Visualizzazione post con etichetta Pirelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pirelli. Mostra tutti i post

venerdì 5 settembre 2025

Piazza Affari chiude in calo, Ftse Mib -0,91%: male petroliferi e banche, vola Stm


Milano – Seduta negativa per Piazza Affari, che archivia la giornata come maglia nera in Europa in un contesto dominato dalle vendite, complice la delusione per i dati sul mercato del lavoro americano. L’indice Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,91%, penalizzato in particolare dai titoli petroliferi e bancari.

A pesare sul comparto energia le prospettive di un aumento della produzione da parte dell’Opec+, mentre sulle banche hanno influito le attese di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre.

Tra i peggiori titoli del listino spiccano Saipem (-3,2%), Tenaris (-3%), Unicredit (-2,4%), Moncler (-2,4%) ed Eni (-2%). In deciso ribasso anche Popolare di Sondrio (-1,9%), Ferrari (-1,9%), Banco Bpm (-1,7%) e Intesa Sanpaolo (-1,3%).

In controtendenza invece Stmicroelectronics (+3,8%), sostenuta dalle buone performance del settore tecnologico, seguita da Interpump (+2,5%), Amplifon (+1,2%) e Pirelli (+1,1%). Dopo le recenti vendite si muovono in lieve rialzo anche Mediobanca (+0,2%) e Mps (+0,3%).

martedì 19 agosto 2025

Borsa Italiana positiva in apertura: Ftse Mib +0,3% tra banche e industriali


MILANO – Nei primi scambi di oggi, Piazza Affari conferma una tendenza leggermente positiva, in linea con i principali listini europei. L’indice Ftse Mib registra un rialzo dello 0,3%.

Tra i titoli principali, Buzzi cresce dell’1,3% e Mediobanca dell’1,2% dopo il via libera della Bce all’Ops su Banca Generali. Buoni segnali anche per Mps, la cui offerta su piazzetta Cuccia ha raggiunto ieri il 19% del capitale.

In rialzo, di circa un punto percentuale, anche Pirelli e Prysmian.

Resta invece più volatile il titolo Leonardo, che cede in avvio il 2,8% dopo il forte rialzo registrato nella seduta di ieri, con gli operatori attenti sia alle prospettive di pace in Ucraina sia alle prossime mosse della Federal Reserve americana.

mercoledì 23 luglio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: +1% tra spinta auto e banche. Brilla Unicredit, male Banco BPM


MILANO – La Borsa di Milano archivia un’altra seduta positiva con l’indice Ftse Mib in rialzo dell’1%, in linea con gli altri principali listini europei. A sostenere il clima di fiducia sui mercati è l’ottimismo per un possibile accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi, che alimenta gli acquisti soprattutto nei settori ciclici.

A Piazza Affari l’attenzione resta alta sul risiko bancario, dopo la decisione di Unicredit di abbandonare l’ops su Banco BPM. Il titolo dell’istituto guidato da Andrea Orcel vola a +3%, sostenuto anche dai risultati record del primo semestre, mentre Banco BPM cede -3,8%.

Spread in calo e rally del comparto auto

Lo spread tra Btp e Bund scende a 83 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,44%, segno di un clima di maggiore tranquillità sui titoli di Stato italiani.

Sotto i riflettori anche il comparto auto, in scia al buon andamento del settore in Europa e in Asia. Stellantis guida i rialzi con un balzo del +5,2%, seguita da Iveco (+4,8%), Brembo (+2,9%), Pirelli (+2,3%) e Ferrari (+1,7%).

Banche e assicurazioni in evidenza

Oltre a Unicredit, brilla anche Mps (+3,3%), mentre il mercato guarda con attenzione all’operazione su Mediobanca (+2,4%). Seduta positiva anche per Bper (+1,4%), Intesa Sanpaolo (+1%) e Popolare di Sondrio (+0,9%).

Tra le assicurazioni, bene Generali (+1%) e Unipol (+0,8%).

Segni meno per Stm, Tim e Leonardo

Vendite su StMicroelectronics (-2,8%) in vista dei risultati trimestrali. Giornata debole anche per Tim (-0,4%) e Leonardo (-0,5%), entrambi frenati da prese di profitto e un clima più cauto in alcuni settori industriali.

Il buon umore prevale comunque sul mercato milanese, sostenuto da fondamentali solidi e dal sentiment positivo a livello internazionale.

venerdì 27 giugno 2025

La Borsa di Milano chiude in netto rialzo: volano Prysmian, Stellantis e Buzzi. Spread stabile a 88 punti


MILANO – Giornata positiva per Piazza Affari, che chiude con un rimbalzo dell’indice Ftse Mib dello 0,99%, in linea con gli altri principali listini europei e sostenuta dall’andamento positivo di Wall Street. A dare fiducia agli investitori è stato il clima di maggiore distensione sui dazi commerciali, dopo l’annuncio del tycoon Donald Trump riguardo a un possibile accordo.

