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venerdì 12 settembre 2025

Borsa di Milano chiude in rialzo, spiccano Mps e Mediobanca


MILANO – La Borsa di Milano chiude oggi in territorio positivo, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,32% a 42.566 punti, sostenuta soprattutto dal comparto bancario.

In prima fila sul listino principale si confermano Mps (+3,5%) e Mediobanca (+3,38%), spinte dal successo dell’opa di Siena su Piazzetta Cuccia. Banco Bpm guadagna il 2,07%, segnalato come possibile protagonista di una nuova ondata di operazioni nel settore bancario.

Tra gli altri titoli in crescita, bene Prysmian (+1,72%), A2a (+1,5%) e Leonardo (+1,43%). Sul fronte opposto, prese di beneficio su Stellantis (-1,84%) e vendite sui farmaceutici Recordati (-1,28%) e Diasorin (-1,2%).

Fuori dal paniere principale, Avio balza del 12,7% dopo aver ridotto le perdite nel semestre e aver ottenuto il via libera del cda a un aumento di capitale da 400 milioni di euro.

La seduta odierna conferma la vivacità del mercato, con particolare attenzione alle mosse nel settore bancario e ai segnali positivi da alcune aziende industriali e tecnologiche.

venerdì 13 giugno 2025

Piazza Affari chiude in rosso dopo l’attacco israeliano all’Iran: Ftse Mib -1,28%


MILANO – Giornata difficile per Piazza Affari, che chiude l’ultima seduta della settimana in netto calo, zavorrata dalle tensioni geopolitiche esplose a seguito dell’attacco senza precedenti lanciato da Israele contro l’Iran. L’indice Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,28%, attestandosi a quota 39.438 punti, in un contesto di scambi sostenuti con un controvalore complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Lo scenario di crisi in Medio Oriente ha innalzato la volatilità sui mercati, portando a una risalita dei rendimenti obbligazionari: il tasso del Btp decennale italiano è salito di 7,9 punti base al 3,48%, mentre quello del Bund tedesco si è attestato al 2,53% (+5,9 punti), riducendo tuttavia lo spread a 95 punti base.

Energia e difesa tra i pochi titoli in positivo

L’impennata del prezzo del petrolio (Wti +5,32% a 71,66 dollari al barile) e del gas naturale (+4,75% a 37,89 euro al MWh) ha favorito i titoli energetici. Eni ha chiuso in rialzo dell’1,04%, bene anche Italgas (+1,09%) e A2A (+0,9%). In lieve progresso Leonardo (+0,43%), sebbene con una performance inferiore rispetto agli omologhi europei del comparto difesa.

Vendite diffuse: giù auto, banche e lusso

Il resto del listino ha però segnato prevalentemente ribassi. Male il settore automobilistico, con Stellantis in calo del 3,39%, Ferrari del 2,78%, Pirelli dell’1,59% e Iveco del 2,68%.

Tra le peggiori performance della giornata, spiccano Nexi (-4,93%) e Campari (-3,4%), seguite da Moncler (-2,69%) e Brunello Cucinelli (-2,02%), penalizzati dalle incertezze sull’evoluzione del contesto internazionale e dalla possibile frenata della domanda globale.

In calo anche Prysmian (-2,58%), Tim (-2,27%), Saipem (-2,25%), Buzzi Unicem (-1,96%) e Interpump (-1,95%).

Sotto tiro le banche

Debole il comparto bancario, influenzato dalle preoccupazioni macro e dall’allargamento dei rendimenti. Le maggiori flessioni sono state registrate da Popolare di Sondrio (-2,45%) e Mediobanca (-1,67%), in flessione anche Unicredit (-1,46%), Banco Bpm (-1,43%) e Mps (-1,34%). Bper Banca ha ceduto l’1,28%, mentre Intesa Sanpaolo, pur debole, ha contenuto le perdite allo 0,81%.

Uno scenario incerto

La forte reazione dei mercati riflette i timori per un’escalation militare che potrebbe avere impatti devastanti sulla stabilità regionale e sull’economia globale, già alle prese con inflazione e rallentamento della crescita.

In attesa di sviluppi politici e diplomatici, gli investitori restano in allerta, con il timore che nuove tensioni possano alimentare ulteriori ribassi nelle prossime settimane.

venerdì 30 maggio 2025

Borse europee positive con l’inflazione sotto controllo. Milano tiene quota 40mila, corre Italgas


MILANO – Le Borse europee chiudono in territorio positivo, sostenute da segnali incoraggianti sull’inflazione americana, risultata al di sotto delle attese, e dai dati macroeconomici di Italia e Spagna, che vedono i rispettivi tassi di inflazione restare sotto il 2%.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,26%, mantenendosi sopra la soglia dei 40.000 punti, con gli operatori che già guardano alla riunione della Banca Centrale Europea della prossima settimana, dove cresce l’attesa per un possibile taglio dei tassi d’interesse.

Italgas sugli scudi, bene utility e pharma

A trainare il listino milanese è Italgas (+2,6%), favorita dalla prospettiva dell’aumento di capitale per l’acquisizione di 2i Rete Gas, mossa che rafforza il suo ruolo nel settore della distribuzione del gas.

