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mercoledì 30 aprile 2025

Carburanti, tornano a scendere i prezzi: benzina ai minimi da ottobre 2021


MILANO - Dopo una breve pausa, tornano a scendere i prezzi dei carburanti alla pompa, trainati dai ribassi registrati ieri sui listini consigliati dai principali marchi. A segnalarlo è Staffetta Quotidiana, che evidenzia come i livelli attuali della benzina siano i più bassi da inizio ottobre 2021, al netto del periodo tra settembre e dicembre 2022, caratterizzato dal taglio delle accise.

Anche il gasolio tocca un nuovo minimo: non era così basso dall’8 gennaio 2022.

I prezzi medi alla pompa

  • Benzina self service: 1,708 €/litro (-0,002)

    • Compagnie: 1,710 €/l

    • Pompe bianche: 1,703 €/l

  • Gasolio self service: 1,602 €/litro (-0,002)

    • Compagnie: 1,606 €/l

    • Pompe bianche: 1,594 €/l

  • Benzina servito: 1,852 €/litro (-0,001)

    • Compagnie: 1,892 €/l

    • Pompe bianche: 1,774 €/l

  • Gasolio servito: 1,746 €/litro (-0,003)

    • Compagnie: 1,789 €/l

    • Pompe bianche: 1,665 €/l

  • GPL servito: 0,732 €/litro (invariato)

  • Metano servito: 1,481 €/kg (-0,001)

  • GNL (gas naturale liquefatto): 1,386 €/kg (+0,001)

Prezzi medi sulle autostrade

  • Benzina self service: 1,804 €/litro

  • Benzina servito: 2,072 €/litro

  • Gasolio self service: 1,708 €/litro

  • Gasolio servito: 1,985 €/litro

  • GPL: 0,854 €/litro

  • Metano: 1,530 €/kg

  • GNL: 1,474 €/kg

La tendenza al ribasso, osservano gli analisti, potrebbe proseguire nei prossimi giorni in relazione all’andamento dei mercati internazionali del petrolio e alle strategie commerciali delle compagnie.

martedì 18 marzo 2025

Nuovi ribassi sulla rete carburanti: Eni e Q8 riducono i prezzi di benzina e gasolio


MILANO - Arrivano nuovi ribassi sulla rete carburanti in Italia, con alcuni interventi significativi da parte delle principali compagnie petrolifere. In particolare, Eni ha deciso di ridurre di 2 centesimi i prezzi raccomandati di benzina e gasolio, mentre Q8 ha abbassato i prezzi di 1 centesimo su entrambi i prodotti.

Nonostante queste riduzioni, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa dei due carburanti risultano poco mosse, in attesa che vengano recepite le ultime modifiche. Nel frattempo, le quotazioni internazionali dei raffinati hanno chiuso in aumento nella giornata di ieri, influenzando indirettamente la dinamica dei prezzi locali.

Secondo i dati elaborati da Quotidiano Energia e comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 17 marzo, i prezzi medi praticati sono i seguenti:

  • Benzina self: il prezzo medio nazionale è 1,782 euro al litro, rispetto ai 1,783 del 16 marzo. I prezzi delle compagnie variano tra 1,771 e 1,809 euro al litro, con i distributori senza marchio che praticano un prezzo medio di 1,771 euro.

  • Gasolio self: il prezzo medio è 1,687 euro al litro, in lieve calo rispetto a 1,689 del giorno precedente. I prezzi dei vari marchi vanno da 1,674 a 1,714 euro al litro, mentre per i distributori no-logo il prezzo medio è 1,676 euro.

Per quanto riguarda i carburanti serviti, i prezzi medi sono i seguenti:

  • Benzina servito: il prezzo medio è 1,926 euro al litro, rispetto a 1,927 il 16 marzo. I prezzi dei distributori variano tra 1,861 e 2,014 euro al litro, con i distributori no-logo che praticano una media di 1,829 euro.

  • Gasolio servito: la media è 1,832 euro al litro, con i prezzi variabili tra 1,763 e 1,920 euro al litro, e un valore medio per i distributori no-logo di 1,735 euro.

