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mercoledì 20 agosto 2025

Borse europee in lieve calo, debole Piazza Affari nella prima mezz’ora


MILANO – Apertura negativa per Piazza Affari, con il Ftse Mib in calo dello 0,4% a 42.850 punti nella prima mezz’ora di contrattazioni. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si mantiene sopra gli 80 punti, con il rendimento annuo del decennale italiano in ribasso a 3,54% (-1,6 punti) e quello tedesco a 2,73% (-1,4 punti).

Tra i titoli migliori della mattinata si segnalano Snam (+0,81%), Italgas (+0,4%) e Terna (+0,3%), seguiti da Inwit (+0,19%) ed Enel (+0,1%).

In rosso invece Prysmian (-1,65%), Stellantis (-1,57%), Cucinelli (-1,36%) e Moncler (-0,97%). Cedono anche Saipem (-1,34%), Buzzi (-1,15%) e Tenaris (-1,1%), mentre tra i bancari calano Bper (-0,94%), Mediobanca (-0,75%), Unicredit (-0,68%), Mps (-0,35%) e Intesa (-0,27%).

L’avvio debole riflette cautela da parte degli investitori, in attesa di sviluppi economici e politici in Europa.

lunedì 11 agosto 2025

Piazza Affari in rialzo (+0,4%) spinta da speranze su dazi Cina-Usa e incontro Russia-Usa su Ucraina


MILANO - Piazza Affari apre la settimana in leggero rialzo, sostenuta dalle aspettative degli operatori su un possibile accordo tra Cina e Stati Uniti sui dazi e in vista dell’incontro di Ferragosto tra Russia e Usa sulla guerra in Ucraina. L’indice Ftse Mib registra un +0,4%, posizionandosi tra le Borse europee più dinamiche all’apertura.

Tra i titoli a elevata capitalizzazione spicca Recordati, che guadagna il 3,8%, seguita da Tim (+1,6%), Brunello Cucinelli (+1,5%) e Unipol (+1,1%) in recupero. Il comparto bancario mostra segnali positivi nel complesso, mentre il settore Difesa risente di una fase di forti oscillazioni con Leonardo che perde l’1,8%.

martedì 22 luglio 2025

Piazza Affari si porta in parità dopo un avvio debole, listino diviso a metà


MILANO - Dopo una partenza in calo, Piazza Affari si riporta in equilibrio, con il listino principale spaccato tra titoli in rialzo e altri in perdita.

Tra i peggiori si segnalano Stm (-2,1%) e Stellanirts (-1,33%), penalizzate dai dati preliminari diffusi ieri, insieme a Cucinelli (-0,86%).

Sul fronte opposto, brillano Iveco (+2,25%) in attesa dello scorporo della divisione difesa (Idv), con possibili cessioni a Leonardo (+0,53%) e Tata. Bene anche Poste (+1,26%), che oggi presenta i risultati trimestrali, e Unicredit (+0,33%), il cui consiglio di amministrazione si riunisce per approvare il bilancio del periodo.

lunedì 14 luglio 2025

Borsa, Milano limita le perdite (-0,8%) ma pesano banche e lusso. Spread stabile


MILANO – La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,8%, riducendo le perdite registrate nella prima parte della seduta. Il listino si muove in linea con gli altri mercati europei, tutti nervosi dopo la lettera inviata da Donald Trump che annuncia nuovi dazi al 30% a partire dal 1° agosto.

Lo spread tra Btp e Bund resta stabile a 86 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.

A Piazza Affari il comparto bancario è sotto pressione:

  • Fineco cede il 2%,

  • Mps perde l’1,5% a 6,81 euro nel primo giorno dell’ops su Mediobanca (-0,8% a 18,11 euro),

  • Unicredit lascia sul terreno l’1,3% dopo la decisione del Tar sul golden power relativo all’offerta su Banca Bpm, che invece guadagna lo 0,2%.

Deboli anche i titoli del lusso:

  • Brunello Cucinelli arretra del 2,2%,

  • Moncler perde l’1,9%.

In calo anche gli industriali, con:

  • StMicroelectronics a -1,4%,

  • Ferrari -1,2%,

  • Leonardo e Stellantis entrambe a -0,9%.