Positivi anche gli altri titoli utility: Hera sale dell’1,34%, mentre A2A guadagna l’1,33%, beneficiando della generale rotazione settoriale verso i titoli difensivi.

Tra le migliori performance anche il comparto farmaceutico e delle infrastrutture: Recordati avanza del 2,23%, mentre Inwit, specializzata in torri di telecomunicazione, guadagna l’1,47%.

Intesa guida i bancari, giù Tim e StMicroelectronics

Sul fronte bancario, la migliore è Intesa Sanpaolo (+1,22%), mentre risultano marginali Banco Bpm (-0,10%) e Mps (-0,08%).

In calo invece StMicroelectronics (-1,93%), su cui pesano prese di profitto e timori legati all’andamento del settore semiconduttori a livello globale. Male anche Tim (-1,7%), ancora in attesa di sviluppi concreti sul fronte industriale, e Buzzi Unicem (-1,48%).

In sintesi, una seduta nel complesso positiva per i mercati europei, in un clima di cauto ottimismo in vista delle prossime mosse delle banche centrali e con segnali incoraggianti sul fronte dell’inflazione.

martedì 20 maggio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo: Ftse Mib consolida i 40mila punti, sprint di Fincantieri e Webuild


MILANO –
Seduta positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che sale dello 0,89%, consolidando la soglia psicologica dei 40mila punti. Il listino milanese beneficia del clima favorevole sui mercati europei, supportato anche da un nuovo calo dello spread Btp-Bund, che scende sotto i 100 punti base (99,7), sui livelli più bassi da settembre 2021.

Fincantieri sugli scudi: +11,99%

A guidare i rialzi è Fincantieri, che balza del +11,99%, toccando i massimi storici. Il titolo è stato galvanizzato dall’annuncio delle nuove stime per il business della subacquea, segmento strategico destinato a crescere nei prossimi anni e su cui l’azienda sta concentrando importanti investimenti. L’entusiasmo degli investitori ha spinto il titolo anche fuori dal paniere principale.

Webuild e Ponte dello Stretto: +2,56%

Ottima performance anche per Webuild, che guadagna il 2,56%, beneficiando del rinnovato slancio politico e progettuale sul Ponte sullo Stretto di Messina, uno dei dossier infrastrutturali più rilevanti a livello nazionale.

Massimo storico per Terna alla vigilia dell’assemblea

Terna cresce dell’1,19% a quota 8,8 euro, segnando un nuovo massimo storico alla vigilia dell’assemblea degli azionisti. Il titolo si conferma tra i più solidi del comparto utilities, sostenuto dalle prospettive di investimento in rete e transizione energetica.

Bene A2a, Pirelli, Leonardo, Moncler e Unipol

Tra le blue chip in evidenza:

  • A2a: +2,4%, trainata dalla tenuta del settore energia e utilities;

  • Pirelli: +2,21%, in scia alla buona intonazione del comparto auto e pneumatici;

  • Leonardo: +2,2%, allineata con la buona performance del comparto difesa europeo;

  • Moncler: +2,1%, grazie all’appeal difensivo del lusso;

  • Unipol: +1,94%, sostenuta da attese di rafforzamento patrimoniale.

Pochi segni negativi: Mps, Buzzi e Diasorin in calo

Sul fronte opposto, giornata negativa per:

  • Monte dei Paschi di Siena: -0,87%, su prese di profitto dopo i recenti rialzi;

  • Buzzi Unicem: -0,62%, debole con il comparto dei materiali da costruzione;

  • Diasorin: -0,36%, in lieve flessione dopo le ultime performance solide.

Deboli anche Generali e Mediobanca (entrambe -0,15%), Iveco (-0,12%) e Saipem (-0,10%).

Outlook

Il buon andamento della seduta odierna riflette un mix di fiducia sulla tenuta dell’economia italiana, rientro della tensione sui titoli di Stato e rotazione settoriale verso titoli a maggiore potenziale di crescita. Con lo spread ai minimi da oltre due anni e alcuni titoli su massimi storici, Piazza Affari continua a mostrare solidità in un contesto europeo ancora cauto.

Borsa di Milano positiva: Leonardo in rialzo, stabile lo spread Btp-Bund


MILANO - Seduta positiva per Piazza Affari, che avanza dello 0,4%, in linea con l’andamento degli altri principali listini europei. A guidare i rialzi a Milano è il comparto della difesa, con Leonardo in evidenza a +1,5%, sostenuta anche dall’attenzione crescente sulle strategie geopolitiche degli Stati Uniti.

Lo spread tra Btp e Bund resta stabile a 101 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,58%, segno di una fase di relativa tranquillità sui mercati obbligazionari.

Nel listino principale spiccano anche:

  • Prysmian (+1,1%)

  • StMicroelectronics (Stm) (+0,9%)

  • A2a e Saipem (+0,8%)

Il settore bancario si muove in territorio positivo:

  • Mps (+0,8%)

  • Intesa Sanpaolo (+0,4%)

  • Bper Banca (+0,3%)

  • Unicredit (+0,2%)

  • Banca Popolare di Sondrio (+0,1%)

Nel segmento mid-cap prosegue il rialzo di Banca Ifis (+0,8% a 23,90 euro), nel secondo giorno dell’Opas su illimity bank, che guadagna lo 0,7% a 3,83 euro.

