Visualizzazione post con etichetta Banca Intesa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Banca Intesa. Mostra tutti i post

martedì 26 agosto 2025

Piazza Affari in ribasso, Ftse Mib -1,32% sotto quota 43mila. Crollano le banche, vola Diasorin


Milano, 26 agosto 2025
– Chiusura negativa per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha perso l’1,32% a 42.654 punti, tornando sotto la soglia dei 43mila, superata lo scorso 12 agosto per la prima volta dal 2007. Scambi sostenuti per 4,97 miliardi di euro di controvalore, un dato insolito per il mese di agosto.

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund decennali è sceso a 83,8 punti, con il rendimento italiano in calo al 3,57% e quello tedesco al 2,73%. Ai minimi storici il differenziale tra titoli italiani e francesi, a 5,8 punti.

Banche in caduta

Debole il comparto bancario, complice la crisi politica in Francia dopo la richiesta di fiducia del premier François Bayrou. Tra i peggiori: Unicredit (-3,61%), Popolare Sondrio (-3,08%), Mediobanca (-2,41%), Mps (-2,31%), Intesa (-1,9%), Bper (-1,29%) e Banco Bpm (-0,79%).

I rialzi

In controtendenza Diasorin (+4,72%), spinta dalla raccomandazione overweight di Morgan Stanley e dal rialzo del target price a 101 euro. Positivi anche Saipem (+1,03%), Prysmian (+0,99%), Pirelli (+0,92%) e Buzzi (+0,75%).

Altri titoli

Deboli Stellantis (-1,87%), Campari (-1,81%), Nexi (-1,42%) ed Eni (-0,37%). Tra le mid-small cap spiccano Seco (+13,03%) e la Lazio (+9,09%), mentre crollano Bestbe (-10,45%), Bastogi (-7,65%) e Brioschi (-4,18%) dopo il balzo seguito allo sgombero del Leoncavallo a Milano.

Borsa di Milano apre in rosso, Ftse Mib in calo dello 0,65%


MILANO – La seduta di Borsa a Milano apre in negativo. L’indice Ftse Mib cede lo 0,65%, attestandosi a 42.944 punti.

Il mercato mostra grande volatilità con titoli che oscillano durante la mattinata, ma il settore bancario registra le perdite più significative. Intesa Sanpaolo segna un calo dell’1,65%, mentre Mps cede l’1,44%. L’unico titolo in controtendenza è Diasorin, che guadagna il 2,64%.

Il calo delle banche arriva a seguito della decisione di Donald Trump di licenziare la governatrice della Federal Reserve Lisa Cook, mossa che ha spinto gli investitori a rivedere le proprie posizioni sul comparto finanziario.

La seduta rimane caratterizzata da alta incertezza, con gli operatori di mercato che monitorano attentamente le prossime mosse della politica monetaria americana e le loro possibili ricadute sul mercato italiano.

mercoledì 20 agosto 2025

Borse europee in lieve calo in attesa dei dati sull’inflazione


MILANO – Apertura debole per le borse europee, con gli investitori in attesa del dato sull’inflazione nell’Eurozona a luglio e a seguito del rialzo superiore alle stime registrato nel Regno Unito.

Milano e Madrid cedono lo 0,4%, Francoforte lo 0,45%, mentre fanno leggermente meglio Parigi e Londra, entrambe in calo dello 0,15%.

Contrastati i mercati azionari statunitensi, con i future in territorio negativo in vista della pubblicazione dei verbali dell’ultimo Comitato Federale della Fed, diffusi alla vigilia del simposio di Jackson Hole.

Il settore della difesa risulta volatile dopo lo scivolone della vigilia legato alle ipotesi di un accordo di pace tra Russia e Ucraina: positivo Leonardo (+0,7%), mentre cedono Rolls-Royce (-1,42%) e Rheinmetall (-1,12%).

Debole anche il comparto bancario: Bper (-1,5%), Popolare Sondrio (-1,2%), Unicredit (-1,1%), Santander (-0,98%), Commerzbank (-0,9%), SocGen (-0,8%), Intesa (-0,75%), Mediobanca (-0,42%), mentre Mps resta invariata.

mercoledì 30 luglio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo, banche protagoniste. Ftse Mib oltre i 41mila punti


MILANO – La Borsa di Milano archivia la seduta in netto rialzo, confermandosi maglia rosa tra i listini europei grazie al traino del comparto bancario. L’indice Ftse Mib chiude a +0,98%, consolidando il superamento della soglia psicologica dei 41.000 punti.

Protagonista assoluta di giornata è Intesa Sanpaolo, che vola del +4,39% dopo la pubblicazione della semestrale giudicata solida dagli investitori. Bene anche Bper Banca (+3,14%) che ha completato con successo l’Opas su Popolare di Sondrio, quest’ultima in rialzo dell’1,72%.