I prezzi medi del GPL sono compresi tra 0,745 e 0,760 euro al litro (no-logo 0,732), mentre i prezzi del metano vanno da 1,511 a 1,574 euro al kg (no-logo 1,525).

L'andamento dei prezzi alla pompa rimane comunque in continua evoluzione, con i consumatori che possono monitorare le variazioni attraverso gli aggiornamenti giornalieri delle compagnie e delle stazioni di servizio.

mercoledì 18 dicembre 2024

Aumenti nei prezzi dei carburanti nonostante il calo delle quotazioni dei prodotti raffinati

MILANO – Nonostante il nuovo tonfo delle quotazioni dei prodotti raffinati, i prezzi dei carburanti sui listini italiani continuano a registrare movimenti al rialzo. Secondo l'elaborazione di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit, aggiornati alle ore 8 di ieri, 17 dicembre, il prezzo medio della benzina in modalità self è salito a 1,759 euro/litro, con un leggero aumento rispetto alla rilevazione precedente di 1,756 euro/litro. Le compagnie praticano prezzi che variano tra 1,750 e 1,770 euro/litro, mentre i distributori "no logo" sono fermi a 1,749 euro/litro.

Per quanto riguarda il diesel self, il prezzo medio è aumentato a 1,659 euro/litro, rispetto ai precedenti 1,656 euro/litro, con i marchi che applicano prezzi compresi tra 1,646 e 1,674 euro/litro. I distributori senza marchio registrano una media di 1,648 euro/litro.

Sul servito, la benzina mostra un incremento del prezzo medio, che arriva a 1,902 euro/litro (rispetto ai 1,899 euro/litro rilevati in precedenza). I punti vendita con impianto servito praticano prezzi che vanno da 1,838 a 1,976 euro/litro, mentre i distributori senza logo si fermano a 1,808 euro/litro.

Il diesel servito registra un incremento del prezzo medio a 1,802 euro/litro (contro 1,799 della rilevazione precedente), con i distributori che applicano prezzi tra 1,738 e 1,880 euro/litro. I prezzi "no logo" si attestano a 1,707 euro/litro.

Per quanto riguarda gli altri carburanti, i prezzi medi del GPL oscillano tra 0,742 e 0,761 euro/litro (con i distributori "no logo" a 0,730 euro/litro), mentre il metano per auto registra un prezzo medio che va da 1,406 a 1,486 euro/kg, con i distributori senza marchio a 1,433 euro/kg.

martedì 1 ottobre 2024

Ribassi sui carburanti: i prezzi tornano ai livelli di gennaio 2022

ROMA — I carburanti in Italia segnano nuovi ribassi, secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia basate sui dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri, 30 settembre. Il prezzo medio praticato della benzina in modalità self si attesta a 1,738 euro al litro, in lieve calo rispetto ai 1,739 euro della rilevazione precedente. Per quanto riguarda le compagnie, i prezzi oscillano tra 1,723 e 1,755 euro al litro, mentre il prezzo per il carburante no logo si posiziona a 1,730 euro.

Anche il prezzo medio del diesel scende leggermente, fermandosi a 1,621 euro al litro, rispetto ai 1,622 euro precedenti. I marchi variabili offrono prezzi tra 1,608 e 1,638 euro al litro, mentre il no logo si attesta a 1,615 euro.

Queste medie si avvicinano ai livelli di gennaio 2022, segnalando una certa stabilità nel mercato dei carburanti. Sul fronte del servito, il prezzo medio della benzina rimane invariato a 1,885 euro al litro, con impianti colorati che praticano prezzi tra 1,812 e 1,962 euro al litro (no logo a 1,792 euro). Per il diesel servito, il prezzo medio è di 1,767 euro al litro, rispetto ai 1,768 euro precedenti, con i punti vendita delle compagnie che applicano prezzi tra 1,699 e 1,845 euro al litro (no logo a 1,675 euro).