Tra i titoli in calo si segnala una seduta debole per Brunello Cucinelli e Iveco (entrambe a -0,7%). In rosso anche Campari e Recordati (-0,4%), e Amplifon (-0,2%). Leggera flessione per Mediobanca (-0,1%), il giorno dopo il deposito alla Consob del documento di offerta su Banca Generali, che chiude poco mossa a +0,1%. In lieve calo anche Banco Bpm e Generali (-0,1%).

In un contesto internazionale prudente, Piazza Affari mantiene un’impostazione costruttiva, sostenuta da una buona tenuta dei settori industriale, bancario e della difesa.

mercoledì 14 maggio 2025

Borsa di Milano: Ftse Mib consolida quota 40mila, spread stabile a 101 punti


MILANO – Piazza Affari prosegue la seduta con andamento cauto ma positivo, consolidando la soglia psicologica dei 40mila punti e segnando un +0,14% sul Ftse Mib. Il mercato si muove con prudenza in un contesto europeo stabile e con lo spread Btp-Bund che resta sotto controllo, fermo a 101 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano scende al 3,68%.

I titoli in evidenza

A trainare il listino principale è Tim, che segna un +1,9% dopo che gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato il target price a 0,5 euro, segnale di rinnovata fiducia sul titolo.

Bene anche A2a (+1,24%) in recupero dopo la pubblicazione della trimestrale, che ha rassicurato gli investitori.

Occhi puntati su Unicredit (+0,92%), in attesa dell’incontro tecnico previsto domani al Mef nell’ambito del Golden Power relativo all’OPS su Banco Bpm (+0,97%).

In buona forma anche Unipol, che guadagna l’1,11%.

I ribassi

Sul fronte opposto, si segnalano prese di beneficio su Stellantis (-1,9%), che zavorrano il comparto automobilistico. Male anche Buzzi Unicem (-1,3%) e StMicroelectronics (-1,55%), penalizzata dal calo della domanda nel settore semiconduttori. In calo anche Mediobanca, che cede l’1,04%.

Outlook

Gli investitori attendono ora nuovi spunti dalle banche centrali e dai dati macroeconomici della settimana. Intanto, il listino milanese si conferma tonico, mantenendo la soglia dei 40mila punti e beneficiando della stabilità dello spread, che resta ben al di sotto della soglia dei 100 punti considerata critica.

mercoledì 9 aprile 2025

Borsa Milano affonda sotto il peso della guerra commerciale: Saipem maglia nera (-7,4%)


MILANO
- La Borsa di Milano subisce un'altra pesante battuta d'arresto, in linea con il trend negativo delle altre piazze europee, a causa delle crescenti tensioni legate alla guerra commerciale innescata dai dazi di Donald Trump. Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con una perdita significativa del 2,75%, attestandosi a 32.730 punti.

Spread in aumento, rendimento del decennale in salita

Il clima di incertezza si riflette anche sul mercato obbligazionario italiano. Lo spread tra Btp e Bund continua la sua ascesa, raggiungendo quota 129 punti base. Contestualmente, il rendimento del decennale italiano ha archiviato la giornata al 3,88%.

Settore energia e industriale tra i più colpiti

Il sell-off ha colpito indistintamente tutti i settori del listino milanese, ma a pagare il prezzo più alto sono stati i titoli del comparto energetico e industriale. Saipem si è attestata come la maglia nera della giornata, con un crollo del 7,4%. Seguono a ruota Eni (-5,5%), A2a (-4,67%) e Tenaris (-5,5%).

Automotive in sofferenza, banche in tenuta relativa

Anche il settore automobilistico ha risentito delle preoccupazioni legate al commercio internazionale, con Stellantis in calo del 5,4%. Tra i titoli bancari, Unicredit ha mostrato una tenuta relativa, limitando le perdite a un marginale 0,18%.

Mediolanum in forte calo, flettono anche Generali, Mps, Mediobanca e Tim

Tra gli altri titoli sotto la lente, Mediolanum ha registrato un calo significativo del 4%. Anche i titoli finanziari come Generali (-4,25%), Mps (-2,72%) e Mediobanca (-2,3%) hanno chiuso la giornata in territorio negativo. Non è stata risparmiata nemmeno Tim, che ha perso il 2,82%.

La pesante performance della Borsa di Milano riflette la crescente preoccupazione degli investitori per le ripercussioni della guerra commerciale globale e per le prospettive di una frenata dell'economia internazionale.

giovedì 20 marzo 2025

Piazza Affari chiude in rosso: pesa l'incertezza sull'Eurozona, vendite su banche e industria


MILANO - Seduta negativa per Piazza Affari, che archivia la giornata con un netto calo, appesantita dai realizzi dopo i recenti rialzi e dai timori crescenti sullo stato di salute dell'economia dell'Eurozona. A preoccupare gli investitori sono state in particolare le dichiarazioni della presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha parlato di una "notevole incertezza" legata anche all’impatto dei dazi statunitensi.