Sostenuta anche Mps, che guadagna il 2,9% in scia all’operazione in corso su Mediobanca, in crescita dell’1,78% in attesa della trimestrale attesa per domani.

Tra gli altri titoli, Leonardo chiude sostanzialmente stabile (+0,19%): a mercati chiusi ha annunciato la finalizzazione dell’acquisizione di Iveco Defence Vehicles, operazione strategica nel settore della difesa.

Amplifon crolla dopo il profit warning

Il rosso più profondo di giornata lo segna Amplifon, che cede un pesante -25,4% dopo il taglio alla guidance. Gli investitori hanno reagito con forza alla revisione al ribasso delle previsioni sull’anno in corso.

Male anche Recordati (-4,3%), penalizzata da risultati trimestrali sotto le attese. Proseguono le vendite su Stellantis, che arretra del 4,51%, in un clima ancora condizionato dai recenti dati deboli sul fronte delle immatricolazioni e delle vendite globali.

venerdì 6 giugno 2025

La Borsa di Milano chiude in rialzo dello 0,55% a 40.601 punti


MILANO – La Borsa di Milano ha chiuso la seduta di oggi in progresso dello 0,55%, attestandosi a 40.601 punti. Sul listino principale si sono registrate prese di profitto su Leonardo, che ha ceduto il 3%, mentre gli investitori hanno premiato alcuni titoli come Intesa Sanpaolo (+1,46%), Unipol (+1,7%) e Recordati (+3,7%), quest’ultima tra le migliori performance della giornata.

venerdì 23 maggio 2025

Piazza Affari chiude in forte calo: pesano i timori per i dazi Usa all’Ue


MILANO - Giornata nera per la Borsa di Milano, che ha archiviato la seduta con un deciso ribasso, penalizzata dalle nuove minacce del presidente statunitense Donald Trump di imporre dazi fino al 50% sull’Unione Europea a partire dal 1° giugno. L’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,94%, attestandosi a 39.475 punti, facendo peggio delle principali piazze europee.

Crollano auto e tech: giù Stellantis, Stm e Ferrari

Ad accusare maggiormente il colpo sono stati i titoli del comparto automobilistico e tecnologico, tra i più esposti alle esportazioni verso gli Stati Uniti. Stellantis ha perso il 4,62%, Stmicroelectronics il 4,18% e Ferrari il 3,58%, tutte fortemente penalizzate dall’ipotesi di nuove tariffe doganali.

Banche in affanno: pesa lo spettro della recessione

Non è andato meglio al settore bancario, condizionato dai timori che l’imposizione di dazi possa innescare una recessione economica a livello europeo. Le vendite hanno colpito in modo diffuso:

  • Popolare di Sondrio -3,57%

  • Intesa Sanpaolo -3,49%

  • Unicredit -2,97%

  • Bper Banca -2,88%

  • Mps -2,82%

  • Banco Bpm -2,15%

  • Mediobanca -1,12%

Giù anche il lusso, stabile l’energia

Nel comparto del lusso, riflettori puntati su Brunello Cucinelli (-3,25%), Ferragamo (-2,55%) e Moncler (-1,17%), anch’essi colpiti dalle preoccupazioni legate alle esportazioni. Più contenuto invece il calo di Eni (-0,5%), con il prezzo del greggio che ha oscillato attorno alla parità.

Spread stabile, ma attenzione ai tassi

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è rimasto quasi invariato a 101,6 punti base, rispetto ai 101 dell’apertura. Il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,58% (-6,8 punti base), mentre il corrispettivo tedesco si è attestato al 2,56% (-7,6 punti base).

Iveco in controtendenza: +3,36% grazie a interesse per la divisione difesa

Controcorrente Iveco, che ha guadagnato il 3,36% grazie alle offerte per la sua divisione difesa (Idv). Tra i potenziali acquirenti figurano:

  • Leonardo (+0,27%) in tandem con la tedesca Rheinmetall (+0,76%)

  • la spagnola Indra Sistemas (+3,4% a Madrid)

  • la ceca Czechoslovak Group, che avrebbe presentato una proposta autonoma.

Prospettive incerte

Le tensioni commerciali tra Washington e Bruxelles pesano ora sulle prospettive economiche europee e rischiano di innescare una fase di maggiore volatilità sui mercati. Gli investitori restano in attesa di sviluppi diplomatici nei prossimi giorni, in particolare dopo l’annuncio del possibile aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti.

mercoledì 7 maggio 2025

Borsa di Milano chiude in calo (-0,62%): pesano le banche, contrasto con Wall Street


MILANO – Chiusura negativa per la Borsa di Milano, che termina la seduta con un calo dello 0,62%, in linea con le principali piazze europee ma in controtendenza rispetto a Wall Street, che ha invece registrato segnali positivi. Gli occhi degli investitori restano puntati sulle trimestrali in arrivo e sui possibili sviluppi nel processo di consolidamento del settore bancario.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%, segnalando una moderata fiducia sui titoli di Stato italiani.

