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venerdì 5 settembre 2025

Piazza Affari chiude in calo, Ftse Mib -0,91%: male petroliferi e banche, vola Stm


Milano – Seduta negativa per Piazza Affari, che archivia la giornata come maglia nera in Europa in un contesto dominato dalle vendite, complice la delusione per i dati sul mercato del lavoro americano. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,91%, penalizzato in particolare dai titoli petroliferi e bancari.

A pesare sul comparto energia le prospettive di un aumento della produzione da parte dell’Opec+, mentre sulle banche hanno influito le attese di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre.

Tra i peggiori titoli del listino spiccano Saipem (-3,2%), Tenaris (-3%), Unicredit (-2,4%), Moncler (-2,4%) ed Eni (-2%). In deciso ribasso anche Popolare di Sondrio (-1,9%), Ferrari (-1,9%), Banco Bpm (-1,7%) e Intesa Sanpaolo (-1,3%).

In controtendenza invece Stmicroelectronics (+3,8%), sostenuta dalle buone performance del settore tecnologico, seguita da Interpump (+2,5%), Amplifon (+1,2%) e Pirelli (+1,1%). Dopo le recenti vendite si muovono in lieve rialzo anche Mediobanca (+0,2%) e Mps (+0,3%).

venerdì 29 agosto 2025

Mercati europei in calo, Milano chiude a -0,5% tra dati macro e vendite sui tecnologici


MILANO – Una seduta in chiaroscuro per i mercati europei, condizionata dai dati macroeconomici: le vendite al dettaglio in Germania sono calate dell’1,5% a luglio, mentre l’inflazione in Francia ha registrato un nuovo aumento ad agosto. In crescita anche le previsioni di inflazione a cinque anni elaborate dall’Università del Michigan, mentre l’indicatore di fiducia della stessa università è diminuito.

A Piazza Affari l’indice principale ha chiuso in calo dello 0,5%, in un contesto poco favorevole alla propensione al rischio. Tra i titoli in rialzo Eni (+0,4%), Diasorin (+0,2%) e Leonardo (+0,77%), quest’ultima influenzata dalla volatilità legata ai colloqui per uno stop ai combattimenti in Ucraina.

In coda alla classifica Stmicroelectronics (-2,23%), Prysmian (-2,3%) e Campari (-2,19%). Particolarmente colpiti i titoli tecnologici, con Sap (-2%), Asml (-2,7%) e Infineon (-3,7%). Anche le banche italiane e internazionali sono state oggetto di vendite, dopo le nuove richieste di una tassa sugli utili straordinari nel Regno Unito.

lunedì 21 luglio 2025

Borse europee caute: Milano maglia nera, occhi puntati sulla BCE


MILANO
– Avvio di settimana fiacco per le Borse europee, in un clima di attesa per la riunione del direttivo BCE di giovedì prossimo, decisivo per le future mosse sui tassi di interesse. Intanto, sono le trimestrali aziendali a dettare l'umore dei listini, con Piazza Affari che guida i ribassi con un calo dello 0,95%.

Andamento più contenuto per le altre principali piazze: Madrid arretra dello 0,35%, Parigi dello 0,25%, mentre Francoforte oscilla vicino alla parità (-0,05%) e Londra (+0,1%) riesce a mantenersi in territorio positivo.

Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund resta stabile a 85,5 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,5%, mentre quello tedesco scende al 2,64%.

Valute, materie prime e mercati globali

Il dollaro conferma la sua debolezza, scambiando poco sotto 0,86 euro e appena sopra le 0,74 sterline. Tra le materie prime, si segnala il rialzo dell’oro (+0,38% a 3.364,4 dollari l’oncia), del greggio WTI (+0,25% a 67,51 dollari al barile) e del gas naturale europeo (+0,15% a 33,65 euro/MWh).

I future Usa si mostrano positivi, sostenendo un moderato ottimismo in vista dell’apertura di Wall Street, dove si attendono a breve nuove trimestrali.

Effetto trimestrali: giù Stellantis, vola Ryanair

In Borsa, spicca il tonfo di Stellantis (-2,38%) dopo la pubblicazione dei risultati preliminari, mentre Ryanair vola (+5,49%) grazie a conti migliori delle attese. Occhi puntati sui numeri in arrivo domani da Unicredit (-1,17%), Poste Italiane (-0,08%), ASM International (+0,54%) e la francese Dassault (-1,83%).

Nel settore della difesa giornata negativa per Leonardo (-1,26%), Thales (-1,56%) e Saab (-7%), quest’ultima penalizzata da una raccomandazione di vendita da parte di Danske Bank. Leonardo resta in corsa, insieme alla tedesca Rheinmetall (-0,74%), per rilevare la divisione veicoli militari da Iveco (-0,06%).