Il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dell'1,32%, con vendite diffuse tra i principali titoli. Tra i peggiori, Stmicroelectronics (-3,7%), penalizzata da prese di profitto, seguita da A2A (-3,2%) e Stellantis (-3%).

Pesante anche la giornata per il comparto bancario, che ha subito un calo generalizzato: Intesa Sanpaolo (-2,9%), Unicredit (-2,8%), Mps (-2,3%) e Banco Bpm (-2,1%) hanno perso oltre due punti percentuali ciascuna.

Tra gli altri titoli in affanno si segnalano Prysmian (-2,7%) e Buzzi (-2,3%). Più contenuta la flessione per Mediobanca (-0,5%), che resta al centro dell’attenzione per la partita relativa all'ops su Mps, mentre Assogestioni starebbe valutando la presentazione di una propria lista per il cda di Generali (-1%).

A brillare nel listino milanese è stata invece Nexi (+4,1%), sostenuta da rumors su una possibile offerta da 850 milioni di euro da parte del fondo Tpg per la divisione Digital Banking Solutions. Bene anche Campari (+2,3%), Recordati (+1,3%) e le utilities, con Terna (+1,1%) e Italgas (+1%) in evidenza.

Fuori dal Ftse Mib, exploit per Il Sole 24 Ore (+17,3%) dopo la pubblicazione dei risultati positivi, mentre Moltiply (+9,1%) beneficia delle trattative per l’acquisizione di Verivox dal gruppo tedesco Prosieben.

mercoledì 19 febbraio 2025

Piazza Affari: continua la crescita e si conferma Regina d’Europa


MILANO - Piazza Affari continua la sua ascesa, dimostrandosi una delle borse più performanti in Europa, in una giornata caratterizzata da movimenti piuttosto interlocutori sui mercati finanziari globali. L’indice Ftse Mib ha registrato un incremento dello 0,7%, raggiungendo quota 38.823 punti, mentre lo spread tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi è salito a 106,2 punti. In questo contesto, il rendimento dei titoli di Stato italiani è aumentato di 4,4 punti, attestandosi al 3,59%, mentre il rendimento tedesco è cresciuto di 3,6 punti, arrivando al 3,52%.

Tra i titoli che hanno segnato una performance positiva, spicca STM, che guadagna il 5% dopo una raccomandazione d'acquisto di Jefferies, con un prezzo obiettivo che è stato rivisto al rialzo del 47%, fissato a 34 euro, rispetto ai 24,3 euro attuali. Leonardo segue con un incremento del 2,54%, sostenuta dalle aspettative di un possibile aumento della spesa militare. Altri titoli in crescita includono Tim (+1,89%) e Bper (+1,76%), così come A2A (+1,55%) in vista dei risultati preliminari, Hera (+1,22%), Enel (+1,2%) ed Eni (+0,55%).

Tuttavia, non tutte le notizie sono positive. Recordati ha subito un forte ribasso del 5,68%, scivolando a 56,5 euro, ma si mantiene comunque al di sopra dei 55,7 euro del collocamento del 5% concluso da Rossini. Altre aziende in calo includono Cucinelli (-1,82%) e Buzzi (-1,48%).

Nel complesso, i titoli bancari mostrano movimenti misti, con Popolare Sondrio che guadagna lo 0,5%, Mps (+0,19%), e Unicredit (+0,14%). D’altro canto, Banco Bpm e Intesa registrano entrambe una leggera flessione di -0,07%.

giovedì 16 gennaio 2025

La Borsa di Milano chiude in rialzo (+0,48%): brilla il lusso, spread in calo

MILANO – La Borsa di Milano chiude la giornata in territorio positivo, con l’indice FTSE MIB in rialzo dello 0,48%, in linea con i principali listini europei. A sostenere i mercati è il settore del lusso, trainato dai solidi risultati di Richemont, mentre gli investitori continuano ad attendere ulteriori tagli ai tassi d’interesse che potrebbero favorire la crescita economica.

Lo spread tra Btp e Bund si restringe ulteriormente, chiudendo a 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,65%, segnale di una maggiore fiducia sui titoli di Stato italiani.

Piazza Affari: bene il lusso e le utility

A Piazza Affari spiccano i guadagni di Moncler (+6,3%) e Brunello Cucinelli (+2,1%), in evidenza grazie alla ripresa del comparto del lusso. In crescita anche Nexi (+2,6%) e Leonardo (+2%), sostenuti da buoni dati di settore e prospettive positive.

Il calo del prezzo del gas ha dato slancio alle utility, con Hera (+1,4%), Italgas (+1,2%), A2a (+1%) ed Enel (+0,8%) tra i migliori.

Banche stabili, corre Poste Italiane

Nel comparto bancario, Poste Italiane (+0,6%) continua a segnare nuovi massimi dall’Ipo del 2015, attestandosi a 14,29 euro. Positivi anche Popolare di Sondrio (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,5%) e Unicredit (+0,4%), mentre restano deboli Banco BPM (-0,4%) e Bper (-0,5%).

Settore assicurativo e altri titoli

Acquisti su Generali (+0,6%), in attesa di sviluppi sull’accordo con Natixis, mentre Unipol resta stabile (+0,01%). Bene anche Azimut (+0,8%), sostenuta dalle prospettive di crescita degli utili per il 2024.