I titoli peggiori

Nel listino principale, i titoli bancari soffrono:

  • Intesa Sanpaolo perde il 2%, complice un’ondata di prese di profitto dopo i recenti guadagni;

  • Unicredit arretra dell’1,6%, in attesa di novità sull’eventuale offerta per Banco Bpm (-0,9%), che oggi ha diffuso i dati trimestrali;

  • Mps perde lo 0,9%, mentre si rincorrono le indiscrezioni sulla possibile scalata di Mediobanca, in lieve rialzo dello 0,6%.

Tra i peggiori della giornata anche Buzzi Unicem (-3,5%) e Diasorin (-3%), penalizzate dai timori per le nuove misure protezionistiche statunitensi. Male anche Generali (-0,8%), nel giorno del cda e delle prime valutazioni sull’interesse di Mediobanca per Banca Generali, stabile a +0,01%.

Deboli Tim (-0,6%), nonostante risultati trimestrali in linea con le attese, e Stellantis e Prysmian (entrambe -0,2%).

I titoli migliori

In controtendenza brilla Amplifon (+2,7%) grazie a risultati trimestrali in crescita e al giudizio positivo (‘buy’) da parte di Banca Akros. Bene anche:

  • Italgas (+1,4%) dopo un utile trimestrale in aumento del 43%;

  • Hera (+0,7%), Enel e Poste Italiane (+0,6%).

La giornata si chiude con un clima di cautela, tra attese per i dati macroeconomici internazionali e l’evoluzione dei grandi dossier industriali che stanno ridisegnando gli equilibri finanziari italiani.

venerdì 4 aprile 2025

Borsa di Milano in calo, le banche pesano sul listino: lo spread sale a 115 punti


MILANO - La Borsa di Milano ha registrato una giornata negativa, con un calo dell'1,7%, seguendo il trend degli altri listini europei. A preoccupare gli investitori sono i timori sull’impatto che i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero avere sulla crescita economica globale. Il timore di un rallentamento economico ha fatto scivolare i principali indici finanziari, con una forte pressione su alcuni comparti, in particolare quello bancario.

Le Banche sotto pressione

A Piazza Affari, il comparto bancario è stato tra i principali protagonisti della giornata negativa. Il rendimento del decennale italiano ha raggiunto il 3,72%, con un incremento dello spread tra i Btp e i Bund tedeschi a 115 punti.

Nel listino principale, tra i titoli bancari più colpiti figurano:

  • Bper Banca che ha visto un calo del 4,8%.

  • Mps e Unicredit hanno perso rispettivamente 4,2%.

  • Popolare Sondrio ha ceduto 4,1%.

  • Banco Bpm ha registrato una perdita del 4%.

  • Anche Intesa Sanpaolo è scesa del 3,5%.

La crisi che sta interessando il settore bancario sembra essere alimentata dai timori per un aumento dei costi di finanziamento e dalle incertezze sull'evoluzione dei tassi di interesse, con gli investitori sempre più preoccupati per la solidità dei bilanci delle banche italiane.

Altri settori sotto pressione

Non solo le banche, ma anche altre grandi aziende sono state sotto pressione. Telecom Italia (Tim) ha perso 2,9%, mentre Leonardo, uno dei principali colossi della difesa italiana, è sceso del 2,6%. In calo anche Generali e Unipol, rispettivamente del 2,7% e 2,5%. Anche nel settore automobilistico non sono mancati i ribassi, con Iveco che ha ceduto il 3,6%, Stellantis il 1,7%, e Pirelli il 1,1%.

Alcuni titoli in controtendenza

Nonostante il panorama generale negativo, ci sono stati alcuni titoli che hanno registrato guadagni. Campari è stato uno dei protagonisti positivi, con un rialzo dell'1,6%, seguita da Amplifon che ha guadagnato 1,3%. In crescita anche Terna e Snam, con un incremento di 1,2%.

Le prospettive per il mercato

L'incertezza legata all'andamento delle politiche commerciali internazionali, unita alla volatilità dei mercati, potrebbe continuare a pesare sulle performance delle Borse. La Borsa di Milano e gli altri listini europei rimangono sotto la pressione delle preoccupazioni relative all'impatto economico globale dei dazi, con particolare riferimento al settore bancario che sta vivendo momenti difficili.