Energetici misti

Tra i petroliferi, andamento contrastato: bene BP (+0,74%), Shell (+0,36%) ed Eni (+0,25%), mentre arretra leggermente TotalEnergies (-0,1%).

mercoledì 2 luglio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: Ftse Mib +0,57%, volumi in crescita e spread ai minimi dal 2008


MILANO - La Borsa di Milano archivia una seduta positiva con il Ftse Mib in rialzo dello 0,57%, chiudendo una giornata caratterizzata da scambi vivaci per oltre 3 miliardi di euro, il dato più alto delle ultime cinque sedute. Un segnale di rinnovato interesse da parte degli investitori, sostenuto da alcuni aggiornamenti settoriali e da un contesto obbligazionario favorevole.

Spread in calo ai minimi da oltre 15 anni

Tra le notizie più rilevanti, il differenziale tra Btp e Bund decennali è sceso a 85,7 punti base, il livello più basso dall’agosto 2008. Il rendimento del Btp italiano è salito al 3,51% (+6,4 punti base), mentre quello del Bund tedesco si attesta al 2,65% (+11 punti). La riduzione dello spread è interpretata dai mercati come un segnale di maggiore fiducia nei confronti del debito sovrano italiano.

Stm e Moncler guidano i rialzi

In cima al listino si distingue StMicroelectronics (+5,32%), spinta dal rialzo delle stime sul settore tecnologico da parte di Oddo Bhf, che prevede anche una ripresa della domanda nel comparto automotive.

Molto bene anche Moncler (+4,21%), trainata dagli aggiornamenti positivi di Ubs e Hsbc sul settore del lusso, che premiano anche altri titoli europei della moda e dell'alta gamma.

Tra gli industriali spiccano anche Saipem (+3,18%), dopo che l’Alta Corte d’Inghilterra e del Galles ha accolto il piano di ristrutturazione di Petrofac, e Tenaris (+3,17%), beneficiaria del rialzo dei prezzi del greggio. In crescita anche Eni (+1,35%), con il WTI in aumento dell’1,73% a 66,57 dollari al barile.

Solide performance per Campari, Stellantis e i bancari

Tra gli altri titoli in positivo troviamo Campari (+2,3%), Stellantis (+1,67%), e un comparto bancario generalmente brillante: Banco Bpm (+1,84%), Popolare di Sondrio (+1,57%), Unicredit (+1,43%) e Bper (+1,36%). Più moderata la performance di Intesa Sanpaolo (+0,89%).

Giù Hera, Mediobanca e il settore assicurativo

Giornata negativa invece per Hera (-2,69%) e Mediobanca (-2,14%), con quest’ultima che risente delle tensioni legate all’uscita di Mediolanum (+0,49%) e all’attesa per l’ok della Consob all’offerta pubblica di scambio di Mps (-0,26%).

Nel settore assicurativo, segno meno per Unipol (-1,92%) e Generali (-0,73%), in linea con il comparto europeo dopo il taglio della raccomandazione di Goldman Sachs su Zurich Insurance (-1,8%), passata da "neutral" a "sell".

venerdì 20 giugno 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: Eni recupera, Ftse Mib a +1,05%


MILANO - Giornata positiva per Piazza Affari, che chiude in rialzo sostenuta dal recupero di Eni, che azzera le perdite e si attesta a +0,03%. Il Ftse Mib accelera e guadagna l'1,05%, in un contesto di rinnovata fiducia degli investitori.

Tra i titoli protagonisti della seduta spiccano Interpump, in vetta al listino con un aumento del 3%, seguita da Prysmian a +2,4% e Unicredit a +2,2%. Le performance positive di questi big contribuiscono in modo determinante alla spinta dell’indice milanese.

Fuori dal paniere principale, continua a brillare Class Editori, che mette a segno un +8,05% in vista dell’assemblea per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Riflettori puntati anche su Mfe (ex Mediaset), che sale del 1,3% mentre si intensifica la competizione con il gruppo ceco Ppf per la conquista del colosso televisivo tedesco ProsiebenSat.1.

giovedì 19 giugno 2025

Piazza Affari in rosso, pesa incertezza tra guerra, dazi e inflazione Usa


MILANO - Giornata difficile per le Borse europee, con Milano che chiude in calo dell’1,2%, spinta dalla scarsa propensione al rischio degli investitori. A pesare sul sentiment contribuiscono le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente, le pressioni sui settori dell’auto, del lusso e del Made in Italy dovute ai dazi, e le preoccupazioni degli analisti per l’inflazione in crescita negli Stati Uniti.

La Borsa di Milano, pur in perdita, non è la peggiore in Europa: Parigi segna un calo dell’1,34%, Madrid dell’1,28% e Francoforte dello 0,12%. Londra limita le perdite allo 0,5%.

Tra i settori, l’energia si distingue come il comparto più resistente, con titoli in rialzo: Eni guadagna lo 0,58%, Italgas lo 0,65%, Terna lo 0,61% e Snam lo 0,23%. Al contrario, soffrono pesantemente alcuni nomi del lusso come Moncler (-3,5%) e Brunello Cucinelli (-2,19%), mentre il settore automotive vede Stellantis cedere il 2,02%.