Tra i pochi titoli poco mossi o positivi:

  • Popolare di Sondrio (+0,04%)

  • Amplifon (-0,03%).

venerdì 4 luglio 2025

Borsa di Milano in lieve calo: Ftse Mib -0,17%, brilla Popolare di Sondrio dopo rilancio Bper


MILANO – Apertura in territorio negativo per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna un calo dello 0,17% a quota 39.875 punti, in un contesto condizionato da incertezze geopolitiche e timori legati ai dazi commerciali.

Popolare di Sondrio in rialzo dopo l’offerta Bper

In cima al listino si distingue la Banca Popolare di Sondrio, che mette a segno un balzo del +2%. Il titolo beneficia del rinnovato interesse di Bper Banca, che ha rilanciato la propria offerta per un’integrazione tra i due istituti, attirando l’attenzione degli investitori sul possibile consolidamento del settore bancario.

Bene Enel, giù Campari e Cucinelli

Tra i titoli in territorio positivo anche Enel, che avanza dello 0,4%, sostenuta da buoni dati sulle rinnovabili e da prospettive di crescita all’estero.

In coda al listino invece spiccano le vendite su Campari (-1,39%) e Brunello Cucinelli (-1,43%), penalizzati dal clima di incertezza internazionale legato all’aumento dei dazi commerciali, in particolare nelle esportazioni verso i mercati extra-europei.

giovedì 19 giugno 2025

Piazza Affari in rosso, pesa incertezza tra guerra, dazi e inflazione Usa


MILANO - Giornata difficile per le Borse europee, con Milano che chiude in calo dell’1,2%, spinta dalla scarsa propensione al rischio degli investitori. A pesare sul sentiment contribuiscono le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente, le pressioni sui settori dell’auto, del lusso e del Made in Italy dovute ai dazi, e le preoccupazioni degli analisti per l’inflazione in crescita negli Stati Uniti.

La Borsa di Milano, pur in perdita, non è la peggiore in Europa: Parigi segna un calo dell’1,34%, Madrid dell’1,28% e Francoforte dello 0,12%. Londra limita le perdite allo 0,5%.

Tra i settori, l’energia si distingue come il comparto più resistente, con titoli in rialzo: Eni guadagna lo 0,58%, Italgas lo 0,65%, Terna lo 0,61% e Snam lo 0,23%. Al contrario, soffrono pesantemente alcuni nomi del lusso come Moncler (-3,5%) e Brunello Cucinelli (-2,19%), mentre il settore automotive vede Stellantis cedere il 2,02%.

Male anche le banche, con cali importanti per Nexi (-3,09%), Banco BPM (-3,02%), MPS (-2,63%) e Unicredit (-2,02%). Forte pressione anche su Tim, che perde il 3,49% in un contesto di prese di beneficio.

Fuori dal listino principale, spicca la corsa di Class Editori (+10,6%), favorita dalle aspettative legate all’assemblea dei soci e dalle speculazioni sulla possibile scalata di Caltagirone, che ha aumentato la sua quota dal 2,5% al 5,16% in un solo mese.

Borse europee in calo: pesano i timori geopolitici e l'inflazione, giù Milano con solo Eni e Tenaris in rialzo


MILANO - Le Borse europee chiudono in territorio negativo per la terza seduta consecutiva, zavorrate dai timori di un possibile intervento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran, scenario che potrebbe far schizzare i prezzi del petrolio e alimentare nuove spinte inflazionistiche. A peggiorare il quadro, le parole della presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha ribadito le incertezze legate al calo dell’inflazione, rafforzando l’ipotesi di tassi d’interesse ancora elevati per un periodo prolungato.

In questo contesto, i settori più penalizzati sono stati quelli dei consumi e finanziario, mentre i titoli energetici si confermano più resilienti.

Milano in rosso: male Cucinelli, Amplifon e Moncler

A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,8%, in una giornata difficile per quasi tutto il listino principale. Le uniche eccezioni positive sono Eni (+0,66%) e Tenaris (+0,35%), sostenute dal rialzo del prezzo del greggio.

Tra i peggiori figurano Brunello Cucinelli e Amplifon (entrambe in calo del 2,8%) seguite da Moncler, che perde il 2,38%, risentendo del clima di avversione al rischio che colpisce in particolare i titoli del lusso e del lifestyle.

Male anche il resto d’Europa, occhi puntati sulla BoE

Andamento simile per le principali Borse europee:

  • Francoforte chiude a -0,7%

  • Parigi perde lo 0,69%

  • Londra arretra dello 0,46%, in attesa delle decisioni della Bank of England, che potrebbe mantenere i tassi invariati dopo l'ultimo rallentamento dell’inflazione.