Per quanto riguarda i prezzi medi praticati del Gpl, questi si collocano tra 0,726 e 0,746 euro al litro (no logo a 0,708 euro), mentre i prezzi medi del metano auto vanno da 1,347 a 1,420 euro al kg (no logo a 1,345 euro).

mercoledì 10 aprile 2024

Prezzi della benzina raggiungono massimi da sei mesi: benzina self service a 1,912 euro al litro


MILANO -  Il prezzo della benzina self service ha toccato i massimi degli ultimi sei mesi, raggiungendo i 1,912 euro al litro secondo le elaborazioni di Staffetta sulla media dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy.

Le informazioni riguardanti i prezzi dei carburanti mostrano che la benzina self service è venduta a 1,912 euro al litro, con un aumento di 4 millesimi rispetto al periodo precedente. Le compagnie vendono la benzina a un prezzo leggermente superiore, pari a 1,918 euro al litro, mentre alle pompe bianche il prezzo è leggermente più basso, attestandosi a 1,897 euro al litro.

Analogamente, il prezzo del diesel self service è aumentato, raggiungendo i 1,812 euro al litro, con un incremento di 3 centesimi. Anche in questo caso, il prezzo è leggermente più alto presso le compagnie (1,819 euro al litro) e leggermente più basso presso le pompe bianche (1,796 euro al litro).

Per quanto riguarda i carburanti serviti, il prezzo della benzina è salito a 2,048 euro al litro, mentre il diesel si attesta a 1,950 euro al litro. Il prezzo del Gpl servito rimane invariato a 0,715 euro al litro, mentre il metano scende a 1,323 euro al kg.

Il prezzo del Gnl, infine, è a 1,155 euro al kg, registrando un aumento di 3 centesimi rispetto al periodo precedente, con le compagnie che lo offrono a 1,152 euro/kg e le pompe bianche a 1,157 euro/kg.

Sulle autostrade, i prezzi dei carburanti sono leggermente più elevati: la benzina self service è venduta a 1,987 euro al litro, il gasolio self service a 1,907 euro al litro, il Gpl a 0,850 euro al litro, il metano a 1,472 euro al kg e il Gnl a 1,176 euro/kg.

venerdì 16 febbraio 2024

Crescono i prezzi della benzina: il servito supera i 2 euro al litro

MILANO - Secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia basate sui dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del MIMIT, aggiornati alle 8 di ieri, il prezzo medio della benzina in modalità self è salito a 1,868 euro al litro, rispetto alla precedente rilevazione di 1,864 euro. Le compagnie praticano prezzi compresi tra 1,864 e 1,881 euro al litro (senza logo 1,850). Per quanto riguarda il diesel self, il prezzo medio è di 1,839 euro al litro, leggermente superiore rispetto al dato precedente di 1,836 euro. I diversi marchi offrono il diesel tra 1,837 e 1,849 euro al litro (senza logo 1,824).

Tuttavia, è sul servito che si registra un aumento significativo: il prezzo medio della benzina supera i 2 euro al litro, raggiungendo i 2,004 euro, in aumento rispetto ai 2,000 euro precedenti. Gli impianti colorati offrono la benzina a prezzi compresi tra 1,947 e 2,084 euro al litro (senza logo 1,904). Per quanto riguarda il diesel servito, la media è di 1,976 euro al litro, in aumento rispetto ai 1,971 euro precedenti. I punti vendita delle compagnie offrono il diesel a prezzi medi tra 1,926 e 2,053 euro al litro (senza logo 1,878).

Per quanto riguarda il Gpl, i prezzi medi si attestano tra 0,724 e 0,740 euro al litro (senza logo 0,708), mentre per il metano auto vanno da 1,373 a 1,535 euro al kg (senza logo 1,366).

venerdì 26 gennaio 2024

Nuovi rialzi dei prezzi dei carburanti: aumenti di Eni e Q8

MILANO - In risposta alle recenti aumentate quotazioni internazionali dei raffinati, Eni e Q8 hanno effettuato interventi sui prezzi raccomandati, registrando un aumento di 1 centesimo su benzina e diesel. Questo ha contribuito a un ulteriore aumento delle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa.