Gli investitori si preparano a nuove sfide, monitorando con attenzione gli sviluppi futuri, in attesa di segni di stabilità o di eventuali interventi per mitigare le turbolenze.

mercoledì 26 febbraio 2025

Borsa di Milano in rialzo: Ftse Mib supera i 39mila punti


MILANO - La Borsa di Milano conferma il rialzo con il Ftse Mib che sale dello 0,8%, raggiungendo quota 39mila punti e aggiornando i massimi toccati alla vigilia.

Lo spread continua a calare, con il differenziale tra Btp e Bund a 111,8 punti, mentre il rendimento del decennale italiano scende al 3,57%.

Titoli in evidenza

In testa al listino c'è Saipem (+4,9%), che corre dopo l'aumento dell'utile e l'annuncio delle nozze con la norvegese Subsea7.

Sempre sotto la lente i titoli finanziari, con il risiko bancario in atto: Unicredit sale dell'1,96% e tocca i 50 euro, bene anche Bper (+1,97%), Banco Bpm (+1,37%), Intesa Sanpaolo (+1,64%) e Mediobanca (+1,4%). Tra gli altri, gli acquisti premiano Buzzi (+1,95%), Unipol (+1,79%) e Campari (+1,77%).

Titoli in calo

Sul versante opposto, Stellantis cede il 5% dopo il crollo dell'utile 2024. Male anche StM (-1,2%), mentre il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) ritiene inadeguata la gestione dell'AD Jean-Marc Chery. Vendite anche su Nexi (-1,4%).

martedì 14 gennaio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: Ftse Mib +0,93%, miglior Borsa d’Europa

MILANO - Seduta positiva per Piazza Affari alla vigilia della pubblicazione del dato sull’inflazione statunitense, atteso per le prossime ore e considerato cruciale per le future decisioni della Federal Reserve. L’indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,93% a 35.124 punti, mentre il Ftse All Share ha registrato una crescita dello 0,85%.

Milano guida i mercati europei

Grazie al rialzo odierno, Milano si è confermata la miglior piazza europea della giornata, superando Francoforte (+0,7%) e Madrid (+0,5%). Positiva anche Parigi, con un lieve incremento dello 0,2%, mentre Amsterdam è rimasta pressoché stabile. Londra, invece, ha chiuso in calo dello 0,3%.

Valute e spread

L’euro ha mantenuto la posizione contro il dollaro, attestandosi a 1,028. Lo spread Btp-Bund a 10 anni si è mantenuto stabile a 119 punti base, con il rendimento del titolo del Tesoro italiano fermo al 3,83%.

Energia e materie prime

Sul fronte energetico, il prezzo del gas ha registrato un netto ribasso: sul mercato di Amsterdam, il future con consegna a febbraio ha chiuso in calo del 2,7%, attestandosi a 46,9 euro/MWh.

Il petrolio ha continuato a mostrare debolezza, restando sotto i 77 dollari al barile.

Andamento dei titoli principali

Tra i titoli principali di Piazza Affari, la performance migliore è stata quella di Intesa Sanpaolo, che ha chiuso con un aumento del 2,7% a 4,07 euro. Bene anche il settore bancario in generale, con Popolare di Sondrio in crescita del 2,4% e Bper Banca a +2,2%.

Telecom Italia (Tim) ha segnato un lieve rialzo, sostenuto dalla decisione del Tribunale di Milano di rigettare il ricorso di Vivendi sulla cessione della rete.

In calo, invece, Campari (-2,7%) e, soprattutto, Nexi, che ha registrato un crollo del 6,8% a 4,7 euro, penalizzata da report negativi emessi da Mediobanca e Morgan Stanley.

Scenario di attesa

Con l’attenzione del mercato rivolta ai dati sull’inflazione negli Stati Uniti, gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi economici globali, con un occhio di riguardo alle indicazioni che arriveranno dalla Federal Reserve. Nel frattempo, Piazza Affari si conferma in crescita, rafforzando la fiducia degli operatori verso il mercato italiano.

Piazza Affari in rialzo: Ftse Mib in crescita, Pirelli sugli scudi dopo la raccomandazione di Goldman Sachs

MILANO - Piazza Affari si conferma in rialzo nella prima mezz'ora di scambi, con l'indice Ftse Mib in crescita dello 0,72% a 35.049 punti, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi scende a 118,3 punti. Il rendimento annuo italiano cala di 3,7 punti, scendendo al 3,78%, mentre quello tedesco diminuisce di 1 punto, attestandosi al 2,6%.

Pirelli protagonista: il titolo guadagna un significativo +3,5%, spinto dalla raccomandazione d'acquisto di Goldman Sachs, che ha alzato il prezzo obiettivo del 28% a 7,1 euro.

Iveco in buona forma: anche il titolo Iveco sale del 2,51%, insieme ai rivali europei, sulla scia delle indicazioni positive di Morgan Stanley sul settore dei veicoli industriali.