Intanto, la Banca centrale svizzera ha tagliato a sorpresa i tassi d’interesse a zero, una mossa che non ha aiutato il mercato elvetico: Zurigo ha chiuso a -0,87%.

Spread in aumento e rendimenti in risalita

Sui mercati obbligazionari, si registra un generale aumento dei rendimenti:

  • Il decennale italiano risale al 3,49%

  • Lo spread Btp-Bund torna a 96,5 punti base, segnale di un moderato incremento del rischio percepito dagli investitori.

Il quadro complessivo resta incerto e dominato dalla volatilità, con gli operatori in attesa di nuovi sviluppi geopolitici e indicazioni dalle banche centrali.

Piazza Affari apre in calo: pesa il lusso, bene i petroliferi


Ftse Mib in flessione dello 0,4% a 39.261 punti. Male Cucinelli, Moncler e Nexi. In controtendenza Saipem, Eni e Tenaris

Avvio di giornata in territorio negativo per Piazza Affari, che in linea con le principali Borse europee segna una partenza debole. L’indice Ftse Mib cede lo 0,4%, attestandosi a quota 39.261 punti, con il comparto del lusso e della tecnologia tra i principali responsabili della flessione.

In particolare, si distinguono in negativo Brunello Cucinelli, in calo dell’1,46%, e Moncler, che perde l’1,35%, risentendo delle incertezze sul mercato globale del lusso e delle prospettive di rallentamento della domanda internazionale. Male anche Nexi, che registra un ribasso dell’1,65%, penalizzata dalle persistenti preoccupazioni sul settore dei pagamenti digitali.

In controtendenza, si mostrano solidi i titoli petroliferi, sostenuti da un nuovo rimbalzo delle quotazioni del greggio. Saipem guadagna l’1,16%, seguita da Eni a +1% e Tenaris a +0,95%.

Gli operatori restano cauti in attesa di nuovi segnali dalle banche centrali e dai dati macroeconomici europei, con un occhio sempre attento all'evoluzione dei mercati internazionali e delle tensioni geopolitiche.

giovedì 12 giugno 2025

Guerra dei dazi, Milano chiude in calo: giù auto e moda, bene l’energia


Pesano le tensioni commerciali e i timori per l’inflazione Usa. Male Stellantis, Ferrari, Cucinelli e Moncler. Tiene l’energia con Eni e Saipem in rialzo.

MILANO – Le tensioni commerciali tornano a farsi sentire sui mercati e Piazza Affari ne risente, chiudendo la seduta odierna in ribasso dello 0,58%. A guidare le vendite sono stati i titoli dei settori automobilistico e moda, tra i più esposti agli effetti della guerra dei dazi e delle nuove minacce protezionistiche lanciate dall’ex presidente USA Donald Trump.

Tra i peggiori sul listino milanese spiccano Ferrari (-2,96%), Stellantis (-2,47%), Brunello Cucinelli (-2,96%) e Moncler (-2,47%). A penalizzare il comparto è anche il rallentamento della domanda globale e le prospettive incerte per l’export europeo.

Energia in controtendenza

A sostenere in parte il listino sono stati i titoli del comparto energetico, spinti anche dalla tenuta del prezzo del petrolio e dal clima più favorevole sul fronte dei dividendi. Eni e Saipem salgono entrambe dell’1,52%, Hera guadagna l’1,07% mentre Enel chiude con un +0,66%.

Timori per l’inflazione USA

A livello continentale, l’indice paneuropeo Stoxx Europe 600 ha chiuso la giornata in calo dello 0,3%, zavorrato in particolare dal settore viaggi e tempo libero. Gli ultimi dati statunitensi sull’inflazione hanno evidenziato un quarto calo consecutivo mese su mese delle tariffe aeree, alimentando l'incertezza sulla domanda nel settore.

A soffrirne sono state le principali compagnie aeree europee: Lufthansa ha lasciato sul terreno il 3,7%, mentre EasyJet ha perso il 3,8%.

Il quadro generale

L’instabilità internazionale, unita al clima di incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali e alle minacce commerciali di Washington, sta creando un contesto nervoso per i mercati azionari europei, con una rotazione settoriale che premia i titoli difensivi e penalizza quelli più ciclici ed esposti all’export.