Titoli in calo: male Iveco e Stellantis

Sul fronte negativo, soffre Iveco (-1,9%), seguita da Stellantis (-1%), penalizzata da una revisione al ribasso delle stime sulle consegne nel quarto trimestre. In flessione anche Pirelli (-1%).

Nel settore energia, Saipem cede lo 0,9%, mentre chiudono in calo anche Tenaris (-0,5%) ed Eni (-0,3%).

venerdì 10 gennaio 2025

Borsa di Milano chiude in calo (-0,64%): pesa l'incertezza sulla politica della Fed

MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la seduta odierna in territorio negativo, registrando un calo dello 0,64%, in linea con le performance degli altri principali listini europei e con Wall Street. I mercati sono stati influenzati dall’incertezza sull'ipotesi di una pausa da parte della Federal Reserve nel percorso di taglio dei tassi di interesse.

Spread e rendimenti in rialzo

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha concluso la giornata in aumento, attestandosi a 117 punti base. Anche il rendimento del decennale italiano è salito, raggiungendo il 3,76%.

I peggiori titoli a Piazza Affari

Tra i titoli in maggiore sofferenza spiccano Iveco (-7%) e Campari (-4,8%). Il rialzo del prezzo del gas e del petrolio ha penalizzato le utility e il settore energetico:

  • A2a ha ceduto il 3,2%,
  • Hera il 2,2%,
  • Enel e Saipem hanno chiuso entrambe con un -0,9%, mentre Eni è rimasta quasi invariata (+0,04%).

Vendite significative anche su Amplifon e StMicroelectronics (-1,8%), così come su Tim (-1,6%) e Nexi (-1,4%).

Nel settore automobilistico, oltre al crollo di Iveco, sono andate male anche Stellantis (-1,1%) e Ferrari (-0,3%).

Lusso in ordine sparso

Tra i titoli del lusso si segnala una chiusura positiva per Moncler (+0,2%), mentre Brunello Cucinelli ha perso lo 0,2%.

Titoli migliori della giornata

In controtendenza si è distinto Leonardo (+1,4%), in linea con le buone performance del settore della difesa europeo.

Le banche reggono bene

Il comparto bancario ha mostrato segnali positivi, sostenuto dalle aspettative sulle prossime mosse delle banche centrali:

  • Banco Bpm ha guadagnato lo 0,7%, mentre resta alta l’attenzione sull’offerta di Unicredit (-1,3%),
  • Bene anche Popolare di Sondrio (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,5%) e Bper Banca (+0,1%).
  • Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha chiuso con un +0,2%, raggiungendo i massimi dal suo aumento di capitale del 2022.

Contesto europeo

Anche gli altri principali listini europei hanno chiuso in calo, mentre i mercati globali continuano a risentire dell'incertezza sulle politiche monetarie e dell’andamento dei prezzi dell’energia.

mercoledì 8 gennaio 2025

Piazza Affari e le Borse europee risalgono, ma le previsioni sui tassi Fed restano incerte


MILANO - Dopo un avvio piuttosto piatto, Piazza Affari e le altre principali Borse europee hanno trovato coraggio, segnando un progresso generalizzato, supportate anche dal recupero dei futures Usa. Questo miglioramento è arrivato dopo una seduta difficile a Wall Street, dove il Nasdaq ha registrato un calo significativo, alimentando l'idea che a causa dell'inflazione, un eventuale taglio dei tassi da parte della Federal Reserve potrebbe arrivare solo nella seconda metà dell’anno.

Oggi, in attesa dei verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve, che saranno resi pubblici stasera, gli investitori continuano a monitorare attentamente le politiche monetarie in arrivo. I verbali potrebbero offrire nuove indicazioni su come la Fed intende gestire l'inflazione e il ciclo economico.

Milano in positivo, spinta da Leonardo e Mediolanum

A Milano, il principale indice, il FTSE MIB, registra un guadagno dello 0,37%, con Leonardo (+4%) che ha segnato un forte rialzo, toccando i massimi da tempo. Buone performance anche per Tenaris (+2,29%) e Mediolanum (+1,88%), quest'ultima beneficiata dalla notizia di una raccolta record nel 2024. Le banche hanno visto guadagni, con Unicredit (+1,82%) in testa, nonostante l'esposto di Banco Bpm (+0,44%) all'Antitrust.

Dollaro in lieve recupero, vendite su Stm e A2A

Il dollaro ha registrato un lieve recupero, con il cambio euro/dollaro a 1,032. Tra i titoli in calo a Milano, invece, si segnala una giornata negativa per Stm (-1,41%), Interpump (-1,09%) e A2A (-1%), che hanno subito vendite. Fuori dal paniere principale, Illimity (+7,86%) ha guadagnato terreno grazie all'offerta d'acquisto in azioni e contante da parte di Banca Ifis (-0,75%), che ha valutato la banca di Corrado Passera a 3,55 euro per azione, in base alle quotazioni di ieri.

