martedì 12 novembre 2024

Milano chiude in forte calo (-2,15%): zavorrata da Mediobanca e dalle vendite diffuse nel settore bancario


MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso oggi in forte ribasso, segnando una perdita del 2,15% a Piazza Affari, seguendo il trend negativo dei principali listini europei e l’andamento di Wall Street. La seduta è stata particolarmente penalizzata dal crollo di Mediobanca, che ha chiuso in calo dell'8,1% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025, in cui l'utile si è ridotto a 330 milioni di euro.

Anche lo spread tra Btp e Bund ha registrato un aumento, concludendo la giornata a 128 punti, mentre il rendimento del decennale italiano è salito al 3,63%, segnalando una certa pressione sui titoli di Stato italiani.

Tra i titoli più penalizzati del listino principale ci sono stati Prysmian (-5,5%), Brunello Cucinelli (-4,8%) e Amplifon (-4,2%), tutti in forte calo. Anche Tim ha subito vendite significative, scendendo del 3,8% in attesa dei prossimi risultati finanziari. Perdite rilevanti anche per Moncler (-3,5%) e Ferrari (-3,4%), mentre Campari (-3%) e A2a (-2,8%) hanno chiuso in calo nonostante quest'ultima abbia presentato risultati in crescita e aggiornamenti sul piano strategico.

Il settore bancario ha vissuto una giornata difficile, con Intesa Sanpaolo che ha perso il 2,4%, Unicredit l’1,7%, Popolare di Sondrio l’1,2% e Banco BPM lo 0,6%. La Bper è rimasta invece sostanzialmente stabile, con un modesto incremento dello 0,07%.

In controtendenza, il titolo Stm è salito dell'1,1%, sostenuto dall'interesse verso gli investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale che continuano a dare impulso al comparto dei semiconduttori. Anche Iveco ha chiuso la giornata in leggero rialzo (+0,1%).