Gli analisti restano prudenti: “Finché non si chiarirà il quadro geopolitico e commerciale – osservano gli strategist – è probabile che vedremo ancora forti oscillazioni, in particolare nei comparti lusso e auto, da sempre più sensibili ai venti di guerra commerciale”.

martedì 10 giugno 2025

Borsa di Milano in calo (-0,63%), contrastati i mercati europei: pesano banche e Leonardo, balzo di Stellantis


MILANO - Seduta negativa per Piazza Affari, che chiude in ribasso dello 0,63%, in un contesto europeo in ordine sparso. A pesare sul listino milanese sono soprattutto i titoli bancari e il tonfo di Leonardo (-6,3%), penalizzata mentre si osservano con attenzione le evoluzioni europee sui fondi per la difesa.

Banche in rosso, complice l’attenzione degli investitori sulle operazioni di consolidamento del settore. Giornata difficile per Popolare di Sondrio (-3,4%), nel mirino di Bper (-3,1%). Male anche Banco Bpm (-2,6%), in attesa della decisione del Tar sul ricorso contro la delibera Consob che ha sospeso l’ops di Unicredit (-2,6%). In calo anche Intesa Sanpaolo (-2,6%) e Mediobanca (-0,9%), quest’ultima nel pieno delle manovre su Banca Generali (-0,39%) e della scalata di Mps (-1,3%). Debole Generali (+0,03%).

A sostenere il listino è il rally di Stellantis (+4,9%), sulle attese positive legate ai colloqui tra Stati Uniti e Cina in tema di dazi. Bene anche Ferrari (+1,8%) e Stmicroelectronics (+1,5%).

Nel settore del lusso andamenti contrastanti: Brunello Cucinelli perde lo 0,8%, mentre Moncler avanza dello 0,6%.

In recupero la farmaceutica, con Diasorin (+1,3%) e Recordati (+1,2%). In luce anche l’energia, grazie alla ripresa del petrolio: brillano Saipem (+3,1%), Eni (+2,4%) e Tenaris (+2,3%).

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund chiude a 91,3 punti base, dopo aver toccato i 90,8 punti, segnando i livelli più bassi da febbraio 2021. Il rendimento del decennale italiano scende al 3,43%, confermando la fiducia dei mercati sul fronte della stabilità dei titoli di Stato.

lunedì 12 maggio 2025

Piazza Affari apre la settimana in rialzo: Ftse Mib +1,4%, brillano Stellantis e Stm


MILANO – Parte con il segno più la settimana finanziaria per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso la prima seduta in crescita dell’1,4%, attestandosi a 39.921 punti, con un volume di scambi elevato per un controvalore complessivo di 5,33 miliardi di euro.

Sui mercati obbligazionari, lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è attestato a 103 punti base, in lieve rialzo. Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,67% (+6,8 punti), mentre il Bund tedesco si è portato al 2,64% (+8,6 punti).

A trainare il listino milanese è stata Stellantis (+6,85%), galvanizzata dalla tregua sui dazi tra Cina e Stati Uniti siglata nel weekend a Ginevra, ma anche dall’attesa per la nomina del nuovo amministratore delegato. In pole position, secondo fonti di mercato, ci sarebbe Antonio Filosa. Forte anche il balzo di Stmicroelectronics (Stm), che ha guadagnato il 6,76% grazie alla stessa intesa commerciale.

Tra i protagonisti della seduta anche Iveco Group (+4,64%), al centro dell’attenzione in vista della possibile cessione della controllata Iveco Defense Vehicles (Ivd). In lizza per l’acquisizione ci sarebbero Leonardo (-4,31%), il gruppo tedesco Rheinmetall (-5,87%) e la spagnola Indra Sistemas (-1,72%).

La tregua commerciale ha favorito anche il comparto del lusso, con Moncler in progresso del 4,96% e Brunello Cucinelli del 4,16%.

Nel settore bancario si distingue Unicredit (+4,18%), che ha beneficiato dei buoni risultati della trimestrale diffusa nei giorni scorsi. Bene anche Banco Bpm (+3,29%), Monte dei Paschi di Siena (+1,38%) e Mediobanca (+1,91%). Più cauta Bper (+0,08%), mentre Popolare di Sondrio è rimasta invariata, dopo aver annunciato il rinnovo dei comitati consiliari a seguito dei rilievi della Banca Centrale Europea sulla governance.