In evidenza tra i titoli del listino principale Prysmian, che ha guadagnato il 5,6%, seguita da Stellantis (+4,6%) e Buzzi (+4,3%). Buone performance anche per Ferrari (+4%), Iveco (+3,3%) e Pirelli (+2,8%).

Il comparto del lusso registra rialzi significativi con Brunello Cucinelli (+2,3%) e Moncler (+1,4%).

Lo spread Btp-Bund resta stabile a 88 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%, segnale di una sostanziale fiducia nei confronti del debito pubblico italiano.

Anche il settore bancario mostra segnali di forza mentre si osservano le manovre di consolidamento: Intesa Sanpaolo guadagna l’1,4%, Banco Bpm lo 0,9% alle prese con l’interesse di Unicredit (+0,6%). Positiva anche Bper (+0,6%), mentre Unipol (+0,01%) ha annunciato l’adesione all’OPS su Popolare di Sondrio (+0,8%).

Si chiude l’operazione di Banca Ifis (+1,6%) su Illimity (+3,2%), mentre Mps segna un brusco calo dell’1,8% in controtendenza, a seguito della sua offerta su Mediobanca (-0,03%), che ha intanto presentato il piano strategico aggiornato al 2028. Con le attuali valutazioni di mercato, si amplia a circa l’8% lo sconto implicito nell’OPS di Siena, il cui valore azionario è di 1,3 miliardi di euro inferiore rispetto alla valutazione di Mediobanca.

Tra le note negative di giornata spicca Amplifon, che crolla del 7,3% a causa delle preoccupazioni degli analisti sulle vendite in Europa. Male anche Leonardo (-3,2%) e Diasorin (-2,1%).

Il clima sui mercati resta comunque improntato all’ottimismo, in attesa di conferme sulle misure commerciali globali e di ulteriori dati macroeconomici che potrebbero sostenere il sentiment positivo registrato oggi.

venerdì 13 giugno 2025

Piazza Affari chiude in rosso dopo l’attacco israeliano all’Iran: Ftse Mib -1,28%


MILANO – Giornata difficile per Piazza Affari, che chiude l’ultima seduta della settimana in netto calo, zavorrata dalle tensioni geopolitiche esplose a seguito dell’attacco senza precedenti lanciato da Israele contro l’Iran. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,28%, attestandosi a quota 39.438 punti, in un contesto di scambi sostenuti con un controvalore complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Lo scenario di crisi in Medio Oriente ha innalzato la volatilità sui mercati, portando a una risalita dei rendimenti obbligazionari: il tasso del Btp decennale italiano è salito di 7,9 punti base al 3,48%, mentre quello del Bund tedesco si è attestato al 2,53% (+5,9 punti), riducendo tuttavia lo spread a 95 punti base.

Energia e difesa tra i pochi titoli in positivo

L’impennata del prezzo del petrolio (Wti +5,32% a 71,66 dollari al barile) e del gas naturale (+4,75% a 37,89 euro al MWh) ha favorito i titoli energetici. Eni ha chiuso in rialzo dell’1,04%, bene anche Italgas (+1,09%) e A2A (+0,9%). In lieve progresso Leonardo (+0,43%), sebbene con una performance inferiore rispetto agli omologhi europei del comparto difesa.

Vendite diffuse: giù auto, banche e lusso

Il resto del listino ha però segnato prevalentemente ribassi. Male il settore automobilistico, con Stellantis in calo del 3,39%, Ferrari del 2,78%, Pirelli dell’1,59% e Iveco del 2,68%.

Tra le peggiori performance della giornata, spiccano Nexi (-4,93%) e Campari (-3,4%), seguite da Moncler (-2,69%) e Brunello Cucinelli (-2,02%), penalizzati dalle incertezze sull’evoluzione del contesto internazionale e dalla possibile frenata della domanda globale.

In calo anche Prysmian (-2,58%), Tim (-2,27%), Saipem (-2,25%), Buzzi Unicem (-1,96%) e Interpump (-1,95%).

Sotto tiro le banche

Debole il comparto bancario, influenzato dalle preoccupazioni macro e dall’allargamento dei rendimenti. Le maggiori flessioni sono state registrate da Popolare di Sondrio (-2,45%) e Mediobanca (-1,67%), in flessione anche Unicredit (-1,46%), Banco Bpm (-1,43%) e Mps (-1,34%). Bper Banca ha ceduto l’1,28%, mentre Intesa Sanpaolo, pur debole, ha contenuto le perdite allo 0,81%.

Uno scenario incerto

La forte reazione dei mercati riflette i timori per un’escalation militare che potrebbe avere impatti devastanti sulla stabilità regionale e sull’economia globale, già alle prese con inflazione e rallentamento della crescita.