Secondo l'elaborazione di Quotidiano Energia basata sui dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit, aggiornati alle 8 del 25 gennaio, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è ora di 1,798 euro al litro, rispetto a 1,794 della rilevazione precedente. Le compagnie hanno prezzi compresi tra 1,794 e 1,812 euro al litro, mentre il no-logo si attesta a 1,783 euro al litro. Per il diesel self, il prezzo medio è di 1,758 euro al litro, in aumento rispetto a 1,754, con i diversi marchi tra 1,756 e 1,769 euro al litro (no logo 1,744).

Per quanto riguarda il servito, il prezzo medio praticato per la benzina è ora di 1,937 euro al litro, rispetto a 1,932 della rilevazione precedente. Gli impianti colorati hanno prezzi compresi tra 1,887 e 2,016 euro al litro, mentre il no-logo si attesta a 1,839 euro al litro. Per il diesel servito, il prezzo medio è di 1,897 euro al litro, contro 1,892 della rilevazione precedente, con i punti vendita delle compagnie che praticano prezzi compresi tra 1,848 e 1,973 euro al litro (no logo 1,799).

Infine, per il Gpl, i prezzi medi praticati sono compresi tra 0,722 e 0,738 euro al litro (no logo 0,707), mentre i prezzi medi del metano auto variano da 1,390 a 1,541 euro al kg (no logo 1,405). La situazione evidenzia il continuo adattamento dei prezzi dei carburanti alle dinamiche del mercato internazionale.

mercoledì 6 dicembre 2023

Nuovo minimo dell'anno per i carburanti: benzina sotto 1,8 euro al litro

MILANO - Il prezzo medio nazionale della benzina ha registrato un nuovo minimo dell'anno, scendendo sotto la soglia di 1,8 euro al litro. Questo dato emerge dalle analisi condotte da Staffetta Quotidiana, basate sulle medie dei prezzi comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy.

La benzina self service, in particolare, è ora quotata a 1,798 euro al litro, con una diminuzione di 2 millesimi rispetto alle rilevazioni precedenti. Le compagnie petrolifere la offrono a 1,799 euro, mentre le pompe bianche la propongono a un ancora più vantaggioso 1,796 euro al litro.

Anche il prezzo del gasolio ha segnato un calo, posizionandosi ai livelli registrati a fine luglio-inizio agosto. Il diesel self service è ora a 1,773 euro al litro, con una diminuzione di 2 millesimi rispetto alle rilevazioni precedenti. Le compagnie lo propongono a 1,775 euro, mentre le pompe bianche a 1,768 euro al litro.

mercoledì 27 settembre 2023

Carburanti: spread costi in Italia pesa su 88% merci

Pixabay

ROMA - In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada il differenziale dei prezzi di benzina e gasolio rispetto alla media europea pesa sulla competitività delle imprese e sulla spesa dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati forniti a Roma dalla Faib Confesercenti secondo la quale ad agosto, per un pieno di 50 litri di benzina gli italiani hanno pagato 11 euro in più della media europea.

A subire le conseguenze della maggior spesa – sottolinea la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura.

Una situazione che peggiora il deficit competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga

“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

venerdì 25 agosto 2023

Aumento dei prezzi del carburante in Italia: sfide e impatti per gli automobilisti

L'Italia sta affrontando un significativo aumento dei prezzi del carburante, creando sfide economiche per gli automobilisti e suscitando preoccupazioni sull'inflazione. Negli ultimi dodici mesi, il costo medio del carburante è aumentato in modo costante, mettendo a dura prova i bilanci delle famiglie italiane e sollevando domande sulla causa di questo incremento.

Le cifre dell'aumento

I dati più recenti indicano che i prezzi del carburante in Italia sono aumentati di circa il 15% rispetto all'anno precedente. Questo aumento ha colpito sia il diesel che la benzina, con il prezzo al litro che continua a salire. Automobilisti e aziende di trasporto stanno sentendo il peso di questa situazione, poiché i costi di gestione dei veicoli aumentano in modo significativo.

Cause dell'aumento

Diverse ragioni contribuiscono all'attuale aumento dei prezzi del carburante in Italia:

1. **Aumento dei prezzi del petrolio**: I prezzi internazionali del petrolio grezzo hanno conosciuto notevoli oscillazioni a causa di eventi geopolitici e della pandemia di COVID-19. Questi cambiamenti hanno un impatto diretto sui prezzi dei carburanti in Italia, poiché il paese è in gran parte dipendente dalle importazioni di petrolio.