In controtendenza il settore farmaceutico, penalizzato dalla prospettiva di un ordine esecutivo del presidente americano Donald Trump volto a contenere i prezzi dei farmaci da prescrizione. In questo contesto, Recordati ha perso lo 0,96%, seguendo il trend negativo del comparto a livello europeo.

giovedì 17 aprile 2025

Borsa di Milano fiacca in attesa della BCE: lusso sotto pressione, Amplifon in rialzo


MILANO - La Borsa di Milano chiude in lieve calo (-0,3%), proseguendo una seduta debole in linea con gli altri principali listini europei, tutti in attesa della riunione della Banca Centrale Europea. Gli investitori rimangono cauti, in un contesto ancora incerto tra inflazione e prospettive di politica monetaria.

A pesare su Piazza Affari è il comparto del lusso, con Moncler che lascia sul terreno il 2,9% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, e Brunello Cucinelli in flessione dell’1,2%.

Lo spread Btp-Bund resta stabile a 118 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,7%, in leggero aumento.

Tra le altre blue chip in rosso anche Campari (-1,1%), mentre il comparto bancario si muove in ordine sparso. Riflettori puntati sull’assemblea di Mps (-0,4%) per l’aumento di capitale funzionale all’offerta su Mediobanca, che invece segna un rialzo dello 0,8%. In progresso anche Unicredit (+0,4%) e Banco Bpm (+0,1%).

Seduta positiva per Amplifon, che svetta con un guadagno del 2,2%, seguita da Poste Italiane (+0,9%) e Enel (+0,6%), tra i titoli più solidi della giornata.

Tra le mid e small cap, riflettori ancora accesi su Bialetti (+0,2%), che rallenta dopo il forte rialzo della vigilia legato all’annuncio della cessione della maggioranza a Nuo Capital, holding del magnate cinese Stephen Cheng, e in attesa dell’OPA per il delisting.

giovedì 3 aprile 2025

Borsa di Milano in caduta libera dopo i dazi USA: Ftse Mib -3,6%


MILANO – Giornata nera per Piazza Affari, che ha chiuso in forte ribasso dopo l’annuncio dei dazi statunitensi voluti dal presidente Donald Trump. L’indice Ftse Mib ha ceduto il 3,6%, scendendo a 37.070 punti, in una sessione caratterizzata da scambi record per 5,56 miliardi di euro.

Lo spread tra Btp e Bund è rimasto sostanzialmente stabile a 112,2 punti, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,77% (-4,3 punti), mentre quello tedesco è sceso al 2,65% (-7 punti).

I titoli più colpiti: crollano acciaio, energia e semiconduttori

I settori più penalizzati dai dazi sono stati acciaio, energia e tecnologia, con ribassi pesanti su alcuni titoli:

  • Tenaris (-9,85%) e Saipem (-9,2%) hanno risentito delle tariffe sull’acciaio e del crollo del petrolio (-7%) e del gas (-5%).

  • Stm (-8,32%) ha pagato i timori di nuove restrizioni sui semiconduttori.

  • Prysmian (-6,28%) ha sofferto l’impatto delle tariffe sull’alluminio importato dal Canada.

  • Settore del lusso in forte calo, con Cucinelli (-7,65%), Ferragamo (-7,34%) e Moncler (-3,97%) sotto pressione.

  • Banche travolte dai timori di recessione: Unicredit (-6,96%), Intesa (-6,96%), Popolare Sondrio (-6,94%), Bper (-6,5%), Banco Bpm (-5,59%), Mps (-3,76%).

  • Stellantis (-8,06%) ha sofferto le incertezze sul settore auto, mentre Ferrari (-2,99%) ha registrato un calo più contenuto, con gli analisti che stimano un impatto minore dai dazi USA.

  • Eni (-4,21%) in forte ribasso a causa del calo del prezzo del petrolio.

Pochi i titoli in rialzo: utility in controtendenza

Le utility e le aziende regolamentate hanno resistito alla tempesta, chiudendo in positivo:

  • Terna (+3,73%) ha segnato un nuovo massimo storico.

  • Bene anche Italgas (+3,64%), A2a (+3,5%), Snam (+3,46%), Enel (+2,73%) ed Hera (+2,53%).

  • Leonardo (+3,32%) ha beneficiato del voto positivo del Parlamento Europeo sulla sicurezza e la difesa.

  • Inwit (+1,77%), Tim (+1,59%), Amplifon (+0,62%) e Diasorin (+0,42%) hanno chiuso in territorio positivo.