Male anche le banche, con cali importanti per Nexi (-3,09%), Banco BPM (-3,02%), MPS (-2,63%) e Unicredit (-2,02%). Forte pressione anche su Tim, che perde il 3,49% in un contesto di prese di beneficio.

Fuori dal listino principale, spicca la corsa di Class Editori (+10,6%), favorita dalle aspettative legate all’assemblea dei soci e dalle speculazioni sulla possibile scalata di Caltagirone, che ha aumentato la sua quota dal 2,5% al 5,16% in un solo mese.

Borse europee in calo: pesano i timori geopolitici e l'inflazione, giù Milano con solo Eni e Tenaris in rialzo


MILANO - Le Borse europee chiudono in territorio negativo per la terza seduta consecutiva, zavorrate dai timori di un possibile intervento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran, scenario che potrebbe far schizzare i prezzi del petrolio e alimentare nuove spinte inflazionistiche. A peggiorare il quadro, le parole della presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha ribadito le incertezze legate al calo dell’inflazione, rafforzando l’ipotesi di tassi d’interesse ancora elevati per un periodo prolungato.

In questo contesto, i settori più penalizzati sono stati quelli dei consumi e finanziario, mentre i titoli energetici si confermano più resilienti.

Milano in rosso: male Cucinelli, Amplifon e Moncler

A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,8%, in una giornata difficile per quasi tutto il listino principale. Le uniche eccezioni positive sono Eni (+0,66%) e Tenaris (+0,35%), sostenute dal rialzo del prezzo del greggio.

Tra i peggiori figurano Brunello Cucinelli e Amplifon (entrambe in calo del 2,8%) seguite da Moncler, che perde il 2,38%, risentendo del clima di avversione al rischio che colpisce in particolare i titoli del lusso e del lifestyle.

Male anche il resto d’Europa, occhi puntati sulla BoE

Andamento simile per le principali Borse europee:

  • Francoforte chiude a -0,7%

  • Parigi perde lo 0,69%

  • Londra arretra dello 0,46%, in attesa delle decisioni della Bank of England, che potrebbe mantenere i tassi invariati dopo l'ultimo rallentamento dell’inflazione.

Intanto, la Banca centrale svizzera ha tagliato a sorpresa i tassi d’interesse a zero, una mossa che non ha aiutato il mercato elvetico: Zurigo ha chiuso a -0,87%.

Spread in aumento e rendimenti in risalita

Sui mercati obbligazionari, si registra un generale aumento dei rendimenti:

  • Il decennale italiano risale al 3,49%

  • Lo spread Btp-Bund torna a 96,5 punti base, segnale di un moderato incremento del rischio percepito dagli investitori.

Il quadro complessivo resta incerto e dominato dalla volatilità, con gli operatori in attesa di nuovi sviluppi geopolitici e indicazioni dalle banche centrali.

Piazza Affari apre in calo: pesa il lusso, bene i petroliferi


Ftse Mib in flessione dello 0,4% a 39.261 punti. Male Cucinelli, Moncler e Nexi. In controtendenza Saipem, Eni e Tenaris

Avvio di giornata in territorio negativo per Piazza Affari, che in linea con le principali Borse europee segna una partenza debole. L’indice Ftse Mib cede lo 0,4%, attestandosi a quota 39.261 punti, con il comparto del lusso e della tecnologia tra i principali responsabili della flessione.

In particolare, si distinguono in negativo Brunello Cucinelli, in calo dell’1,46%, e Moncler, che perde l’1,35%, risentendo delle incertezze sul mercato globale del lusso e delle prospettive di rallentamento della domanda internazionale. Male anche Nexi, che registra un ribasso dell’1,65%, penalizzata dalle persistenti preoccupazioni sul settore dei pagamenti digitali.

In controtendenza, si mostrano solidi i titoli petroliferi, sostenuti da un nuovo rimbalzo delle quotazioni del greggio. Saipem guadagna l’1,16%, seguita da Eni a +1% e Tenaris a +0,95%.

Gli operatori restano cauti in attesa di nuovi segnali dalle banche centrali e dai dati macroeconomici europei, con un occhio sempre attento all'evoluzione dei mercati internazionali e delle tensioni geopolitiche.

lunedì 16 giugno 2025

Piazza Affari in rialzo, banche protagoniste nonostante il rinvio dell’assemblea di Mediobanca


MILANO – Il rinvio dell’assemblea di Mediobanca non frena l’interesse degli investitori per i titoli bancari italiani, al centro di un sempre più fitto e strategico risiko finanziario. Piazza Affari archivia la giornata con un progresso dell’1,24%, sostenuta da un rimbalzo generalizzato sui listini europei. Il clima di cauto ottimismo sul fronte geopolitico, in particolare per un possibile allentamento delle tensioni tra Israele e Iran, ha contribuito a sostenere i mercati.