2. **Tasse e imposte**: Una parte significativa del costo del carburante in Italia è costituita da tasse e imposte governative. Le variazioni delle aliquote fiscali possono influenzare notevolmente i prezzi alla pompa.

3. **Domanda e offerta**: La domanda di carburante è aumentata in seguito alla ripresa economica post-COVID-19, contribuendo all'aumento dei prezzi. La disponibilità di raffinerie e la capacità di approvvigionamento possono influenzare l'offerta di carburante e, di conseguenza, i prezzi.

Impatti sugli automobilisti e l'economia

Gli automobilisti italiani stanno affrontando una pressione economica crescente a causa dell'incremento dei prezzi del carburante. Questo si traduce in un aumento dei costi di trasporto per le famiglie e le imprese, con possibili riflessi sull'inflazione generale. Alcuni automobilisti stanno cercando di adottare misure per risparmiare carburante, come la guida più efficiente o l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico.

Le associazioni dei consumatori stanno chiedendo al governo di esaminare la situazione e prendere in considerazione misure per mitigare l'aumento dei prezzi, come la revisione delle imposte sul carburante o l'introduzione di incentivi per l'utilizzo di veicoli a basse emissioni.

In conclusione, l'aumento dei prezzi del carburante in Italia è una sfida economica significativa che colpisce gli automobilisti e l'intera economia. È un problema complesso che richiede una valutazione attenta delle cause e delle soluzioni possibili per alleviare l'incidenza finanziaria sugli italiani.

giovedì 24 agosto 2023

Prezzi dei carburanti in aumento: benzina a 2,020 euro al litro e gasolio a 1,933 euro al litro

ITALIA - Ancora una volta, i prezzi dei carburanti mostrano un aumento in modalità self-service sulla rete autostradale italiana. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero delle Imprese e del made in Italy, il prezzo medio per la benzina si attesta a 2,020 euro al litro, in salita rispetto a ieri quando era a 2,019 euro al litro. Questo rappresenta un ulteriore aumento rispetto al livello di 2,015 euro al litro registrato alla vigilia di Ferragosto.

Anche il gasolio ha subito un lieve rialzo, passando da 1,932 euro al litro di ieri a 1,933 euro al litro oggi. Lunedì scorso il prezzo era a 1,930 euro al litro, mentre la vigilia di Ferragosto si situava a 1,921 euro al litro.

Nel dettaglio, sulla rete stradale ordinaria, alcuni dati rivelano che il prezzo medio più alto per la benzina in modalità self-service tra le diverse regioni è ancora in Basilicata, dove si raggiungono i 1,972 euro al litro. La Provincia di Bolzano segue a 1,985 euro al litro. Per quanto riguarda il gasolio self-service, la regione con il prezzo medio più alto è ora la Calabria, con 1,874 euro al litro, superando la Valle d'Aosta (con la Liguria a 1,873 euro al litro). In Provincia di Bolzano, il prezzo medio è salito a 1,891 euro al litro.

Questi aumenti continuano a riflettere la situazione di instabilità nei mercati energetici globali, che ha avuto un impatto diretto sui prezzi dei carburanti in Italia e in tutto il mondo. Gli automobilisti italiani sono costretti a fare i conti con costi più elevati per il pieno del serbatoio, con l'incertezza sul futuro dei prezzi dei carburanti che potrebbe persistere nei prossimi mesi.

giovedì 17 agosto 2023

Prezzi della benzina in aumento: mancato rinnovo dello sconto accise e controversie su regolamentazioni

Pixabay
ROMA - La costante crescita dei prezzi della benzina sta suscitando crescente preoccupazione tra i conducenti, con l'assenza del rinnovo dello sconto da 30 centesimi sulle accise per il 2023 che sembra aver contribuito a questa tendenza. Si stima che durante il periodo dell'esodo e del controesodo dei vacanzieri, l'effetto delle accise e dell'IVA sui carburanti porterà nelle casse dello Stato circa 2,2 miliardi di euro.