In attesa di sviluppi politici e diplomatici, gli investitori restano in allerta, con il timore che nuove tensioni possano alimentare ulteriori ribassi nelle prossime settimane.

giovedì 29 maggio 2025

Piazza Affari chiude in calo, pesa Wall Street e l'incertezza sui dazi Usa


MILANO
– Chiusura in lieve calo per Piazza Affari, che archivia la seduta in linea con il tono debole delle principali Borse europee, frenata dai timori sull’economia americana e dall’incertezza sul blocco ai dazi imposto da una corte federale statunitense. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,36%, attestandosi a 39.982 punti, poco sotto la soglia psicologica dei 40.000.

A pesare sul listino milanese sono stati in particolare i ribassi di alcuni titoli industriali e finanziari. In fondo al paniere principale si sono collocate Leonardo (-2,2%), Buzzi (-2,1%), Prysmian (-1,5%), Generali (-1,5%), Terna (-1%) e Unicredit (-0,9%), quest’ultima in controtendenza rispetto al comparto bancario, che ha visto invece segnali positivi.

Tra i titoli in rialzo spiccano Pirelli e Amplifon, entrambe con un progresso dell’1,1%, seguite da Unipol (+1%), Stmicroelectronics (+0,8%), Mps (+0,6%) e Banca Popolare di Sondrio (+0,6%).

Brillano De' Longhi e Revo fuori dal Ftse Mib

Fuori dal listino principale si segnala l’ottima performance di De' Longhi, che guadagna il 3,4% dopo una promozione da parte di Barclays, e di Revo, in crescita del 5% mentre si avvicina la presentazione del nuovo piano industriale. Male invece Fincantieri, che ha ceduto il 3,4%.

La seduta è stata condizionata anche dalla frenata di Wall Street, con gli investitori che continuano a monitorare i segnali economici in arrivo dagli Stati Uniti, tra dati macro deludenti e incertezze legate alle decisioni commerciali dell’amministrazione Trump, ora sotto esame da parte delle corti federali.

martedì 27 maggio 2025

Piazza Affari chiude in lieve rialzo, ma il mercato resta diviso


MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la seduta con un modesto guadagno dello 0,34% per il Ftse Mib, in una giornata caratterizzata da un listino diviso a metà tra rialzi e ribassi, senza segnali particolarmente brillanti.

A frenare la crescita è stato soprattutto il calo di Tim (-2,17%), penalizzata dal prolungarsi dei tempi per la restituzione da parte dello Stato di un miliardo relativo a un canone non dovuto, che continua a pesare sul titolo.

Deboli anche Tenaris (-1,31%) e Pirelli (-0,99%). Il gruppo della gomma ha recuperato solo in parte dopo il forte calo seguito alle indiscrezioni su un possibile avvertimento dell’Authority americana riguardo restrizioni alla vendita delle auto equipaggiate con i suoi cybertyre, a causa dell’influenza del socio cinese.

Il settore automotive in generale è stato sottotono: tra i titoli più rilevanti, Renault ha perso il 2,1%, BMW lo 0,5%, e Michelin lo 0,4%. Hanno invece mostrato segni di forza Stellantis (+0,4%) e Ferrari (+0,1%).

Nel comparto bancario, il quadro è contrastato. In rialzo Barclays (+1,5%) e UniCredit (+0,57%), che ha però avvertito che l’offerta su Bpm (+0,33%) potrebbe decadere prima della decisione del tribunale. Sono invece in calo SocGen (-1%) e HSBC (-0,2%).

Tra i protagonisti della giornata nel listino milanese spiccano i rialzi di Prysmian (+4,56%), Amplifon (+2,6%), Nexi (+2,48%) e Leonardo (+2,34%). Fuori dal listino principale, Fincantieri segna un nuovo progresso con un +5,44%.

martedì 20 maggio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: Ftse Mib consolida i 40mila punti, sprint di Fincantieri e Webuild


MILANO –
Seduta positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che sale dello 0,89%, consolidando la soglia psicologica dei 40mila punti. Il listino milanese beneficia del clima favorevole sui mercati europei, supportato anche da un nuovo calo dello spread Btp-Bund, che scende sotto i 100 punti base (99,7), sui livelli più bassi da settembre 2021.

Fincantieri sugli scudi: +11,99%

A guidare i rialzi è Fincantieri, che balza del +11,99%, toccando i massimi storici. Il titolo è stato galvanizzato dall’annuncio delle nuove stime per il business della subacquea, segmento strategico destinato a crescere nei prossimi anni e su cui l’azienda sta concentrando importanti investimenti. L’entusiasmo degli investitori ha spinto il titolo anche fuori dal paniere principale.

Webuild e Ponte dello Stretto: +2,56%

Ottima performance anche per Webuild, che guadagna il 2,56%, beneficiando del rinnovato slancio politico e progettuale sul Ponte sullo Stretto di Messina, uno dei dossier infrastrutturali più rilevanti a livello nazionale.

Massimo storico per Terna alla vigilia dell’assemblea

Terna cresce dell’1,19% a quota 8,8 euro, segnando un nuovo massimo storico alla vigilia dell’assemblea degli azionisti. Il titolo si conferma tra i più solidi del comparto utilities, sostenuto dalle prospettive di investimento in rete e transizione energetica.