Borse europee: Francoforte in crescita nonostante i dati tedeschi

Sebbene i dati sugli ordinativi di fabbrica in Germania per il mese di novembre abbiano registrato una decisa flessione, non sono riusciti a influenzare negativamente la Borsa di Francoforte, che ha chiuso in positivo (+0,28%). Questo perché, senza i grandi ordini su larga scala, il dato ha mostrato una leggera crescita, suggerendo una certa resilienza dell’economia tedesca. Al contrario, Parigi ha chiuso in calo (-0,16%) e Londra ha mostrato una performance cauta (+0,16%).

giovedì 14 novembre 2024

Piazza Affari in avvio positivo: bene Mps e Banco Bpm dopo collocamento del Tesoro

MILANO – Avvio positivo per Piazza Affari, con il Ftse Mib che segna un incremento dello 0,46%, spinto da alcuni titoli bancari e industriali. In evidenza oggi MPS, che guadagna l'11%, e Banco Bpm (+4,3%), dopo il collocamento da parte del Tesoro di una quota del 15% della banca senese. Tra le operazioni più rilevanti, Banco Bpm ha acquisito il 5% delle azioni, mentre Anima ha acquistato il 3%. Il titolo Anima, pur in crescita, segna un modesto +0,1%.

Tra i protagonisti positivi della giornata, spiccano anche la Popolare di Sondrio (+2,2%) e Bper (+1,4%). In progresso anche Saipem (+1%), che beneficia di una commessa da 1,9 miliardi di dollari, ed Eni (+0,8%), sostenuta da un buon andamento generale del settore energetico. A2A e Unicredit sono anch'esse in positivo, rispettivamente con guadagni dello 0,7%.

In fondo al listino, invece, si trovano Interpump (-2,1%), Iveco (-1,8%), Erg (-1,3%) e Nexi (-1,3%). Tim, dopo la pubblicazione dei conti dei nove mesi, segna un timido +0,1%, riflettendo una giornata di relativa stabilità per il titolo.

martedì 12 novembre 2024

Milano chiude in forte calo (-2,15%): zavorrata da Mediobanca e dalle vendite diffuse nel settore bancario


MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso oggi in forte ribasso, segnando una perdita del 2,15% a Piazza Affari, seguendo il trend negativo dei principali listini europei e l’andamento di Wall Street. La seduta è stata particolarmente penalizzata dal crollo di Mediobanca, che ha chiuso in calo dell'8,1% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025, in cui l'utile si è ridotto a 330 milioni di euro.

Anche lo spread tra Btp e Bund ha registrato un aumento, concludendo la giornata a 128 punti, mentre il rendimento del decennale italiano è salito al 3,63%, segnalando una certa pressione sui titoli di Stato italiani.

Tra i titoli più penalizzati del listino principale ci sono stati Prysmian (-5,5%), Brunello Cucinelli (-4,8%) e Amplifon (-4,2%), tutti in forte calo. Anche Tim ha subito vendite significative, scendendo del 3,8% in attesa dei prossimi risultati finanziari. Perdite rilevanti anche per Moncler (-3,5%) e Ferrari (-3,4%), mentre Campari (-3%) e A2a (-2,8%) hanno chiuso in calo nonostante quest'ultima abbia presentato risultati in crescita e aggiornamenti sul piano strategico.

Il settore bancario ha vissuto una giornata difficile, con Intesa Sanpaolo che ha perso il 2,4%, Unicredit l’1,7%, Popolare di Sondrio l’1,2% e Banco BPM lo 0,6%. La Bper è rimasta invece sostanzialmente stabile, con un modesto incremento dello 0,07%.

In controtendenza, il titolo Stm è salito dell'1,1%, sostenuto dall'interesse verso gli investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale che continuano a dare impulso al comparto dei semiconduttori. Anche Iveco ha chiuso la giornata in leggero rialzo (+0,1%).

martedì 22 ottobre 2024

Borsa di Milano in calo: l'Europa guarda alla stagione delle trimestrali

MILANO - La Borsa di Milano continua a muoversi in territorio negativo, seguendo la tendenza del resto d'Europa, mentre gli investitori si concentrano sulla stagione delle trimestrali, attesa negli Stati Uniti e in arrivo nel Vecchio Continente.

Il FTSE MIB ha aperto con una flessione dello 0,4%, attestandosi a 34.814 punti. Le utility, in particolare, hanno registrato performance deludenti, con A2A che cede il 2,3%, Enel l'1,6% e Hera l'1,5%.

In controtendenza, il titolo di Iveco segna un aumento del 2,4%, sostenuto da segnali positivi nel settore dei veicoli commerciali. Anche Leonardo si comporta bene, con un incremento dell'1,35%, mentre St cresce dell'1,13%. D'altro canto, Inwit è sotto pressione con un calo dell'1,9%.

Tra i titoli sotto osservazione, Stellantis guadagna lo 0,3%, nonostante i dati dell'ACEA, che evidenziano un crollo del 26% delle vendite di auto in Europa nel mese di settembre.