Altri titoli in evidenza: Popolare Sondrio (+2,48%) ha beneficiato della raccomandazione 'neutral' di Mediobanca, migliorata dalla precedente 'underperform'. A2a (+2,4%) ha visto alzare il prezzo obiettivo del 23% a 2,7 euro da Equita, che ha suggerito l'acquisto. Amplifon (+1,82%) ha guadagnato terreno grazie al rialzo del prezzo obiettivo di Intermonte.

In calo: Nexi cede il 2,83%, dopo che Mediobanca ha abbassato la raccomandazione da 'outperform' a 'neutral', pur alzando il prezzo obiettivo del 49% a 7,5 euro. Il calo del prezzo del greggio frena Tenaris (-1,39%), Eni (-0,95%) e Saipem (-0,66%).

Settore bancario: Intesa Sanpaolo (+2,1%), Unicredit (+1,7%), Bpm (+1,39%) e Banco Bpm (+1,38%) registrano guadagni. Mps, invece, è più cauta, con un +0,57%.

Settore automobilistico: Stellantis sale dell'1,4%, nonostante gli analisti di Mediobanca abbiano abbassato la raccomandazione da 'neutral' a 'underperform', ma alzato il prezzo obiettivo del 4,1% a 12,83 dollari (12,5 euro). Ferrari, più lenta, guadagna lo 0,44%.

giovedì 9 gennaio 2025

Borsa di Milano in calo (-0,50%) con le banche in difficoltà, influenzata dai timori per la crescita economica cinese e dai dazi di Trump

MILANO – La Borsa di Milano continua a registrare una flessione nella giornata di oggi, con un calo complessivo dell'0,50%. La tendenza negativa rispecchia l'andamento degli altri listini europei, che sono influenzati da timori legati alla crescita economica della Cina e dalle nuove minacce di dazi annunciate da Donald Trump.

Le banche sotto pressione

Le banche italiane sono tra i settori più colpiti, con Bper che perde 2,1%, seguita da Banco Bpm e Unicredit, che scivolano rispettivamente di 0,9%. A Piazza Meda, l'offerta lanciata da Unicredit, guidata da Andrea Orcel, continua a pesare sul sentiment, con il mercato che cerca tutte le strade possibili per difendersi. Anche altre grandi banche italiane sono in flessione, con Intesa Sanpaolo e Popolare Sondrio in calo del 0,7% e Monte dei Paschi di Siena che perde 0,6%.

Altri settori in rosso

Il settore tecnologico e automobilistico non è da meno, con STMicroelectronics (Stm) che scivola del 1,7%, mentre Stellantis perde 1,6%. Anche Tim registra un ribasso del 1,5%. Nel settore del lusso, Moncler segna una flessione dell'1,1%, mentre Brunello Cucinelli cede lo 0,6%.

Prysmian e altri titoli in crescita

Nonostante il trend negativo, ci sono alcuni titoli che riescono a risaltare. Prysmian è il miglior titolo del giorno con un guadagno del 2,4%. Buone performance anche per Pirelli, che cresce dello 0,7%, e per Saipem, che avanza dello 0,6%. Amplifon chiude in positivo con un 0,4%.

Mercati sotto pressione a causa dei timori globali

I timori per una crescita economica debole in Cina e l'incertezza generata dai nuovi dazi** minacciano le prospettive di recupero sui mercati globali. Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è salito a 114 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano ha toccato il 3,69%, riflettendo una crescente incertezza riguardo alla stabilità economica a livello europeo.

In generale, il mercato sembra essere influenzato da una combinazione di fattori interni ed esterni che continuano a pesare sul sentiment degli investitori, con una particolare attenzione rivolta agli sviluppi internazionali che potrebbero avere ripercussioni su una ripresa economica già fragile.

venerdì 22 novembre 2024

Borsa di Milano chiude in rialzo: +0,6% dopo una seduta altalenante

MILANO - La Borsa di Milano ha archiviato la giornata con un rialzo dello 0,6%, nonostante una sessione caratterizzata da oscillazioni. La mattinata è stata frenata dai dati poco incoraggianti sull’economia della zona euro, ma il listino ha recuperato terreno nel pomeriggio, trainato dalla spinta positiva di Wall Street e dal miglioramento generale nelle principali piazze europee.

Settore bancario in sofferenza

Le banche hanno registrato le peggiori performance della giornata. Tra i principali titoli in calo figurano:

  • Unicredit (-1,87%)
  • Bper (-1,52%)
  • Banco Bpm (-1,28%)

Anche Mps (-1,03%), Intesa (-0,93%) e Bps (-0,89%) hanno chiuso in negativo. I ribassi sono attribuiti alle aspettative di una politica monetaria più restrittiva da parte della BCE e all’impatto dell'aumento della tassa sugli extraprofitti bancari in Spagna, che ha penalizzato i colossi iberici Bbva e Santander, influenzando il settore bancario europeo.