Bene A2a, Pirelli, Leonardo, Moncler e Unipol

Tra le blue chip in evidenza:

  • A2a: +2,4%, trainata dalla tenuta del settore energia e utilities;

  • Pirelli: +2,21%, in scia alla buona intonazione del comparto auto e pneumatici;

  • Leonardo: +2,2%, allineata con la buona performance del comparto difesa europeo;

  • Moncler: +2,1%, grazie all’appeal difensivo del lusso;

  • Unipol: +1,94%, sostenuta da attese di rafforzamento patrimoniale.

Pochi segni negativi: Mps, Buzzi e Diasorin in calo

Sul fronte opposto, giornata negativa per:

  • Monte dei Paschi di Siena: -0,87%, su prese di profitto dopo i recenti rialzi;

  • Buzzi Unicem: -0,62%, debole con il comparto dei materiali da costruzione;

  • Diasorin: -0,36%, in lieve flessione dopo le ultime performance solide.

Deboli anche Generali e Mediobanca (entrambe -0,15%), Iveco (-0,12%) e Saipem (-0,10%).

Outlook

Il buon andamento della seduta odierna riflette un mix di fiducia sulla tenuta dell’economia italiana, rientro della tensione sui titoli di Stato e rotazione settoriale verso titoli a maggiore potenziale di crescita. Con lo spread ai minimi da oltre due anni e alcuni titoli su massimi storici, Piazza Affari continua a mostrare solidità in un contesto europeo ancora cauto.

giovedì 15 maggio 2025

Piazza Affari in calo: Ftse Mib a -0,4%. Scende lo spread, crolla Iveco dopo la trimestrale


MILANO – Si conferma in calo Piazza Affari dopo quasi due ore di contrattazioni: l’indice Ftse Mib perde lo 0,4% e si attesta a 40.191 punti. Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi scivola sotto quota 102 punti base, mentre i rendimenti annuali segnano un lieve ribasso: il Btp italiano cala di 1,3 punti al 3,69%, mentre il Bund tedesco scende di 1,6 punti al 2,68%.

Iveco crolla (-5%), bene Leonardo

Il titolo peggiore della mattinata è Iveco, che lascia sul terreno il 5% dopo la pubblicazione della trimestrale: ricavi e utili in calo, nonostante la conferma delle stime sull’intero esercizio. In aggiunta, il gruppo ha annunciato di stare valutando lo scorporo della divisione veicoli militari (Idv), su cui ha espresso interesse Leonardo, che vola in Borsa con un rialzo del +3,61%. La divisione Idv, specializzata in mezzi blindati, ha registrato ricavi in crescita del 30% a 278 milioni di euro nel trimestre.

Pirelli soffre, bancari in affanno

Male anche Pirelli (-2,81%) che sconta l’effetto della trimestrale e le tensioni interne dopo il mancato accordo sulla governance con i soci cinesi di Sinochem.

Vendite anche su diversi titoli bancari: in rosso Tenaris (-1,95%), Unicredit (-1,71%) e Banco Bpm (-1,5%). Perdite più contenute per Mediobanca (-1,03%), Bper (-0,7%) e Mps (-0,45%), mentre Popolare Sondrio (-0,17%) e Intesa Sanpaolo (-0,15%) risultano quasi invariati.

Energia debole con il greggio in calo

Il calo del prezzo del petrolio WTI, che cede il 3,88% a 60,7 dollari al barile, penalizza i titoli del comparto energetico: in calo Eni (-1%) e soprattutto Saipem (-1,36%).

Bene Hera, Enel e Ferrari

Tra le performance positive si segnala Hera (+1,5%) in scia alla buona trimestrale. In rialzo anche A2A (+0,68%), Campari (+0,66%), Enel (+0,59%), Ferrari (+0,57%) e Snam (+0,5%).

Il mercato rimane cauto in attesa di nuovi segnali macroeconomici e di ulteriori aggiornamenti sui bilanci aziendali.

martedì 1 aprile 2025

Seduta positiva per i mercati azionari europei nonostante i timori sui dazi USA


MILANO - La giornata si è conclusa con una seduta nervosa ma nel complesso positiva per le Borse europee, che hanno recuperato buona parte delle perdite registrate nella seduta precedente a causa delle preoccupazioni legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti.

Francoforte guida i rialzi, bene anche Milano

Francoforte si è distinta come la migliore tra le principali piazze europee, chiudendo in rialzo dell'1,5%. Segue Milano, dove l'indice Ftse Mib ha segnato un aumento dell'1,3%, chiudendo a 38.557 punti. Bene anche Madrid, che ha registrato un incremento dell'1,2%, e Parigi, in crescita dell'1,1%. Più contenuti i rialzi per Amsterdam (+0,7%) e Londra (+0,5%).

Mercato valutario e spread

Sul fronte valutario, l’euro ha mantenuto la quota di 1,08 contro il dollaro. Intanto, lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è sceso, chiudendo la seduta a 110 punti base rispetto ai 115 dell’apertura. Il rendimento del titolo di Stato italiano si è attestato al 3,78%, in calo di sette punti base.