Sul fronte dei titoli di stato, lo spread tra BTP e Bund si riduce leggermente, mantenendosi su quota 122 punti, mentre il rendimento del decennale italiano resta stabile al 3,53%.

lunedì 14 ottobre 2024

Borsa di Milano chiude in rialzo dell'1,09%, miglior piazza europea insieme a Madrid

MILANO - La prima seduta della settimana si è chiusa positivamente per la Borsa di Milano, con l'indice Ftse Mib in crescita dell'1,09% a 34.680 punti e l'Ftse All share in aumento dell'1,03% a 36.832. Milano si è confermata la migliore piazza europea, insieme a Madrid, con i mercati in attesa delle decisioni della Bce sui tassi, previste per giovedì.

Nel resto del continente, tutti i principali listini sono stati generalmente positivi. Madrid ha guadagnato un punto percentuale, seguita da Francoforte (+0,8%), Amsterdam (+0,7%) e Londra (+0,3%). Più cauta Parigi, che ha chiuso in rialzo dello 0,2%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è ridotto a 127 punti base, segnando i minimi da marzo, con il rendimento del Btp decennale al 3,54%.

Sul fronte valutario, l'euro è calato dello 0,3% rispetto al dollaro, scendendo a quota 1,09. Per quanto riguarda l'energia, il gas naturale è aumentato dell'1,7%, raggiungendo i 40,5 euro per Megawattora, mentre il petrolio è sceso di oltre il 2%, sotto i 74 dollari al barile, a causa delle stime deboli dell'Opec.

A Piazza Affari, il titolo migliore è stato Leonardo, con un incremento del 3,2%, grazie all'attesa per il closing dell'accordo con Rheinmetall. Bene anche Recordati (+2,9%), A2a (+2,7%) e Ferrari (+2,4%). Tim ha chiuso piatta, mentre Monte dei Paschi è sceso dello 0,3% e Bper ha registrato un calo dello 0,5%.

Tra i titoli minori, Cir ha guadagnato il 4,5% a 0,595 euro, dopo l'annuncio di un'Opa sul 12,52% del capitale, per un controvalore massimo di 80 milioni di euro.

Piazza Affari in rialzo: il Ftse Mib guadagna lo 0,2%

MILANO - Piazza Affari si conferma in rialzo, con il Ftse Mib che registra un incremento dello 0,2% dopo oltre due ore di scambi. Il differenziale tra i Btp e i Bund si assesta a 128 punti, con il rendimento annuo dei titoli di stato italiani in calo di 1,5 punti al 3,54%, mentre quello tedesco scende di 0,1 punti al 2,26%.

Tra i titoli più brillanti spicca Leonardo, che guadagna 1,42%, insieme al resto del comparto aerospaziale in Europa, sostenuto da indiscrezioni riguardanti una possibile joint-venture con Rheinmetall, che avanza del 1,77%.

Positivi anche i risultati di Ferrari (+1,43%), Recordati (+1,14%), A2A (+1,06%) e Iveco (+0,7%), mentre Stellantis cresce dello 0,57%.

Dall'altro lato, il settore del lusso mostra segnali di debolezza, con Moncler che cede 1,83%, Cucinelli 1,11% e Ferragamo 2,17%.

Sul fronte bancario, Mps segna un calo del 1,46% e Bper scende dello 0,58%. Banco Bpm è poco mosso (-0,16%), così come Unicredit (-0,04%) e Intesa (+0,01%).

Nel settore energetico, Eni cresce dello 0,31%, nonostante il calo del prezzo del greggio (Wti -1,69% a 74,28 dollari al barile), mentre Saipem perde 0,34%. Tenaris, favorita dalle quotazioni dell'acciaio, registra un incremento dello 0,24%.

Tra i titoli a minor capitalizzazione, Technogym segna un balzo del 2,47% e Avio del 2,42%, mentre si segnala un forte calo per Eems (-8%), Sot (-7,9%) e Zucchi (-3,15%).

mercoledì 9 ottobre 2024

Borsa di Milano e mercati europei in debolezza: i timori per l'economia cinese influiscono sui listini


MILANO - La Borsa di Milano, insieme al resto delle piazze europee, si muove all'insegna della debolezza, con il Ftse Mib che registra un leggero calo dello -0,02%, attestandosi a 33.726 punti. La turbolenza dei listini cinesi pesa sull'umore degli investitori, alimentando timori riguardo all'efficacia degli ultimi stimoli economici adottati da Pechino, i quali potrebbero non essere sufficienti a dare nuovo impulso alla seconda economia mondiale.

Titoli sotto pressione

In questo contesto, diversi titoli sul mercato milanese hanno subito delle perdite significative. Iveco si posiziona in calo con un -1,4%, seguita da Bper che perde -1,5% alla vigilia della presentazione del suo piano industriale. Anche Leonardo mostra una flessione del -0,91%.

Nel settore della moda, i marchi italiani mostrano segni di debolezza: Cucinelli e Moncler registrano rispettivamente un calo di -0,95% e -0,89%. Questi dati riflettono un clima di incertezza che continua a gravare su molte aziende, in particolare nei settori più esposti alla congiuntura economica globale.

Eccellenze in controtendenza

Tuttavia, non tutti i titoli seguono la tendenza negativa. Tim emerge come un'eccezione positiva, guadagnando +1,79%, seguita da Recordati e A2A, con incrementi rispettivamente di +1,06% e +1,03%. Questi titoli potrebbero beneficiare di fattori specifici che li pongono in una posizione favorevole, nonostante il clima di mercato generale.