Tra i protagonisti della seduta milanese, Unicredit svetta in testa al listino con un balzo del +3,44%, confermando l’interesse degli operatori per i grandi istituti di credito. In evidenza anche Bper Banca (+2,12%) e Banca Popolare di Sondrio (+2,2%), che si muovono in tandem nella giornata d’avvio dell’offerta pubblica di scambio (ops).

Mediobanca ha chiuso in rialzo dell’1,17%, mentre Generali ha perso lo 0,55% e Banca Generali ha registrato un calo del 2,28%. Cresce l’interesse anche su Mps, in salita dell’1,33%, diventata nuovamente al centro delle attenzioni di mercato.

Al di fuori del comparto bancario, ottima performance per Prysmian (+3,3%) e Tim (+3,04%), che si riporta a quota 0,39 euro. Male invece il settore energia, con A2A maglia nera del listino (-1,3%), seguita da Terna (-1,12%) e Snam (-0,49%). Eni si è mossa in territorio neutrale (-0,06%).

Fuori dal paniere principale, prese di profitto su Class Editori, reduce da un forte rally nelle ultime settimane. La società è scesa dopo l’ingresso del gruppo Caltagirone, che ha acquisito il 2,5% del capitale.

A livello europeo, riflettori accesi su Kering, che alla Borsa di Parigi ha guadagnato l’11,76%, segnando il miglior risultato dal 2008 grazie alla nomina di Luca de Meo come nuovo amministratore delegato. Pesante invece la giornata di Renault, che ha perso l’8,7%, la peggiore performance dal 2022.

In sintesi, le banche continuano a trainare Piazza Affari, con gli investitori pronti a scommettere su un riassetto del sistema creditizio nazionale. L’attenzione resta alta, in attesa delle prossime mosse degli istituti e delle evoluzioni politiche e geopolitiche.

venerdì 13 giugno 2025

Piazza Affari chiude in rosso dopo l’attacco israeliano all’Iran: Ftse Mib -1,28%


MILANO – Giornata difficile per Piazza Affari, che chiude l’ultima seduta della settimana in netto calo, zavorrata dalle tensioni geopolitiche esplose a seguito dell’attacco senza precedenti lanciato da Israele contro l’Iran. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,28%, attestandosi a quota 39.438 punti, in un contesto di scambi sostenuti con un controvalore complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Lo scenario di crisi in Medio Oriente ha innalzato la volatilità sui mercati, portando a una risalita dei rendimenti obbligazionari: il tasso del Btp decennale italiano è salito di 7,9 punti base al 3,48%, mentre quello del Bund tedesco si è attestato al 2,53% (+5,9 punti), riducendo tuttavia lo spread a 95 punti base.

Energia e difesa tra i pochi titoli in positivo

L’impennata del prezzo del petrolio (Wti +5,32% a 71,66 dollari al barile) e del gas naturale (+4,75% a 37,89 euro al MWh) ha favorito i titoli energetici. Eni ha chiuso in rialzo dell’1,04%, bene anche Italgas (+1,09%) e A2A (+0,9%). In lieve progresso Leonardo (+0,43%), sebbene con una performance inferiore rispetto agli omologhi europei del comparto difesa.

Vendite diffuse: giù auto, banche e lusso

Il resto del listino ha però segnato prevalentemente ribassi. Male il settore automobilistico, con Stellantis in calo del 3,39%, Ferrari del 2,78%, Pirelli dell’1,59% e Iveco del 2,68%.

Tra le peggiori performance della giornata, spiccano Nexi (-4,93%) e Campari (-3,4%), seguite da Moncler (-2,69%) e Brunello Cucinelli (-2,02%), penalizzati dalle incertezze sull’evoluzione del contesto internazionale e dalla possibile frenata della domanda globale.

In calo anche Prysmian (-2,58%), Tim (-2,27%), Saipem (-2,25%), Buzzi Unicem (-1,96%) e Interpump (-1,95%).

Sotto tiro le banche

Debole il comparto bancario, influenzato dalle preoccupazioni macro e dall’allargamento dei rendimenti. Le maggiori flessioni sono state registrate da Popolare di Sondrio (-2,45%) e Mediobanca (-1,67%), in flessione anche Unicredit (-1,46%), Banco Bpm (-1,43%) e Mps (-1,34%). Bper Banca ha ceduto l’1,28%, mentre Intesa Sanpaolo, pur debole, ha contenuto le perdite allo 0,81%.

Uno scenario incerto

La forte reazione dei mercati riflette i timori per un’escalation militare che potrebbe avere impatti devastanti sulla stabilità regionale e sull’economia globale, già alle prese con inflazione e rallentamento della crescita.

In attesa di sviluppi politici e diplomatici, gli investitori restano in allerta, con il timore che nuove tensioni possano alimentare ulteriori ribassi nelle prossime settimane.

giovedì 12 giugno 2025

Guerra dei dazi, Milano chiude in calo: giù auto e moda, bene l’energia


Pesano le tensioni commerciali e i timori per l’inflazione Usa. Male Stellantis, Ferrari, Cucinelli e Moncler. Tiene l’energia con Eni e Saipem in rialzo.