Titoli in evidenza: farmaceutico e utilities al rialzo

Al contrario, alcune società hanno registrato forti progressi:

  • Recordati (+2,86%) ha beneficiato di un report positivo sul settore farmaceutico.
  • Stellantis (+2,83%) ha continuato il suo trend positivo, grazie a dati incoraggianti sulle vendite.
  • Utilities come Terna (+2,79%) e Snam (+2,4%) si sono distinte in un contesto di crescente interesse per titoli difensivi.

Titoli minori: crolla Dovalue

Tra i titoli minori, giornata nera per Dovalue (-15,8%), penalizzata dalla decisione del consiglio di amministrazione di fissare il prezzo per l’aumento di capitale con uno sconto significativo, causando un brusco calo della fiducia degli investitori.

Freno sulle Borse europee: pmi deludenti frenano l'entusiasmo, Milano in calo


MILANO – Dopo una serie di indici PMI deludenti nell’eurozona, le Borse europee hanno subito una frenata. I principali listini hanno invertito la rotta, con Milano (-0,9%), Parigi (-0,7%) e Francoforte (-0,1%) che hanno registrato pesanti cali, mentre Londra ha ridotto i rialzi (+0,4%) dopo una partenza positiva.

PMI DELUDENTI SOTTOLINEANO LA DEBOLEZZA ECONOMICA

I dati sui Purchasing Managers' Index (PMI), che misurano la salute del settore privato, hanno deluso le aspettative, alimentando preoccupazioni per un rallentamento dell’economia nell'Eurozona. L'indice PMI composito, che misura l'attività economica, ha registrato una contrazione in molti Paesi, tra cui la Germania e la Francia, indicando una fase di rallentamento in corso.

LE ASPETTATIVE DI UNA MANOVRA DELLA BCE

In risposta a questi dati economici negativi, il mercato ha aumentato al 50% le probabilità di un massiccio taglio dei tassi da parte della BCE a dicembre, ipotizzando una riduzione di 50 punti base. Questa aspettativa ha avuto effetti sui mercati finanziari: i titoli di Stato sono saliti, con il BTP italiano che ha recuperato 6 punti base, portandosi al 3,5%.

L'EURO CROLLA SUL DOLLARO

In un contesto di maggiore incertezza economica, anche la valuta europea ha sofferto. L'euro è scivolato ai minimi dal 2022 contro il dollaro, scambiando a 1,041 (-0,6%), confermando le difficoltà legate alla debolezza economica dell'Eurozona e alle aspettative di politiche monetarie accomodanti.

PESA IL SETTORE BANCARIO A PIAZZA AFFARI

A Piazza Affari, il settore bancario ha subito vendite massicce, con titoli come Mps (-3%), Unicredit (-2,5%), Sondrio (-2,3%), Intesa (-2%) e Bper (-2%) che hanno chiuso in forte calo, influenzati dalla debolezza dei dati economici e dalle previsioni di un possibile intervento della BCE.

lunedì 18 novembre 2024

Piazza Affari chiude in calo dell’1,27%: pesano i dividendi staccati da big come Eni e Intesa

MILANO - Chiusura in ribasso per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che perde l’1,27%, anche se gran parte della flessione (-1,22%) è attribuibile allo stacco dei dividendi da parte di un gruppo consistente di società, tra cui Eni, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Mediobanca e Banco Bpm.

I peggiori del listino

Considerando le variazioni rettificate per lo stacco della cedola, le performance peggiori si registrano per:

  • Diasorin (-2,6%),
  • Interpump (-2,5%),
  • Stm (-2,1%),
  • Enel (-1,3%), debole nel giorno di presentazione del piano strategico.
    Tra i titoli in calo anche Recordati (-1,2%), Iveco (-1%) e Campari (-0,9%).

Banche in evidenza

Spiccano invece le performance delle banche, trainate da:

  • Banco Bpm (+3,4%), che beneficia della recente mossa strategica su Mps (+1,8%),
  • Popolare di Sondrio (+2,4%),
  • Bper (+2,3%).

In positivo anche Tim (+2,1%), che continua il rally dopo l’annuncio del ritorno al dividendo, insieme a Saipem (+1,5%) e Mediolanum (+1,3%).