Spread e rendimenti in aumento

A conferma del contesto di incertezza, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è in risalita, con il differenziale che si muove attorno ai 131 punti. Anche i rendimenti del decennale italiano crescono, attestandosi al 3,54%, un segnale che potrebbe preoccupare ulteriormente gli investitori sul costo del debito e sull'andamento della politica monetaria.

Conclusioni

In sintesi, la Borsa di Milano e i mercati europei si trovano a fronteggiare una fase di debolezza, influenzati dalla volatilità dei mercati cinesi e dai timori economici ad essa correlati. Gli investitori resteranno vigili, cercando segnali di stabilizzazione o ulteriori sviluppi nel panorama economico globale, mentre alcuni settori e titoli continuano a mostrare resilienza in questo scenario turbolento.

mercoledì 18 settembre 2024

Piazza Affari stabile in attesa delle decisioni della Fed

MILANO – Piazza Affari ha aperto la giornata di contrattazioni con un andamento poco mosso, in linea con il resto dei listini europei, mentre gli investitori attendono le decisioni della Federal Reserve previste per questa sera.

Il principale indice di Milano, il Ftse Mib, si muove attorno alla parità, con un lieve rialzo dello 0,02%. Tra i titoli che guidano i rialzi si trovano Leonardo (+2,2%), Banco Bpm (+1,1%) e A2A (+1%). Seguono Generali (+0,8%) e Unicredit (+0,6%), quest'ultima in attesa di aggiornamenti su potenziali sviluppi riguardanti Commerzbank.

Nel settore bancario, spiccano anche Bper (+0,6%) e Mediobanca (+0,5%). Tuttavia, il listino mostra anche alcune performance negative significative. Campari, ad esempio, segna una flessione del 6,3% dopo l’annuncio dell’uscita del CEO Matteo Fantacchiotti, avvenuta a soli cinque mesi dalla sua nomina. Poste Italiane segue con un calo del 3,1%, mentre Moncler e Brunello Cucinelli registrano rispettivamente diminuzioni del 2,2% e 1,6%. StMicroelectronics chiude la giornata con un decremento dell’1,3%.

Gli operatori del mercato rimangono in attesa delle dichiarazioni della Federal Reserve, che potrebbero influenzare i mercati globali e indirizzare i futuri sviluppi economici e finanziari.

venerdì 6 settembre 2024

Borse europee chiudono in rosso, pesano i dati macroeconomici e l'incertezza sulle banche centrali

Dopo una giornata di attesa e nervosismo, le principali Borse europee hanno chiuso in netto calo, seguendo la tendenza negativa di Wall Street. Gli operatori dei mercati finanziari sono concentrati sulle prossime mosse delle banche centrali, con un focus particolare sulla Federal Reserve. I dati macroeconomici, in particolare la produzione industriale tedesca, hanno influito negativamente sull'umore dei mercati.

Francoforte la peggiore: produzione industriale in forte calo

La Borsa di Francoforte ha subito il peggior calo tra i principali mercati europei, con l'indice che ha chiuso in ribasso dell'1,6%. Il pesante scivolone è dovuto al crollo della produzione industriale tedesca di luglio, che ha registrato un -2,4% contro le previsioni di una leggera flessione dello 0,5%.

Anche Amsterdam ha perso l'1,4%, mentre Milano ha visto il Ftse Mib chiudere in calo dell'1,17% a 33.291 punti e l'Ftse All Share in ribasso dell'1,18% a 35.381 punti. Nonostante un avvio di seduta più stabile, anche Parigi, Madrid e Londra hanno chiuso in negativo, con cali rispettivamente dell'1%, 0,8% e 0,7%.

Spread e rendimento Btp in leggero aumento

Lo spread tra i titoli di Stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) a 10 anni è salito a 145 punti base, rispetto ai 143 di inizio giornata. Il rendimento del Btp si è attestato al 3,62%.

Sul fronte valutario, l'euro ha registrato un lieve calo, scendendo a quota 1,10 contro il dollaro, dopo una giornata caratterizzata da incertezze legate alle prospettive economiche globali.

Energia e petrolio: mercati in contrasto

Il prezzo del gas sul mercato di riferimento europeo, quello di Amsterdam, ha visto una lieve crescita dello 0,7%, con il future sul metano per consegna a ottobre che ha chiuso a 36,4 euro. Il petrolio, invece, ha subito un forte ribasso, perdendo oltre due punti percentuali e scendendo a 67 dollari al barile, in linea con il trend negativo dei mercati azionari.

Piazza Affari: Prysmian la migliore, banche deboli

In Piazza Affari, la seduta ha visto Prysmian come miglior titolo tra quelli a elevata capitalizzazione, con un calo del 3,9% a 59,2 euro. Anche Stm ha registrato una flessione del 3%, mentre Mps e Tim sono scese del 2,7%. Il settore bancario è stato generalmente debole, con qualche eccezione: A2a ha chiuso in rialzo dell'1%, mentre Hera è salita dell'1,3%.

Il panorama generale delle Borse europee resta quindi dominato da un clima di incertezza, in attesa di ulteriori indicazioni dalle banche centrali e dagli sviluppi economici globali.