Nonostante l'obbligo di esporre cartelli con il prezzo medio dei carburanti presso i distributori, i prezzi alla pompa continuano a salire. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sostiene che la strategia del governo è giustificata: "Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania."

Sulla questione dei cartelloni, Urso ritiene che sia stata un'iniziativa efficace per contrastare la speculazione, garantendo trasparenza e informazioni al consumatore. Tuttavia, a causa dell'alta volatilità dei prezzi dei carburanti, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli per tutelare i cittadini durante il periodo di Ferragosto e oltre.

Le prime verifiche sembrano indicare che molti distributori non si sono ancora adeguati alle nuove regole, con 325 casi di irregolarità su 1.230 interventi effettuati dall'inizio di agosto, risultando in 789 violazioni contestate.

Le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, stanno chiedendo un intervento del governo sulle accise, proponendo un automatismo che possa ridurre le tasse durante le fiammate internazionali dei prezzi. Allo stesso tempo, si propone la redistribuzione degli extra profitti. Tuttavia, la federazione dei gestori di distributori, la Fegica, considera il cartello imposto dal governo inefficace e potenzialmente dannoso.

Le opposizioni politiche, come il Pd e il Prc, hanno criticato le dichiarazioni di Urso e accusato il governo di non affrontare adeguatamente la situazione. In questo contesto di crescente tensione e controversia, i consumatori e le associazioni di categoria continuano a chiedere maggiore trasparenza e azioni volte a mitigare l'impatto economico dei crescenti costi dei carburanti.

giovedì 12 gennaio 2023

Caro carburante: gestori valutano sciopero entro gennaio


ROMA - Prende sempre più corpo l'idea di un possibile sciopero, presumibilmente negli ultimi giorni di gennaio, di una parte della rete dei distributori di benzina in Italia, a seguito dei provvedimenti varati martedì dal Cdm sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, dopo il ondata di rincari registrati dall'inizio dell'anno. 

Dal 1° gennaio non è più in vigore lo sconto sulle accise sui carburanti, che durava da marzo a novembre e poi con una riduzione fino al 31 dicembre. I vertici di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa-Confcommercio stanno valutando una possibile mobilitazione. 

Le associazioni rappresentano circa 16.000 dei 22.000 gestori di punti di rifornimento disseminati lungo la rete stradale e autostradale nazionale. Intanto il premier Meloni difende le decisioni del suo governo e sottolinea che "con il taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti".

lunedì 9 gennaio 2023

Benzina: caro prezzi a valanga su 88% spesa

(IADE-Michoko/Pixabay)
ROMA - In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’avvio del monitoraggio della Guardia di Finanza contro anomalie e speculazioni sui prezzi alla pompa.  

A subire le conseguenze dei rincari – sottolinea la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura.  Un effetto preoccupante – continua la Coldiretti – dopo che l’impennata dell’inflazione ha già pesato sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022 a causa proprio dei rincari energetici e della dipendenza dall’estero, in un contesto di aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole.

Se il caro prezzi pesa sul carrello della spesa dei consumatori più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo, secondo analisi Coldiretti su dati Crea.  La produzione agricola e quella alimentare in Italia sono infatti particolarmente sensibili all’andamento delle quotazioni poiché assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.

 pesare sono anche i ritardi infrastrutturali dell’Italia dove il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.

“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel chiedere di “aggiungere risorse al bando sulla logistica agroalimentare del PNRR andando a sostenere tutti i progetti presentati che arrivano a circa 1,5 miliardi di euro di investimenti tra risorse private e pubbliche”.

martedì 3 gennaio 2023

Raffica di rincari anche per bus-metro dopo autostrade e benzina

Nel 2023 nuova raffica di rincari con relativa stangata per le famiglie italiane, stimata in 2.400 euro per il 2023 dalle associazioni dei consumatori.

Dopo l'aumento dei pedaggi autostradali e della benzina scattano gli aumenti anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro.