Andamento delle Borse europee

Sul panorama continentale, le principali Borse europee chiudono con movimenti limitati, recuperando terreno nel finale di seduta grazie al supporto di Wall Street. A Londra il FTSE 100 avanza dello 0,57%, mentre Parigi segna un timido +0,12%. Francoforte è l’unica piazza in negativo, con un lieve calo dello 0,11%.

mercoledì 13 novembre 2024

La Borsa di Milano sale (+0,5%), sostenuta dalle banche


MILANO – La Borsa di Milano chiude la seduta in positivo, con un guadagno dello 0,5%, in linea con gli altri principali listini europei. Piazza Affari ha trovato sostegno soprattutto nel settore bancario, che ha registrato performance brillanti. In particolare, Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha visto un notevole rialzo del 4%, mentre si attende un nuovo collocamento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) per l'istituto senese.

Il spread tra Btp e Bund rimane stabile a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano fissato al 3,65%, mantenendo così una situazione di relativa tranquillità sui mercati obbligazionari.

Nel listino principale, Bper (+3,2%) e Banco Bpm (+2,2%) si sono distinti con guadagni significativi, mentre Popolare Sondrio, Intesa Sanpaolo (+1,5%) e Unicredit (+1,4%) hanno visto acquisti. In positivo anche il settore assicurativo, con Unipol che ha guadagnato l'1,8% e Generali lo 0,8%.

Positiva anche la performance di Telecom Italia (Tim) (+1,1%), in vista del consiglio di amministrazione che discuterà i risultati dei conti. Mediobanca è salita dello 0,3%, nonostante la discesa dell'utile trimestrale, sceso a 330 milioni di euro.

Tuttavia, non tutte le azioni hanno avuto un'andamento positivo. Stmicroelectronics (STM) ha perso il 2,4% dopo una giornata di ottime performance precedenti, mentre Leonardo (-1,9%), Amplifon (-1,7%) e Campari (-1,5%) hanno registrato vendite. Anche il comparto energetico ha chiuso in negativo, con Eni (-0,4%), Hera (-0,6%) e A2a (-0,8%) in calo.

venerdì 20 settembre 2024

Piazza Affari chiude in calo tra le vendite su auto e moda

MILANO – Piazza Affari chiude la giornata in ribasso (-0,2%), in linea con le altre borse europee, che vedono un assestamento dopo l'euforia seguita al taglio dei tassi da parte della Fed. Se ieri il mercato americano, con l’indice S&P 500, ha toccato nuovi massimi, oggi le piazze europee mostrano una certa cautela, appesantite da diversi fattori settoriali.

I principali titoli automobilistici sono sotto pressione dopo che Mercedes Benz ha rivisto al ribasso le stime per il 2024, con un tonfo del -6,6%. La casa automobilistica tedesca si aggiunge ai recenti allarmi utili lanciati da Volkswagen (-2,95%) e BMW (-3,5%), che pesano sull'intero comparto europeo. A soffrire sono anche Peugeot (-2,1%) e Stellantis (-2,39%), contribuendo alla chiusura negativa delle borse di Francoforte (-0,83%) e Parigi (-0,65%).

Anche il settore della moda ha risentito di vendite massicce, trainate dalla performance negativa di Burberry a Londra, che perde il 4,1% dopo il taglio del giudizio da parte di Jefferies. Lo stesso broker ha declassato anche la svizzera Swatch (-3,66%), il che ha generato una scia di vendite su titoli di lusso. A Milano, ne pagano il prezzo Moncler (-6,4%) e Brunello Cucinelli (-4,27%), che si piazzano tra i peggiori nel FTSE MIB, accompagnati da Iveco (-4,74%).

In controtendenza, brillano Italgas e Intesa Sanpaolo, entrambe in rialzo dell'1,4%, che mitigano parzialmente il calo generale della borsa milanese.

Sul fronte tecnologico, il downgrade del colosso olandese ASML (-2,9%) da parte di Morgan Stanley ha influenzato negativamente anche StMicroelectronics (STM), che cede il 3,82% a Milano, evidenziando la vulnerabilità del settore alle valutazioni degli analisti.

I mercati attendono ora indicazioni più chiare da Wall Street, dove i futures risultano contrastati, mentre l’attenzione resta rivolta agli sviluppi macroeconomici globali.

venerdì 2 agosto 2024

Seduta in rosso per la Borsa di Milano: Ftse Mib -2,55% a 32.018 punti

MILANO – Giornata difficile per la Borsa di Milano che chiude la seduta in forte ribasso. Il principale indice, il Ftse Mib, registra una perdita del 2,55%, scendendo a quota 32.018 punti. Un andamento negativo che rispecchia quello delle altre principali piazze europee.

Il listino milanese è stato caratterizzato da vendite diffuse che hanno colpito la maggior parte dei settori, con poche eccezioni. Solo una manciata di titoli, prevalentemente nel settore del gas, è riuscita a chiudere in territorio positivo.