MILANO – Le tensioni commerciali tornano a farsi sentire sui mercati e Piazza Affari ne risente, chiudendo la seduta odierna in ribasso dello 0,58%. A guidare le vendite sono stati i titoli dei settori automobilistico e moda, tra i più esposti agli effetti della guerra dei dazi e delle nuove minacce protezionistiche lanciate dall’ex presidente USA Donald Trump.

Tra i peggiori sul listino milanese spiccano Ferrari (-2,96%), Stellantis (-2,47%), Brunello Cucinelli (-2,96%) e Moncler (-2,47%). A penalizzare il comparto è anche il rallentamento della domanda globale e le prospettive incerte per l’export europeo.

Energia in controtendenza

A sostenere in parte il listino sono stati i titoli del comparto energetico, spinti anche dalla tenuta del prezzo del petrolio e dal clima più favorevole sul fronte dei dividendi. Eni e Saipem salgono entrambe dell’1,52%, Hera guadagna l’1,07% mentre Enel chiude con un +0,66%.

Timori per l’inflazione USA

A livello continentale, l’indice paneuropeo Stoxx Europe 600 ha chiuso la giornata in calo dello 0,3%, zavorrato in particolare dal settore viaggi e tempo libero. Gli ultimi dati statunitensi sull’inflazione hanno evidenziato un quarto calo consecutivo mese su mese delle tariffe aeree, alimentando l'incertezza sulla domanda nel settore.

A soffrirne sono state le principali compagnie aeree europee: Lufthansa ha lasciato sul terreno il 3,7%, mentre EasyJet ha perso il 3,8%.

Il quadro generale

L’instabilità internazionale, unita al clima di incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali e alle minacce commerciali di Washington, sta creando un contesto nervoso per i mercati azionari europei, con una rotazione settoriale che premia i titoli difensivi e penalizza quelli più ciclici ed esposti all’export.

Gli analisti restano prudenti: “Finché non si chiarirà il quadro geopolitico e commerciale – osservano gli strategist – è probabile che vedremo ancora forti oscillazioni, in particolare nei comparti lusso e auto, da sempre più sensibili ai venti di guerra commerciale”.

martedì 10 giugno 2025

Borse europee in ordine sparso, pesano i dazi USA-Cina e i dati sul lavoro UK


MILANO - I principali listini europei si muovono in ordine sparso nella giornata odierna, condizionati dai negoziati in corso tra Stati Uniti e Cina sui dazi e dai future negativi sui mercati statunitensi. Mentre si svolge il secondo giorno di colloqui a Londra, le borse europee mostrano andamenti contrastanti.

Londra si distingue con un leggero rialzo (+0,35%), mentre le altre principali piazze segnano flessioni: Parigi cede lo 0,05%, Madrid lo 0,1%, Milano lo 0,2% e Francoforte lo 0,35%. I future statunitensi si mantengono in territorio negativo, alimentando un clima di cautela.

Sul fronte macroeconomico, il Regno Unito ha registrato dati sul lavoro peggiori delle attese, con 33.100 richieste di sussidi in più a maggio, ben oltre le 9.500 previste e le 21.200 in meno di aprile. La produzione italiana, invece, tiene, segnando un +0,3% su base annua. In attesa, la fiducia degli investitori dall'Eurozona e quella delle piccole e medie imprese dagli USA. L'attenzione è già rivolta a domani, quando saranno diffusi i dati sull'inflazione statunitense.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si assesta a 92 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,9 punti al 3,46% e quello tedesco in ribasso di 2,5 punti al 2,54%. Sul mercato valutario, il dollaro risale a 0,88 euro, 144,74 yen e oltre quota 0,74 sterline. L'oro avanza dello 0,46% a 3.329,9 dollari l'oncia, mentre il greggio (WTI) gira in calo dello 0,09% a 65,26 dollari al barile. Il gas naturale scivola sotto quota 35 euro, registrando un -2,12% a 34,85 euro al MWh.

Tra i titoli, i produttori di semiconduttori mostrano andamenti contrastati: Be guadagna l'1,18%, mentre Asml (-0,21%), Infineon (-0,15%) e Stm (-0,27%) sono in calo. Nel settore automobilistico, accelera Stellantis (+2,66%), favorita dai negoziati sui dazi, seguita da Ferrari (+1,64%) e Renault (+1,2%). Brillanti i titoli petroliferi, con Bp (+1,81%), Shell (+1,54%), Eni (+1,45%) e TotalEnergies (+1,4%). Bene anche i farmaceutici Tecan (+4,1%), Novo Nordisk (+3,03%) e Recordati (+1,2%), sostenuti dalle raccomandazioni degli analisti. Cedono invece i titoli della difesa, con Saab (-4,36%), Rheinmetall (-2,96%) e Leonardo (-1,8%). Debole il settore bancario, con cali per Commerzbank (-1,3%), Popolare Sondrio (-1,47%), Bper (-1,45%), Banco Bpm (-1,16%), Mps (-1,13%), Intesa (-0,8%) e Unicredit (-0,72%).

venerdì 6 giugno 2025

Borsa, Piazza Affari torna in positivo: Ftse Mib +0,25%, spread giù a 93 punti


MILANO
– Piazza Affari risale la china dopo un avvio prudente e chiude in territorio positivo, con l’indice Ftse Mib in crescita dello 0,25% a 4.485 punti. Un rimbalzo incoraggiante in una giornata che ha visto anche segnali positivi sul fronte del debito sovrano.

Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi a 10 anni scende a 93,4 punti base, ai minimi da inizio primavera, con il rendimento annuo del Btp in calo di 5 punti al 3,47% e quello del Bund tedesco in flessione di 3,6 punti al 2,54%.

Bancari in rialzo, occhi su Mediobanca e Generali

Seduta positiva per i titoli bancari: Mps sale dello 0,22%, Banco Bpm dello 0,24%, Intesa Sanpaolo dello 0,15% e Unicredit dello 0,05%. Continua il buon momento di Mediobanca (+0,45%), in vista dell'assemblea del 16 giugno, quando si discuterà dell’offerta su Banca Generali, che invece arretra dello 0,3%.

I migliori e i peggiori del listino

Tra i migliori titoli di giornata spicca ancora Recordati, che guadagna il 2,83%, seguita da Interpump (+1,15%) e Prysmian (+1,1%). Bene anche il titolo Generali, con un incremento dello 0,4%, mentre Enel (+0,37%), Cucinelli (+0,4%), Eni (+0,45%) e Moncler (+0,68%) registrano acquisti più cauti.

Deboli invece alcune blue chip industriali e tecnologiche: Stm cede l’1,8%, Leonardo l’1,18%, Amplifon l’1%, mentre Saipem arretra dello 0,78%. Giornata stabile per Ferrari (+0,02%), mentre Stellantis amplia il calo a -0,33%.

Prospettive

Il rientro dello spread e il rinnovato interesse su alcuni comparti industriali e bancari confermano un ritrovato clima di fiducia tra gli investitori, in attesa dei prossimi dati macroeconomici e delle mosse delle banche centrali.

giovedì 22 maggio 2025

Borsa di Milano apre in ribasso: Ftse Mib cede lo 0,46% a 40.365 punti


MILANO – La Borsa di Milano apre la seduta in calo, con l’indice Ftse Mib che segna un ribasso dello 0,46%, attestandosi a quota 40.365 punti.

Tra i titoli più venduti si segnalano Saipem, in flessione dell’1,4%, Stellantis che perde l’1,3%, Eni in calo dell’1,23% e Monte dei Paschi di Siena (Mps) che registra un -1,13%.

Il mercato appare sotto pressione, in attesa di sviluppi macroeconomici e dati che possano influenzare l’andamento dei titoli industriali ed energetici.

lunedì 5 maggio 2025

Borsa di Milano in flessione: le banche ponderano sul risultato, Eni e petrolio in calo


Milano, 7 maggio 2025
– La Borsa di Milano continua a segnare una flessione, con l'indice FTSE MIB che perde lo 0,39%, seguendo il trend negativo degli altri principali listini europei. A pesare sui risultati odierni sono principalmente le banche e la flessione dei titoli legati al petrolio, in particolare Eni.

Le Banche sotto Pressione
Nel settore bancario, le perdite sono diffuse. Monte dei Paschi di Siena (Mps) registra un calo dell'1,1%, seguita da Banco Bpm e Unicredit, entrambe in calo dello 0,9%. Altri istituti come Popolare Sondrio e Bper cedono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,5%, mentre Intesa Sanpaolo, pur rimanendo in territorio negativo, segna una flessione contenuta dello 0,1%.

Eni e il Settore Petrolifero in Difficoltà
Uno dei principali fattori di pressione è il settore energetico. Eni, infatti, perde il 1,6%, complice la forte flessione del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Anche gli altri titoli legati al settore, come Saipem e Tenaris, sono in calo rispettivamente dello 0,4% e dello 0,6%. La debolezza del greggio continua a influenzare negativamente il comparto.

In Controtendenza Alcuni Titoli
Non tutti i titoli sono in flessione oggi. In controtendenza, spicca Banca Generali, che guadagna lo 0,8% dopo l'offerta da parte di Mediobanca (-0,6%). Anche Generali segna un modesto +0,3%, beneficiando della buona performance del settore assicurativo. Amplifon è uno dei protagonisti del listino principale, registrando un +1,7%, in attesa dei risultati del primo trimestre che verranno resi noti nei prossimi giorni. Bene anche Nexi (+1,6%) e Leonardo (+1,1%), entrambi tra i migliori titoli della giornata.