Energia e materie prime

Il prezzo del gas naturale ha registrato un deciso rialzo sul mercato di Amsterdam, riferimento per l’Europa: il future con consegna a maggio è aumentato del 4,8%, chiudendo a 42,6 euro al Megawattora. Il petrolio, invece, ha mostrato una lieve flessione, pur mantenendosi sopra i 71 dollari al barile.

I titoli migliori a Piazza Affari

Tra i titoli principali della Borsa di Milano, spiccano le performance di Unipol e Tim, entrambe in crescita del 2,8%. Leonardo ha chiuso con un incremento del 2,7%, mentre Ferrari ha guadagnato il 2,4%. In generale, il settore bancario ha mostrato segni di ripresa, con Unicredit in aumento del 2,2%.

Di contro, alcune vendite hanno interessato titoli come Saipem, in calo dell’1,2%, e Pirelli, che ha perso l’1,3%, chiudendo a 5,4 euro.

Enav brilla tra le mid-cap

Tra le società a minore capitalizzazione, spicca Enav, che ha chiuso con un rialzo del 3,8% a 3,78 euro, dopo aver annunciato risultati record per il 2024 e un piano industriale al 2029 con forti investimenti.

L’attenzione degli investitori resta alta sui futuri sviluppi macroeconomici e sulle eventuali nuove misure protezionistiche che potrebbero influenzare i mercati globali.

Piazza Affari in rialzo, il Ftse Mib resta positivo: performance contrastate per i titoli


MILANO, 1 aprile 2025 – Piazza Affari si mantiene in territorio positivo dopo un'ora di scambi, con l'indice Ftse Mib che guadagna lo 0,44%, attestandosi a 38.218 punti, un valore leggermente inferiore rispetto all'apertura. Nonostante l'incertezza, la borsa milanese continua a registrare performance positive, seppur con movimenti contrastati tra i singoli titoli.

Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi si è ridotto a 112,2 punti, con il rendimento annuo del Btp italiano che scende di 4,9 punti al 3,81%, mentre quello del Bund tedesco cala di 4,1 punti, fermandosi al 2,69%.

Titoli in evidenza: Recordati guida il rialzo

Nel settore delle blue chip, si distingue Recordati, che guadagna un significativo +1,53%, seguito da STM, in aumento dell'1,26%, grazie alla sottoscrizione di un accordo con la cinese Innoscience per sviluppare la tecnologia Gan su fette a 8 pollici di nitruro di gallio su silicio. Tra gli altri titoli in positivo, spiccano Unicredit (+1,2%), Unipol (+1,1%), Generali (+1,1%) e Ferrari (+1%).

Le perdite: Pirelli e Italgas sotto pressione

Al contrario, alcuni titoli mostrano segni di debolezza. Pirelli segna una flessione del -0,88%, seguito da Italgas (-0,83%), Iveco (-0,66%), Snam (-0,65%), Terna (-0,5%) e Prysmian (-0,44%), con i settori legati all'energia e alla produzione industriale che registrano performance contrastate.

Focus su titoli a minor capitalizzazione

Tra i titoli a minor capitalizzazione, si segnala un forte rialzo per Digital Value (+10,43%), Mondo TV (+8,56%) e Pininfarina (+6,72%), che registrano incrementi consistenti, attirando l'attenzione degli investitori. Tuttavia, non mancano le note negative, con Softlab che cede ben il -22,9%, Csp in calo del -4% e la Lazio che perde il -2,2%.

Il mercato continua a oscillare tra ottimismo e incertezze, ma Piazza Affari sembra resistere in positivo, con il comparto tecnologico e finanziario che continua a spingere verso l'alto.

giovedì 27 marzo 2025

Borsa di Milano in calo: Ftse Mib a -1,5%


MILANO - La Borsa di Milano registra un peggioramento dopo un avvio già negativo, con il Ftse Mib che cede l'1,5%, attestandosi a 38.463 punti.

A Piazza Affari le vendite colpiscono in particolare il settore automobilistico e industriale. Stellantis subisce una pesante flessione del 6,4%, seguita da Iveco in calo del 3,6%. Anche Ferrari (-2,1%), Pirelli e Brembo (-2%) e Piaggio (-2,2%) registrano ribassi significativi.

martedì 25 marzo 2025

Borsa di Milano inizia la settimana in rialzo: titoli energia in evidenza, Pirelli sotto i riflettori


MILANO - La Borsa di Milano apre la giornata con un rialzo dello 0,3%, portandosi a 39.089 punti. Un avvio positivo che segue l'andamento favorevole delle principali piazze finanziarie, con alcuni settori in particolare che spiccano per le performance odierne.