Secondo quanto rilevato da Assoutenti a Napoli il biglietto è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Parma l'aumento è di 10 centesimi con il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50 euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro (+10 cent). A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%.

Rincarano anche i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l'Italia, che dal primo gennaio sono aumentati del 2%, con l'aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l'eliminazione degli sconti fiscali sul carburante. Per quanto riguarda i pedaggi, in base alle elaborazioni di Assoutenti, per andare da Roma (Sud) a Milano (Ovest), ad esempio, il pedaggio sale dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro. Da Napoli (nord) a Milano si spendevano lo scorso anno 58,6 euro mentre ora servono 59,7 euro e da luglio prossimo 60,5 euro. Per andare da Bologna a Taranto la spesa sale da 55,1 euro a 56,1 euro e da luglio a 56,9 euro. Circa l'eliminazione del taglio alle accise sui carburanti, sempre Assoutenti stima un aggravio di spesa in media pari a +366 euro annui a famiglia e Staffetta quotidiana fa notare che il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre.

"Il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini" e il 2023 si è aperto con "l'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022", scrive il quotidiano che si occupa di fonti di energia. "Sui trasporti gli italiani andranno incontro ad una vera e propria stangata nel corso del 2023", afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. "La cosa peggiore è che si tratta di rincari del tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto", sottolinea il presidente, spiegando quindi che "la scelta del governo Meloni di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno rincari a cascata per beni e servizi in tutti i settori". Ed infatti il Codacons, mettendo in fila i rincari di prezzi e tariffe, stima una stangata di +2.435 euro a famiglia per l'anno che si è appena aperto. "Cifra che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas", avverte l'associazione dei consumatori.

martedì 31 maggio 2022

Il prezzo della benzina torna a salire

ROMA - Nonostante l'intervento del governo per calmierare i costi, i listini alla pompa stanno avendo una nuova impennata. Lo sconto sulle accise, intanto, scadrà tra poco più di un mese: un quadro che preoccupa famiglie e imprese.

La media nazionale per la verde in modalità self service tocca quota 1,9 euro/litro, mentre sul servito siamo ben oltre i 2 euro/litro (sempre al netto dello sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro, che scadrà l’8 luglio).

Secondo la consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP ha aumentato di 1 centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. Per Q8 e Tamoil registriamo un rialzo di 2 cent/litro sulla benzina. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,900 euro/litro (+9 millesimi, compagnie 1,905, pompe bianche 1,889), diesel a 1,821 euro/litro (+1, compagnie 1,828, pompe bianche 1,806). Benzina servito a 2,028 euro/litro (+6, compagnie 2,070, pompe bianche 1,945), diesel a 1,955 euro/litro (-2, compagnie 2,002, pompe bianche 1,863). Gpl servito a 0,832 euro/litro (-1, compagnie 0,840, pompe bianche 0,822), metano servito a 1,849 euro/kg (-13, compagnie 1,921, pompe bianche 1,793), Gnl 2,084 euro/kg (-10, compagnie 2,085 euro/kg, pompe bianche 2,083 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,969 euro/litro (servito 2,198), gasolio self service 1,906 euro/litro (servito 2,143), Gpl 0,918 euro/litro, metano 2,237 euro/kg, Gnl 2,089 euro/kg.

lunedì 14 marzo 2022

Caro benzina: no allo sciopero degli autotrasportatori, ma 70mila tir fermi


L'associazione Trasportounito fa sapere che lunedì non ci sarà uno sciopero, ma 70mila mezzi resteranno fermi per non sostenere spese extra.

Come spiega l'associazione di categoria il numero dei mezzi che oggi non partirà sarebbe potuto essere quattro volte maggiore. Così non è stato "solo grazie a molte società di committenza che hanno riconosciuto all'autotrasporto una parte degli extra costi in tariffa".

Il segretario generale Maurizio Longo ha evidenziato che "per evitare ulteriori contenziosi con la commissione scioperi, nel ribadire che non è mai stato proclamato un 'fermo nazionale', Trasportounito non può far altro che confermare come ciascuna impresa sia libera di decidere se continuare o meno a sottostare ad obblighi contrattuali gravosi ovvero a subire ricatti operativi e finanziari".