  • Campari (+2,19%) ha registrato un rialzo moderato.

Mercati in allarme per l'escalation commerciale

L’inasprimento dei dazi USA ha innescato forti vendite sui mercati europei, con gli investitori preoccupati per una possibile guerra commerciale globale. L’UE sta valutando contromisure, mentre le tensioni tra Washington e i suoi partner commerciali potrebbero aumentare nei prossimi giorni.

mercoledì 26 marzo 2025

Mercati azionari europei incertezzi e volatilità: attesa per dettagli sui dazi USA


MILANO - I mercati azionari europei si mostrano incerti, con gli operatori in attesa di maggiori dettagli sui dazi recentemente annunciati dagli Stati Uniti. Dopo una partenza leggermente positiva, gli indici hanno rapidamente virato in calo. Le Borse di Parigi e Francoforte hanno registrato una perdita dello 0,8%, mentre i mercati azionari di Milano, Madrid e Amsterdam hanno ceduto lo 0,6%.

La Borsa di Londra si è mantenuta attorno alla parità, con gli investitori che hanno preso atto del dato sull'inflazione della Gran Bretagna, che si è rivelato leggermente inferiore alle previsioni. Nel frattempo, la sterlina continua a essere debole, segnando una perdita dello 0,3% a 1,28 rispetto al dollaro, mentre l'euro si è mantenuto relativamente stabile rispetto alla divisa statunitense. Lo spread Btp-Bund si è mantenuto sui 110 punti base.

In un clima di nervosismo e volatilità, a Piazza Affari si sono registrate performance negative tra i titoli a elevata capitalizzazione. Banco Bpm è stato il peggiore, con una perdita del 2,8%, seguito da Ferrari che cede l'1,7%. Pirelli registra un calo dell'1,5%, mentre Brunello Cucinelli guadagna due punti percentuali.

Un titolo in evidenza è stato l'azione B di Mfe-Mediaset, la più rappresentativa con dieci diritti di voto, che ha visto un incremento dell'1,3% dopo le ipotesi di un'offerta per la tedesca Prosieben, che sembra essere stata ben accolta dal mercato. In controtendenza, il gruppo tedesco a Francoforte ha visto un aumento del 3,6%, portando il valore delle sue azioni a 6,68 euro.

venerdì 14 marzo 2025

Borsa di Milano in rialzo (+0,1%), Generali sotto pressione. Cucinelli vola, bene Leonardo e Moncler


MILANO - La Borsa di Milano chiude in rialzo con un guadagno dello 0,1%, allineandosi così con gli altri listini europei. Nonostante il trend positivo, il listino principale ha visto alcune difficoltà, con Generali in calo del 0,7% dopo la presentazione dei risultati del 2024, che non hanno convinto gli investitori.

Lo spread tra Btp e Bund scende a 113 punti, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 4%, segnale di una certa stabilità per i titoli di stato italiani.

A Piazza Affari, la seduta è stata negativa per Bper, Poste Italiane e Mps, tutte in calo dello 0,7%. Unicredit, invece, ha perso lo 0,5%, nonostante il via libera della Bce a incrementare la propria partecipazione in Commerzbank fino al 29,9%, con il titolo del gruppo tedesco in rialzo dell'1,5%. In leggero calo anche Banco Bpm e Popolare Sondrio (-0,3%), mentre Enel ha registrato una flessione dello 0,7%, all'indomani della pubblicazione dei conti.

Tra i titoli in crescita, spicca Cucinelli (+3%), che ha beneficiato di ottimi risultati con ricavi e utili in crescita. Bene anche Leonardo, che ha guadagnato il 2,9%, alimentato dalle discussioni sui fondi per la difesa. Anche Moncler ha registrato un incremento del 2,8%, mentre Iveco ha visto una crescita del 2,2%. Seduta positiva anche per Tim, che ha segnato un +1,8%.

lunedì 3 marzo 2025

Piazza Affari apre sulla soglia della parità: Ftse Mib in lieve calo

MILANO - Piazza Affari ha avviato la giornata di contrattazioni con un piccolo segno negativo, mantenendosi comunque vicino alla parità. L'indice Ftse Mib segna un -0,03% a 38.644 punti, riflettendo un avvio di settimana caratterizzato da una certa cautela tra gli investitori.

