MILANO - La Borsa di Milano subisce un'altra pesante battuta d'arresto, in linea con il trend negativo delle altre piazze europee, a causa delle crescenti tensioni legate alla guerra commerciale innescata dai dazi di Donald Trump. Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con una perdita significativa del 2,75%, attestandosi a 32.730 punti.
Spread in aumento, rendimento del decennale in salita
Il clima di incertezza si riflette anche sul mercato obbligazionario italiano. Lo spread tra Btp e Bund continua la sua ascesa, raggiungendo quota 129 punti base. Contestualmente, il rendimento del decennale italiano ha archiviato la giornata al 3,88%.
Settore energia e industriale tra i più colpiti
Il sell-off ha colpito indistintamente tutti i settori del listino milanese, ma a pagare il prezzo più alto sono stati i titoli del comparto energetico e industriale. Saipem si è attestata come la maglia nera della giornata, con un crollo del 7,4%. Seguono a ruota Eni (-5,5%), A2a (-4,67%) e Tenaris (-5,5%).
Automotive in sofferenza, banche in tenuta relativa
Anche il settore automobilistico ha risentito delle preoccupazioni legate al commercio internazionale, con Stellantis in calo del 5,4%. Tra i titoli bancari, Unicredit ha mostrato una tenuta relativa, limitando le perdite a un marginale 0,18%.
Mediolanum in forte calo, flettono anche Generali, Mps, Mediobanca e Tim
Tra gli altri titoli sotto la lente, Mediolanum ha registrato un calo significativo del 4%. Anche i titoli finanziari come Generali (-4,25%), Mps (-2,72%) e Mediobanca (-2,3%) hanno chiuso la giornata in territorio negativo. Non è stata risparmiata nemmeno Tim, che ha perso il 2,82%.
La pesante performance della Borsa di Milano riflette la crescente preoccupazione degli investitori per le ripercussioni della guerra commerciale globale e per le prospettive di una frenata dell'economia internazionale.