Titoli Energia in Evidenza

A fare da traino alla seduta odierna sono i titoli legati al settore energia, con Eni in rialzo dell'1,2% e A2A che cresce dell'1,28%. I due colossi italiani beneficiando della continua attenzione verso le dinamiche globali del mercato energetico, tra cui l'andamento dei prezzi del petrolio e le rinnovate aspettative di crescita legate alla transizione ecologica.

Pirelli sotto i Riflettori

Sotto osservazione il titolo Pirelli, che registra un calo dello 0,98%. Gli investitori restano cauti in attesa di chiarimenti sulle mosse future del gruppo, specialmente in relazione alla governance e alla presenza azionaria dei cinesi. La possibile influenza dei soci cinesi, infatti, potrebbe mettere in discussione i piani di espansione del gruppo, in particolare per quanto riguarda la sua strategia di crescita negli Stati Uniti. Gli sviluppi di questa vicenda potrebbero essere determinanti per il futuro del titolo.

Prossime Mosse Il mercato continuerà a monitorare con attenzione gli aggiornamenti sui principali titoli, in particolare quelli legati all'energia e alle dinamiche aziendali in corso, come nel caso di Pirelli. Resta alta l’attenzione anche verso i dati economici in arrivo, che potrebbero influire sulle tendenze di mercato nelle prossime sedute.

venerdì 28 febbraio 2025

Borsa: Piazza Affari in calo, pesa il settore tech. Nexi vola dopo i conti


MILANO 
– Apertura debole per Piazza Affari, che nella prima mezz’ora di scambi registra una flessione dello 0,47%, con l’indice Ftse Mib a 38.440 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 114,1 punti, con il rendimento del titolo italiano in calo di 1,9 punti al 3,52%, mentre quello tedesco scende di 2,8 punti al 2,38%.

Settore tech sotto pressione

A pesare sull’andamento del listino è il comparto tecnologico, con Stm (-2,13%) che soffre insieme ai principali rivali europei e asiatici. Il settore è appesantito dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno causato perdite fino al 10% nelle piazze asiatiche. In Europa arretrano Asml (-3,79%), Infineon (-2,7%) e Be (-2,68%).

Titoli in difficoltà e pochi rialzi

Male anche Campari (-1,6%), già debole nella giornata precedente, insieme a Pirelli (-1,28%), Cucinelli (-1,12%), Ferrari (-1,06%) e Amplifon (-0,86%).

Pochi i titoli in rialzo:

  • Nexi (+6,33%) brilla grazie ai risultati positivi e all’annuncio del dividendo.
  • Bene anche Buzzi (+1,48%), Interpump (+0,71%) ed Hera (+0,65%).

Banche in ordine sparso

Nel comparto bancario, andamento misto:

  • Bper (+0,05%) e Banco Bpm (+0,04%) in leggero rialzo.
  • Negative Unicredit (-0,47%), Popolare Sondrio (-0,46%), Mps (-0,31%), Intesa Sanpaolo (-0,19%) e Mediobanca (-0,12%).

Poco mossa Prysmian (-0,14%), dopo il calo registrato nella seduta precedente a seguito della pubblicazione dei conti, che ha influenzato anche Eni (-0,57%).

martedì 11 febbraio 2025

Borsa: Piazza Affari ondeggia sulla parità, giù Unicredit, bene Eni e Moncler

MILANO - Dopo un avvio marginalmente positivo, Piazza Affari si stabilizza attorno alla parità, seguendo il trend delle principali Borse europee. Gli operatori guardano con attenzione anche alla situazione legata alla battaglia sui dazi Usa e alle prospettive economiche globali.

Unicredit in forte calo dopo i conti

Il Ftse Mib nei primi scambi registra una leggera flessione dello 0,1%, con particolare pressione su Unicredit, che perde oltre il 3%, scendendo a 45,5 euro. Le vendite sul titolo sono legate alla pubblicazione dei conti e alle previsioni per il 2025, che indicano una moderata riduzione del margine di interesse a causa dell’atteso calo dei tassi e della compressione della Russia. Anche le commissioni in crescita a un tasso "mid-single digit" rispetto al 2024 non sembrano aver convinto del tutto gli investitori.

Debole anche Banco BPM (-1,4%), mentre Tenaris, Pirelli e Tim registrano ribassi di circa l’1%.

Eni e Moncler in rialzo, Popolare di Sondrio in evidenza

Tra i titoli a elevata capitalizzazione, si distinguono Eni (+0,8%), mentre Moncler, Prysmian, Ferrari e Diasorin crescono di circa l'1%.

La migliore performance della giornata è quella di Popolare di Sondrio, in rialzo dell’1,4% a 9,5 euro, sotto i riflettori dopo l’offerta ricevuta da parte di Bper.

I mercati restano comunque in attesa di ulteriori sviluppi macroeconomici e delle decisioni delle banche centrali, mentre gli investitori valutano le prospettive di crescita nel contesto attuale.

lunedì 3 febbraio 2025

Borse in rosso, pesa l’effetto dazi di Trump. Milano limita le perdite

MILANO - L’avvio di settimana è negativo per le principali Borse mondiali, condizionate dall’incertezza legata ai dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A risentirne in particolare è il settore automotive, che subisce un forte calo.