Lo Spread e il Debito Italiano
Sul fronte macroeconomico, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si mantiene stabile a 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%, un livello che riflette la situazione di incertezze internazionali, ma che rimane comunque sotto controllo.

venerdì 2 maggio 2025

Borse europee in forte rialzo, Milano +1,3%: vola Prysmian, bene Unicredit. Gas in aumento, petrolio in calo


MILANO
– Seduta brillante per i mercati azionari europei, che proseguono in deciso rialzo sull’onda del clima più disteso sui dazi dopo l’avvio positivo di Wall Street e alla luce dei dati macroeconomici favorevoli dagli Stati Uniti. A guidare i guadagni sono Francoforte, Parigi e Amsterdam, che registrano aumenti superiori al 2%, seguite da Milano con un progresso dell’1,3%. Più cauta Londra, che avanza comunque dello 0,7%.

Euro e spread stabili, gas in salita

Sul fronte valutario, l’euro si rafforza dello 0,3% sul dollaro, attestandosi a quota 1,133. Invariate le tensioni sui titoli di Stato: lo spread Btp-Bund resta fermo a 110 punti base.

Nel comparto energetico, si segnala il rimbalzo del gas naturale che guadagna il 3%, portandosi a 33,3 euro al Megawattora, mentre il petrolio resta debole, scivolando sotto i 59 dollari al barile. L'oro, bene rifugio per eccellenza, si apprezza dell’1%, arrivando a 3.260 dollari l’oncia.

Piazza Affari: brilla Prysmian, bene il comparto bancario

A Piazza Affari le luci dei riflettori sono puntate su Prysmian, che vola del 5% superando i 50 euro per azione, grazie al sentiment positivo sul settore delle infrastrutture e dell’energia.

Nel settore finanziario, continua il buon momento di Unicredit, in rialzo del 2%, seguita da Monte dei Paschi (+1,6%), Mediobanca (+1,1%) e Generali (+1%).

Soffre invece Eni, penalizzata dal calo del petrolio, con un ribasso dell’1,4%. In calo anche Terna, che perde l’1,7%, attestandosi a 8,6 euro.

Volatilità ancora alta

Nonostante il clima di ottimismo sui mercati, gli analisti segnalano che la volatilità resta elevata, soprattutto in vista delle prossime mosse delle banche centrali e dei possibili sviluppi geopolitici internazionali. Gli investitori restano cauti, ma il rally odierno segnala una rinnovata fiducia, almeno nel breve termine.

mercoledì 30 aprile 2025

Piazza Affari chiude in ribasso prima del ponte del 1° maggio: Ftse Mib -0,71%, scambi vivaci oltre i 4 miliardi


Milano, 30 aprile 2025
– Chiusura in territorio negativo per Piazza Affari nell’ultima seduta prima del ponte del 1° maggio, nonostante una giornata di scambi sostenuti per oltre 4 miliardi di euro di controvalore. L’indice Ftse Mib ha perso lo 0,71%, fermandosi a 37.604 punti, con il listino dei titoli principali diviso esattamente a metà tra rialzi e ribassi.

Spread in lieve risalita, giù i rendimenti

Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund ha chiuso in aumento a 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo di 4,3 punti al 3,56% e quello tedesco in flessione di 5,3 punti al 2,44%.

Banche sotto pressione: crollano Unicredit e Mps

Le banche si confermano sotto pressione, in particolare Unicredit (-2,82%), coinvolta in pieno nel risiko bancario insieme a Mps (-2,77%). In calo anche Banco Bpm (-1,86%), oggetto di un'Ops da parte di Unicredit, e Mediobanca (-2,1%), che ha lanciato un’offerta su Banca Generali (-0,19%) offrendo in cambio la propria partecipazione in Generali (+0,09%).

Industria e tecnologia in affanno, spicca Campari

Male anche Stellantis (-1,94%), che ha sospeso le previsioni dopo i risultati trimestrali, e Stm (-1,63%), in linea con il trend negativo del comparto tech europeo. In attesa dei conti di Iveco (-0,99%), attesi per il 5 maggio.

Tra i pochi titoli in controtendenza, spicca Campari (+3,96%), sostenuta dai buoni risultati della francese Rémy Cointreau. Bene anche Recordati (+3,39%), A2a (+1,91%), Leonardo (+1,33%), Poste Italiane (+1,31%) e Terna (+1,06%), che ha toccato un nuovo massimo storico a 8,76 euro.

Stabili invece Eni (+0,11%) ed Enel (+0,05%).

Mid e Small Cap: Softlab vola, male Eph e Basicnet

Nel listino a minore capitalizzazione, da segnalare il rally di Softlab (+8,07%) e Zucchi (+3,96%), mentre Eph ha ceduto l’8,73% e Basicnet ha perso quasi il 6% (-5,97%).

Piazza Affari chiude in calo, pesa l’energia. Campari e Stellantis in controtendenza


MILANO - Seduta negativa per Piazza Affari, che si muove in controtendenza rispetto alle principali Borse europee. Il Ftse Mib ha chiuso in lieve ribasso, cedendo lo 0,14% a quota 37.840 punti, penalizzato soprattutto dal comparto energetico e bancario.