Tra i titoli in evidenza, spiccano i rialzi di Iveco, che guadagna un solido +3%, e di Saipem, che cresce di +1,45%. Anche Leonardo ha attirato l'attenzione, con un balzo straordinario che la porta a segnare un teorico +18%, sebbene il titolo non faccia prezzo al momento. Questi aumenti sembrano suggerire una giornata positiva per alcuni dei principali titoli del settore industriale e tecnologico.

Al contrario, tra i titoli in calo, si segnala Brunello Cucinelli, che arretra del -2%, tornando a soffrire dopo le recenti performance.

L'andamento di Piazza Affari riflette una giornata di cautela tra gli operatori, con l'indice che fatica a trovare una direzione chiara in un contesto di incertezze macroeconomiche globali. Tuttavia, i movimenti in alcuni titoli selezionati offrono spunti di interesse per gli investitori che cercano opportunità in specifici settori.

lunedì 24 febbraio 2025

Piazza Affari in calo dopo un avvio incerto: il voto tedesco influisce sugli investitori


MILANO - Piazza Affari ha aperto la giornata con un andamento incerto, ma ha presto girato in negativo, con il Ftse Mib che segna un arretramento dello 0,4%. Gli investitori stanno reagendo al risultato delle elezioni in Germania, che, pur non riservando sorprese rispetto alle attese, potrebbero complicare la posizione del cancelliere in pectore Friedrich Merz, lasciandolo senza i voti necessari per allentare la politica di bilancio.

Tra i titoli in calo, Prysmian guida i ribassi con un -3,1%, seguito da Tenaris che segna un -2%. Anche Brunello Cucinelli (-1,3%), STMicroelectronics (-1,2%) e Unicredit (-1%) contribuiscono al trend negativo.

Dopo un avvio promettente, Saipem riduce i suoi guadagni, chiudendo in crescita di solo l'1%. L’azienda ha annunciato un accordo per fondersi con Subsea 7, che ha visto un balzo del 7% sulla Borsa di Oslo, anche grazie all'annuncio di un dividendo straordinario di 450 milioni.

Al contrario, alcuni titoli hanno registrato performance positive. Nexi avanza dello 0,9%, mentre Recordati segna un +1%. Anche Poste Italiane e Leonardo mostrano segni di crescita, entrambe in aumento dello 0,6%.

In sintesi, il mercato italiano riflette una certa cautela in seguito agli sviluppi politici in Germania, evidenziando la volatilità e le incertezze che caratterizzano attualmente gli investimenti. Gli investitori continueranno a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione economica e politica in Europa.

venerdì 21 febbraio 2025

Piazza Affari in crescita con le Borse europee: Campari protagonista


MILANO - Piazza Affari ha registrato un miglioramento, seguendo l'andamento positivo delle altre Borse europee e dei futures statunitensi, tutti in lieve crescita. A Parigi, l'indice ha guadagnato 0,61%, confermandosi il più performante tra le principali piazze europee, mentre Francoforte ha mostrato una crescita più cauta con un aumento dello 0,25%, in vista delle imminenti elezioni politiche.

Campari in testa al listino milanese

A Milano, l'attenzione è stata catturata da Campari, che ha segnato un notevole incremento del 5,4%, grazie anche al piano di riduzione dei costi avviato dal nuovo amministratore delegato. Seguono nel listino i titoli della moda, con Moncler in crescita del 2,38% e Cucinelli del 1,92%.

Altri titoli in evidenza

Tra le altre azioni in rialzo, Prysmian ha registrato un aumento del 2,21% e STM del 1,93%. Tuttavia, nel fondo della classifica si trovano titoli come Eni (-0,78%), Recordati (-0,64%) e Unicredit (-0,53%). Poste Italiane ha invece guadagnato l'1% dopo la presentazione dei conti e delle previsioni per il 2025, che sono risultate in linea con le attese del mercato.

Mfe e Fincantieri in evidenza fuori dal paniere principale

Al di fuori del paniere principale, si mettono in luce le azioni di Mfe, che registrano un aumento del 2,89% per le azioni di categoria A e del 4,61% per quelle di categoria B. Questo slancio è legato alle ipotesi di una svolta su ProSieben, che ha visto un incremento del 11,2% a Francoforte. Fincantieri ha visto un incremento del 1,97%, sostenuto da un giudizio favorevole di BNP Paribas, che ha alzato il target price a 10 euro.

martedì 11 febbraio 2025

Borsa di Milano in rialzo: Ftse Mib ai massimi dal 2008

MILANO - La Borsa di Milano chiude la seduta in rialzo, toccando i livelli più alti dal 2008 e seguendo il trend positivo dei mercati europei. L'indice Ftse Mib guadagna lo 0,91%, attestandosi a 37.582 punti.