A Piazza Affari, il Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,69%, ma riesce comunque a mantenersi sopra la soglia dei 36.000 punti, mostrando maggiore tenuta rispetto ad altre piazze europee.

Sul listino si distinguono Tim (+1,4%) e Mps (+1,42%), quest’ultima al centro delle attenzioni per le mosse nel settore bancario dopo l’offerta su Mediobanca (-0,79%). Sotto i riflettori anche Generali (+0,33%), che si avvicina ai suoi massimi, mentre Unicredit (-0,7%) ha fatto parlare di sé per l’acquisto del 4,1% del proprio capitale.

Il comparto industriale e tecnologico è sotto pressione. Stellantis crolla del 4,5%, seguita da Pirelli (-3,3%), Saipem (-3,4%), StMicroelectronics (-3%) e Nexi (-2,8%), tutte penalizzate dall'incertezza sui mercati globali.

L’effetto dazi continua dunque a pesare sulle Borse, con gli investitori in attesa di sviluppi sulle tensioni commerciali tra Stati Uniti, Unione Europea e Asia.

giovedì 30 gennaio 2025

Piazza Affari in cauto rialzo, con gli occhi puntati sulla riunione della BCE

MILANO - Piazza Affari apre la giornata in cauto rialzo, con il Ftse Mib che avanza dello 0,2% in attesa della riunione odierna della Banca Centrale Europea. Gli investitori sono concentrati sulle possibili intenzioni di Francoforte riguardo i tassi di interesse, un tema che continua a influenzare l'andamento dei mercati.

Tra i titoli in evidenza, spicca Prysmian (+3,7%) che guadagna terreno grazie agli acquisti degli investitori, seguita da Iveco (+1,9%), Buzzi (+1,8%), Unipol (+1,5%), Pirelli (+1,2%) e Leonardo (+1,2%). Anche Generali (+0,9%) beneficia di un buon andamento, dopo l'annuncio del nuovo piano strategico che prevede la distribuzione di 7 miliardi di euro di dividendi agli azionisti, una mossa che ha accolto favorevolmente il mercato.

D’altra parte, alcuni titoli segnano perdite significative: Stm crolla del 7,2% a seguito di un 2024 in calo e un outlook sul primo trimestre sotto le aspettative. Vendite anche su Campari (-1,7%) e Nexi (-1%), che continuano a soffrire nelle contrattazioni odierne. Mps, invece, segna un modesto -0,6%, con il CEO Luigi Lovaglio impegnato a Londra in incontri con fondi e investitori per spiegare l’offerta pubblica su Mediobanca, che intanto perde lo 0,3%.

mercoledì 22 gennaio 2025

La Borsa di Milano chiude in calo: pesano le banche, Prysmian in evidenza

MILANO – Piazza Affari chiude la seduta in territorio negativo con il Ftse Mib in calo dello 0,57%, confermandosi il listino peggiore tra i principali mercati europei. A incidere sul risultato sono stati principalmente i titoli bancari, mentre alcuni settori industriali e tecnologici hanno segnato performance positive.

Titoli in evidenza

Prysmian brilla con un rialzo del +3,4%, sostenuta dalle prospettive legate agli investimenti nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, annunciati dal presidente statunitense Donald Trump. Bene anche Leonardo (+1,6%), Iveco (+1,4%) e Amplifon (+1,1%).

Il settore del lusso registra segnali positivi, alimentato dalle ipotesi di dazi meno gravosi del previsto. In evidenza Brunello Cucinelli (+1,4%) e Moncler (+0,4%). Salgono anche Pirelli (+0,9%) e Stellantis (+0,4%).

Nel comparto infrastrutturale, Snam chiude stabile (+0,07%) nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale che prevede investimenti per 12,4 miliardi di euro entro il 2029.

Banche e utility in sofferenza

Le banche hanno pesato sull’indice: Mps perde il 2,3%, seguita da Banco Bpm (-1,6%), Bper (-1,6%) e Intesa Sanpaolo (-1,5%). Unicredit chiude in calo dello 0,9%, influenzata dall’offerta su Banco Bpm.

Le utility e i titoli energetici subiscono pressioni: A2a cede il 2,9%, Hera il 2%, Saipem l’1,6%, Enel l’1,5%, mentre Eni perde lo 0,4%.

Titoli in difficoltà

Tra le peggiori performance figurano Campari (-2%) e Nexi (-1,8%). Anche Tim chiude debole (-0,7%), nonostante l’annuncio di un possibile incasso da 1 miliardo di euro relativo alla vicenda del canone 1998. In calo anche Stmicroelectronics (-0,6%).

Spread e mercati obbligazionari

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,6%, segnalando una stabilità relativa nonostante la giornata negativa per il listino azionario.

Mid-cap in evidenza

Tra i titoli a media capitalizzazione, spiccano Lu-Ve (+3,4%) e Carel Industrie (+0,9%), beneficiando delle prospettive di investimenti tecnologici legati al mercato statunitense.