A trascinare al ribasso l’indice principale sono stati i cali di Eni (-1,21%) e Tenaris (-0,64%), in un contesto di incertezza sui mercati internazionali del petrolio. Sottotono anche il settore bancario, con Banco Bpm in flessione dello 0,82% e Unicredit giù dello 0,76%.

In controtendenza spicca Campari, protagonista della giornata con un balzo del +5,09%, sostenuto da dati positivi sulle vendite e da prospettive favorevoli per il settore dei beni di consumo. Bene anche Stellantis, che guadagna +1,94%, e Leonardo, in crescita dell’1,42% grazie al buon andamento del comparto difesa.

Mentre Milano arretra leggermente, le altre Borse europee restano in territorio positivo, segno che il mercato italiano ha risentito più di altri di prese di profitto e incertezze settoriali.

giovedì 24 aprile 2025

Borsa, Piazza Affari cauta ma positiva: Ftse Mib +0,1%. In evidenza STM, Saipem ed Eni


MILANO
– Prosegue con passo cauto la giornata di contrattazioni a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna un lieve +0,1% dopo un avvio altalenante e una breve escursione in territorio negativo. Gli investitori si muovono con prudenza in un contesto ancora segnato da incertezze macroeconomiche e attesa per i prossimi dati finanziari globali.

Spread in rialzo, rendimenti in calo

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali si attesta in rialzo a 113 punti base, mentre i rendimenti dei titoli italiani e tedeschi sono in calo rispettivamente al 3,6% (-2,2 punti base) e al 2,47% (-1,9 punti base), segno di un clima più disteso sul fronte del debito sovrano.

I protagonisti di giornata

A brillare sul listino milanese è STMicroelectronics (+2,15%) che beneficia dei risultati trimestrali positivi, seguita da Saipem (+1,67%) che ha confermato le stime sul 2025, e da Eni (+1,58%) che si muove anch’essa in scia di una trimestrale apprezzata dal mercato.

Bancari misti

Nel comparto bancario si segnala un andamento contrastato:

  • Mps in evidenza con un +0,65%

  • Banco Bpm sale dello 0,8%, in attesa del Cda

  • Bper guadagna lo 0,7%

  • Popolare di Sondrio si muove in lieve rialzo (+0,14%)

  • Mediobanca resta piatta (-0,03%)

  • In calo invece Unicredit (-0,35%) e Intesa Sanpaolo (-0,32%)

Generali e Tim in rialzo

In progresso anche Tim (+0,96%) e Generali (+0,86%), con il Leone di Trieste impegnato in assemblea per l’approvazione del bilancio e il rinnovo del Consiglio di amministrazione.

Deboli i titoli del lusso e automotive

Tra i titoli in calo:

  • Iveco cede l’1,83%

  • Moncler perde lo 0,7%

  • Brunello Cucinelli scivola dello 0,26%, risentendo dell’effetto Kering, che ha deluso con i propri conti trimestrali.

Poco mossa invece Stellantis (+0,06%), che ha diffuso i dati sulle vendite di auto in Europa.

La seduta si mantiene quindi positiva ma improntata alla cautela, in attesa di nuovi spunti dal fronte macroeconomico e societario.

martedì 15 aprile 2025

Piazza Affari accelera: Ftse Mib sopra l'1%, rally per Stellantis dopo la tregua Usa sui dazi auto


MILANO –
Mattinata positiva per Piazza Affari, che dopo oltre mezz’ora di contrattazioni registra un deciso rialzo. L’indice Ftse Mib guadagna l’1,02%, salendo a 35.354 punti, in un contesto internazionale che vede nuovamente sotto i riflettori le politiche commerciali statunitensi.

A trainare il listino è l’annunciata tregua sui dazi auto da parte del presidente americano Donald Trump, notizia che ha dato forte impulso al comparto automobilistico e della difesa in Europa. In particolare, Stellantis svetta con un +4,88%, seguita da Leonardo (+3,14%), Iveco (+2,94%) e Fincantieri (+2,16%).

Positive anche Pirelli (+2,77%), Azimut (+2,18%), Prysmian (+2,08%), Mps (+2,04%) e Saipem (+2%). Più contenuti i guadagni di Eni, che si attesta a +0,82%.

Sotto pressione il comparto del lusso

Segno opposto, invece, per i titoli del lusso, penalizzati dalla trimestrale deludente di Lvmh, che cede oltre l’8% alla Borsa di Parigi. Ne risentono Brunello Cucinelli (-2,26%), Ferragamo (-2,12%) e Moncler (-1,43%). In calo anche Campari (-1,06%), Amplifon (-0,94%) e Terna (-0,73%), mentre Snam è poco mossa (-0,1%).

Titoli minori: Juventus vola, Brioschi giù

Tra le mid e small cap, spicca il balzo della Juventus, che segna un robusto +6,66%, mentre Brioschi scivola a -4,71%.

Spread e rendimenti in movimento

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 117,4 punti base, con il rendimento del decennale italiano in crescita di 0,4 punti al 3,68%, mentre il Bund tedesco scende leggermente al 2,5%.