Protagonisti della giornata

A Piazza Affari si distingue il rally di Ferrari (+3,4%) e Prysmian (+3,2%), che guidano i rialzi tra le blue chip.

Le banche restano sotto i riflettori grazie alle operazioni di consolidamento. Mediobanca avanza del 2,7% a 16,99 euro, spinta dai conti positivi e dall’offerta lanciata da Mps (+1,4% a 6,41 euro). Bene anche Generali (+0,7%) e Bper (+2,5% a 6,43 euro), quest'ultima al centro delle attenzioni con l'offerta su Popolare Sondrio (+1% a 9,47 euro). Sale Unipol (+2,1%), azionista di entrambe le banche coinvolte nell’operazione.

Debolezza invece per Unicredit (-0,73% a 46,88 euro), nonostante la pubblicazione dei conti, mentre continua il suo impegno nell’offerta su Banco Bpm (+0,5% a 8,92 euro) e nella partecipazione in Commerzbank (+0,8%). Anima Holding, oggetto dell’OPA di Banco Bpm, chiude in lieve rialzo (+0,36% a 6,98 euro).

Altri settori in evidenza

Tra i titoli in evidenza, bene il settore del lusso con Moncler (+2,3%) e Brunello Cucinelli (+0,4%). In progresso anche Poste Italiane (+0,9%) e Intesa Sanpaolo (+1,8%).

Nel comparto delle telecomunicazioni, lieve rialzo per Tim (+0,1%) in attesa della pubblicazione dei conti e delle possibili operazioni di consolidamento nel settore.

Deboli le utility, spread stabile

Le utility soffrono a causa dell’andamento dei prezzi del gas: Enel cede lo 0,7%, mentre A2a e Hera lasciano sul terreno lo 0,3%.

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.

La giornata si chiude con un clima di fiducia sui mercati, mentre gli investitori continuano a monitorare le operazioni di M&A e i dati macroeconomici in arrivo.

giovedì 16 gennaio 2025

La Borsa di Milano chiude in rialzo (+0,48%): brilla il lusso, spread in calo

MILANO – La Borsa di Milano chiude la giornata in territorio positivo, con l’indice FTSE MIB in rialzo dello 0,48%, in linea con i principali listini europei. A sostenere i mercati è il settore del lusso, trainato dai solidi risultati di Richemont, mentre gli investitori continuano ad attendere ulteriori tagli ai tassi d’interesse che potrebbero favorire la crescita economica.

Lo spread tra Btp e Bund si restringe ulteriormente, chiudendo a 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,65%, segnale di una maggiore fiducia sui titoli di Stato italiani.

Piazza Affari: bene il lusso e le utility

A Piazza Affari spiccano i guadagni di Moncler (+6,3%) e Brunello Cucinelli (+2,1%), in evidenza grazie alla ripresa del comparto del lusso. In crescita anche Nexi (+2,6%) e Leonardo (+2%), sostenuti da buoni dati di settore e prospettive positive.

Il calo del prezzo del gas ha dato slancio alle utility, con Hera (+1,4%), Italgas (+1,2%), A2a (+1%) ed Enel (+0,8%) tra i migliori.

Banche stabili, corre Poste Italiane

Nel comparto bancario, Poste Italiane (+0,6%) continua a segnare nuovi massimi dall’Ipo del 2015, attestandosi a 14,29 euro. Positivi anche Popolare di Sondrio (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,5%) e Unicredit (+0,4%), mentre restano deboli Banco BPM (-0,4%) e Bper (-0,5%).

Settore assicurativo e altri titoli

Acquisti su Generali (+0,6%), in attesa di sviluppi sull’accordo con Natixis, mentre Unipol resta stabile (+0,01%). Bene anche Azimut (+0,8%), sostenuta dalle prospettive di crescita degli utili per il 2024.

Titoli in calo: male Iveco e Stellantis

Sul fronte negativo, soffre Iveco (-1,9%), seguita da Stellantis (-1%), penalizzata da una revisione al ribasso delle stime sulle consegne nel quarto trimestre. In flessione anche Pirelli (-1%).

Nel settore energia, Saipem cede lo 0,9%, mentre chiudono in calo anche Tenaris (-0,5%) ed Eni (-0,3%).