Italia Viva, intanto, chiede chiarimenti al Mite su accise e lva imposte sul prezzo del carburante.

venerdì 11 marzo 2022

Caro carburante: dal 14 marzo gli autotrasportatori in sciopero

Tra i motivi dell'agitazione, l'impennata del costo di diesel e benzina. Da lunedì le aziende di autotrasporto fermano i loro servizi a livello nazionale.

"La sospensione dei servizi si è resa inevitabile - spiega Trasportounito in una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi - anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire".

martedì 8 marzo 2022

Il costo della benzina supera i 2 euro al litro

(Europa Press)
ROMA - I timori relativi alle sanzioni sul petrolio russo fanno impennare il prezzo del petrolio e i costi per gli automobilisti, con il rischio di un effetto domino sul trasporto di ogni genere di merce.

Secondo gli ultimi dati comunicati, il prezzo medio della benzina in modalità self ha superato i 2 euro al litro (2,004 euro) con picchi di oltre 2,2 euro al litro in modalità servito. Nel dettaglio, in modalità self, la forchetta dei prezzi è compresa tra 1,994 e 2,032 euro al litro (no logo 1,971 euro). Nel caso del servito, la media è di 2,117 euro al litro con prezzi compresi tra 2,069 e 2,226 euro al litro (no logo 2,014 euro).

Passando al diesel, il prezzo medio in modalità self è arrivato a 1,901 euro con diversi marchi compresi tra 1,881 e 1,977 euro al litro (no logo 1,891 euro). Al servito, la media del diesel sale a 2,019 euro al litro con prezzi medi praticati compresi tra 1,999 e 2,095 euro euro al litro (no logo 1,930 euro).

E come accennato all'inizio, questi prezzi non potranno che aumentare ulteriormente nei prossimi giorni se la crisi in Ucraina non dovesse trovare una soluzione.

L'Unione europa intanto valuta di rilasciare le scorte di greggio per tamponare la crisi.

sabato 30 ottobre 2021

Caro carburante, Cgia: nel ’21 l’erario incassera’ 1 miliardo di maggior gettito


ROMA - A seguito della ripresa degli spostamenti e dell’impennata del prezzo alla pompa della benzina, del diesel e del Gpl per autotrazione, l’Ufficio studi della CGIA stima che quest’anno l’erario incasserà un maggior gettito di circa 1 miliardo di euro. Lo rende noto la CGIA di Mestre.

Come mai le casse dello Stato beneficeranno di questo surplus? A fronte dell’aumento dei prezzi del greggio registrato a partire dall’inizio di quest’anno, per lo Stato, che applica sulla base imponibile dei carburanti l’Iva al 22 per cento, il gettito è aumentato. Se poi teniamo conto che questa base imponibile contiene anche le accise, questo è un tipico esempio di doppia tassazione, ovvero di “una tassa sulle tasse”.

E’ superfluo ricordare che il prezzo alla pompa della benzina, del diesel e del Gpl per autotrazione non è determinato dallo Stato; tuttavia, l’aumento del costo dei carburanti registrato nel 2021 ha fatto senz’altro bene al fisco, per nulla al portafoglio degli automobilisti.

Per questo motivo la CGIA chiede al Governo di restituire agli italiani, in particolar modo agli autotrasportatori e a chi utilizza quotidianamente un autoveicolo per ragioni di lavoro (taxisti, autonoleggiatori, agenti di commercio, etc.), questo “tesoretto” da 1 miliardo di euro, aumentando, ad esempio, il credito di imposta sui carburanti previsto ogni anno a queste categorie in sede di dichiarazione dei redditi.

Va altresì ricordato che all’inizio del 2021 sia il prezzo industriale sia quello alla pompa di tutti i carburanti e i relativi consumi erano molto contenuti; questo a seguito della crisi pandemica e delle conseguenti restrizioni alla mobilità applicate allora. Pertanto, l’incremento percentuale di extra gettito registrato fino a oggi “risente” della situazione di partenza e dei successivi aumenti registrati sia dai consumi sia dai prezzi alla pompa di benzina, gasolio e gas per autotrazione.