Tra i peggiori performer della giornata spiccano Azimut, che ha subito un crollo del 6,12%, seguita da Unicredit con un calo del 5% e Intesa Sanpaolo in flessione del 4,4%. Anche i titoli tecnologici e telefonici hanno registrato forti perdite: STMicroelectronics ha chiuso in ribasso del 5,77% e TIM ha perso il 5,07%.

Il settore industriale non è stato immune alla caduta, con Leonardo che ha chiuso in calo del 3,7% e Stellantis che ha perso il 3,5%.

Analisi del Mercato

Le vendite massicce che hanno interessato il mercato milanese si inseriscono in un contesto di generale incertezza che ha colpito le borse europee. Le preoccupazioni degli investitori riguardano una serie di fattori, tra cui le tensioni geopolitiche, le incertezze economiche globali e i timori relativi all'inflazione e alla politica monetaria delle principali banche centrali.

Settori resilienti

Nonostante il quadro negativo, il settore del gas ha mostrato una certa resilienza. Alcuni titoli legati a questo comparto sono riusciti a mantenere un andamento positivo, beneficiando probabilmente delle dinamiche di prezzo favorevoli e delle aspettative di aumento della domanda.

martedì 30 luglio 2024

Piazza Affari si rafforza: l'indice Ftse Mib guadagna lo 0,47%


MILANO – Piazza Affari continua a mostrare segnali di rafforzamento, con l’indice Ftse Mib che registra un incremento dello 0,47 per cento.

Protagonisti del rialzo

In testa al listino si posiziona Poste Italiane, che segna un notevole +2,9% grazie ai recenti risultati finanziari positivi. Anche Nexi registra un rimbalzo del 2,05%, seguita da Stellantis con un guadagno dell'1,33 per cento.

Performance del settore bancario

Il settore bancario vede anch'esso un andamento positivo:

  • Mps: +0,77%
  • Banca Popolare di Sondrio: +0,65%
  • Banco Bpm: +0,57%
  • Intesa Sanpaolo: in attesa dei conti, guadagna un cauto 0,35%
  • Unicredit: +0,24%

Titoli in difficoltà

In controtendenza, alcuni titoli mostrano segni di debolezza. Campari, sotto pressione in vista dei conti del secondo trimestre, registra un calo del 2,4%. Anche Prysmian e Amplifon sono in discesa, con perdite rispettivamente dello 0,7% e dello 0,2%.

lunedì 1 luglio 2024

Piazza Affari svetta in Europa all'indomani del primo turno delle Elezioni Legislative in Francia


MILANO – Piazza Affari ha registrato una delle migliori performance in Europa all'indomani del primo turno delle elezioni legislative in Francia. L'esito del voto ha ridotto le preoccupazioni sul conseguimento della maggioranza assoluta da parte della destra di Marine Le Pen, attenuando i timori riguardo l'adozione di politiche fiscali eccessivamente lasche e infondendo fiducia nelle Borse europee.

Il Ftse Mib è salito dell'1,7%, trainato principalmente dalle ricoperture nel comparto bancario, che era stato oggetto di pesanti vendite dopo le elezioni europee.

Performance dei titoli bancari

Il settore bancario ha guidato il rialzo con incrementi significativi tra i principali istituti:

  • Mps: +6,7% – il Ministero dell'Economia e delle Finanze potrà riprendere la vendita delle azioni a partire da domani, in seguito alla fine del lockup.
  • Bper: +5,8%
  • Unicredit: +4,6%
  • Banco Bpm: +3,4%
  • Intesa Sanpaolo: +3,2%
  • Popolare di Sondrio: +3%
  • Mediobanca: +2,9%

Altri settori in evidenza

Anche altri titoli hanno contribuito al buon andamento della Borsa:

  • Poste Italiane: +2,8%
  • Generali: +2,7%
  • Enel: +1,7%, spicca tra le utility.
  • Tim: +1,1%, in occasione dell'annuncio dell'addio alla rete.

Titoli in controtendenza

Non tutti i settori hanno beneficiato del trend positivo. 

Alcuni titoli hanno chiuso in ribasso:

  • Prysmian: -1,9%
  • Stm: -1,8%
  • Campari: -1,6%
  • Interpump: -1,2%

Altri movimenti di mercato

Fuori dal Ftse Mib, Fincantieri ha registrato un balzo del 10,8%, grazie alla promozione a 'buy' da parte di Stifel.

Conclusioni

L'esito delle elezioni legislative francesi ha avuto un impatto positivo su Piazza Affari, alleviando le preoccupazioni del mercato e favorendo un recupero significativo, in particolare nel settore bancario. Con il miglioramento delle prospettive politiche in Francia, gli investitori hanno trovato nuovo slancio, spingendo l'indice Ftse Mib verso l'alto e consolidando la fiducia nel mercato italiano.