliori titoli: Mps (+4,32%), Pirelli (+3,74%), Stellantis (+2,6%)
  • Peggiori titoli: Cucinelli (-7,96%), Webuild (-4,7%), Snam (-2,66%)
  • Eni: -0,11%
  • Saipem: +1,79%

Piazza Affari ha concluso la settimana in positivo, con un Ftse Mib che ha superato i 33.900 punti. A trainare il rialzo sono stati i titoli finanziari e industriali, mentre il comparto del lusso ha sofferto.

Spread Btp-Bund apre a 128 punti

MILANO - In apertura di seduta lo spread Btp-Bund oscilla attorno ai 128 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si mantiene al 3,7%.

Piazza Affari in linea con l'Europa: avvio incerto, occhi all'inflazione Usa

MILANO - Piazza Affari ha aperto in linea con gli altri listini azionari europei, confermando l'avvio incerto della settimana. Tutti i mercati oscillano attorno alla parità, con gli operatori che guardano con attenzione all'inflazione alla produzione negli Stati Uniti, risultata più elevata delle attese. Questo dato potrebbe ritardare il taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, alimentando le preoccupazioni per una possibile recessione.

In attesa di segnali più chiari anche il settore dei titoli di Stato: lo spread Btp-Bund oscilla attorno ai 128 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si mantiene al 3,7%.

Piatto l'euro sul dollaro a quota 1,088.

Tra i titoli principali di Piazza Affari, il più debole è Brunello Cucinelli: la società ha registrato un utile inferiore alle stime degli analisti, facendo scendere il prezzo delle azioni del 5% a 110,5 euro.

Deboli anche Moncler e Amplifon (-1%), mentre Tim è piatta. In rialzo di un punto percentuale Bper e Stellantis. Acquisti più consistenti su Mps (+2,3%) e Iveco, che cresce del 2,6%.

L'incertezza sui mercati finanziari è destinata a persistere nel breve termine, in attesa di dati macroeconomici più chiari e di una maggiore visibilità sulle future mosse delle banche centrali.

Ecco alcuni dettagli:

  • Andamento di Piazza Affari: In linea con l'Europa, avvio incerto
  • Motivo dell'incertezza: Inflazione alla produzione Usa più elevata delle attese
  • Settore dei titoli di Stato: In attesa di segnali più chiari, spread Btp-Bund attorno ai 128 punti base
  • Euro/dollaro: Piatto a quota 1,088
  • Titoli principali di Piazza Affari:Brunello Cucinelli: -5%
  • Moncler e Amplifon: -1%
  • Tim: Piatta
  • Bper e Stellantis: +1%
  • Mps: +2,3%
  • Iveco: +2,6%

Le prossime settimane saranno decisive per capire l'andamento dei mercati finanziari. L'attenzione degli investitori sarà focalizzata sui dati macroeconomici e sulle decisioni delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve.

giovedì 14 marzo 2024

Piazza Affari in calo: Ftse Mib cede lo 0,29%


MILANO - Piazza Affari ha concluso la giornata in rosso, con l'indice Ftse Mib che ha perso lo 0,29% a 33.786 punti. Le borse europee hanno seguito lo stesso andamento, con il Dax di Francoforte in calo dello 0,45% e il Cac 40 di Parigi che ha perso lo 0,38%.

A pesare sul listino milanese sono stati i titoli del settore energetico, in particolare Saipem (-2,44%) e Tenaris (-1,82%), dopo il calo del prezzo del petrolio. In calo anche i titoli finanziari, con Unicredit che ha perso lo 0,94% e Intesa Sanpaolo lo 0,78%.

Tra le poche note positive, si segnala il rialzo di Leonardo (+2,24%) dopo la firma di un contratto con il Ministero della Difesa italiano.

L'andamento negativo di Piazza Affari è in linea con le altre borse mondiali, che stanno scontando il timore di una recessione economica globale.

Analisi del mercato: 

  • Ftse Mib: 33.786 punti (-0,29%)
  • Dax: 15.324 punti (-0,45%)
  • Cac 40: 6.687 punti (-0,38%)
  • Saipem: 1,24 euro (-2,44%)
  • Tenaris: 15,76 euro (-1,82%)
  • Unicredit: 13,14 euro (-0,94%)
  • Intesa Sanpaolo: 2,42 euro (-0,78%)
  • Leonardo: 10,44 euro (+2,24%)

Prospettive per il futuro

L'andamento futuro delle borse è incerto. Gli investitori sono preoccupati per la guerra in Ucraina, l'inflazione e il rischio di una recessione economica. Tuttavia, ci sono anche alcuni segnali positivi, come la crescita del Pil e la ripresa del mercato del lavoro.