La giornata a Piazza Affari conferma un contesto incerto, con settori chiave come le banche e l’energia sotto pressione, ma con segnali di resilienza nei comparti tecnologici e del lusso.

martedì 14 gennaio 2025

Piazza Affari in rialzo: Ftse Mib in crescita, Pirelli sugli scudi dopo la raccomandazione di Goldman Sachs

MILANO - Piazza Affari si conferma in rialzo nella prima mezz'ora di scambi, con l'indice Ftse Mib in crescita dello 0,72% a 35.049 punti, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi scende a 118,3 punti. Il rendimento annuo italiano cala di 3,7 punti, scendendo al 3,78%, mentre quello tedesco diminuisce di 1 punto, attestandosi al 2,6%.

Pirelli protagonista: il titolo guadagna un significativo +3,5%, spinto dalla raccomandazione d'acquisto di Goldman Sachs, che ha alzato il prezzo obiettivo del 28% a 7,1 euro.

Iveco in buona forma: anche il titolo Iveco sale del 2,51%, insieme ai rivali europei, sulla scia delle indicazioni positive di Morgan Stanley sul settore dei veicoli industriali.

Altri titoli in evidenza: Popolare Sondrio (+2,48%) ha beneficiato della raccomandazione 'neutral' di Mediobanca, migliorata dalla precedente 'underperform'. A2a (+2,4%) ha visto alzare il prezzo obiettivo del 23% a 2,7 euro da Equita, che ha suggerito l'acquisto. Amplifon (+1,82%) ha guadagnato terreno grazie al rialzo del prezzo obiettivo di Intermonte.

In calo: Nexi cede il 2,83%, dopo che Mediobanca ha abbassato la raccomandazione da 'outperform' a 'neutral', pur alzando il prezzo obiettivo del 49% a 7,5 euro. Il calo del prezzo del greggio frena Tenaris (-1,39%), Eni (-0,95%) e Saipem (-0,66%).

Settore bancario: Intesa Sanpaolo (+2,1%), Unicredit (+1,7%), Bpm (+1,39%) e Banco Bpm (+1,38%) registrano guadagni. Mps, invece, è più cauta, con un +0,57%.

Settore automobilistico: Stellantis sale dell'1,4%, nonostante gli analisti di Mediobanca abbiano abbassato la raccomandazione da 'neutral' a 'underperform', ma alzato il prezzo obiettivo del 4,1% a 12,83 dollari (12,5 euro). Ferrari, più lenta, guadagna lo 0,44%.

giovedì 9 gennaio 2025

Borsa di Milano in calo (-0,50%) con le banche in difficoltà, influenzata dai timori per la crescita economica cinese e dai dazi di Trump

MILANO – La Borsa di Milano continua a registrare una flessione nella giornata di oggi, con un calo complessivo dell'0,50%. La tendenza negativa rispecchia l'andamento degli altri listini europei, che sono influenzati da timori legati alla crescita economica della Cina e dalle nuove minacce di dazi annunciate da Donald Trump.

Le banche sotto pressione

Le banche italiane sono tra i settori più colpiti, con Bper che perde 2,1%, seguita da Banco Bpm e Unicredit, che scivolano rispettivamente di 0,9%. A Piazza Meda, l'offerta lanciata da Unicredit, guidata da Andrea Orcel, continua a pesare sul sentiment, con il mercato che cerca tutte le strade possibili per difendersi. Anche altre grandi banche italiane sono in flessione, con Intesa Sanpaolo e Popolare Sondrio in calo del 0,7% e Monte dei Paschi di Siena che perde 0,6%.

Altri settori in rosso

Il settore tecnologico e automobilistico non è da meno, con STMicroelectronics (Stm) che scivola del 1,7%, mentre Stellantis perde 1,6%. Anche Tim registra un ribasso del 1,5%. Nel settore del lusso, Moncler segna una flessione dell'1,1%, mentre Brunello Cucinelli cede lo 0,6%.

Prysmian e altri titoli in crescita

Nonostante il trend negativo, ci sono alcuni titoli che riescono a risaltare. Prysmian è il miglior titolo del giorno con un guadagno del 2,4%. Buone performance anche per Pirelli, che cresce dello 0,7%, e per Saipem, che avanza dello 0,6%. Amplifon chiude in positivo con un 0,4%.

Mercati sotto pressione a causa dei timori globali

I timori per una crescita economica debole in Cina e l'incertezza generata dai nuovi dazi** minacciano le prospettive di recupero sui mercati globali. Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è salito a 114 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano ha toccato il 3,69%, riflettendo una crescente incertezza riguardo alla stabilità economica a livello europeo.

In generale, il mercato sembra essere influenzato da una combinazione di fattori interni ed esterni che continuano a pesare sul sentiment degli investitori, con una particolare attenzione rivolta agli sviluppi internazionali che potrebbero avere ripercussioni su una ripresa economica già fragile.