venerdì 10 gennaio 2025

Borsa di Milano chiude in calo (-0,64%): pesa l'incertezza sulla politica della Fed

MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la seduta odierna in territorio negativo, registrando un calo dello 0,64%, in linea con le performance degli altri principali listini europei e con Wall Street. I mercati sono stati influenzati dall’incertezza sull'ipotesi di una pausa da parte della Federal Reserve nel percorso di taglio dei tassi di interesse.

Spread e rendimenti in rialzo

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha concluso la giornata in aumento, attestandosi a 117 punti base. Anche il rendimento del decennale italiano è salito, raggiungendo il 3,76%.

I peggiori titoli a Piazza Affari

Tra i titoli in maggiore sofferenza spiccano Iveco (-7%) e Campari (-4,8%). Il rialzo del prezzo del gas e del petrolio ha penalizzato le utility e il settore energetico:

  • A2a ha ceduto il 3,2%,
  • Hera il 2,2%,
  • Enel e Saipem hanno chiuso entrambe con un -0,9%, mentre Eni è rimasta quasi invariata (+0,04%).

Vendite significative anche su Amplifon e StMicroelectronics (-1,8%), così come su Tim (-1,6%) e Nexi (-1,4%).

Nel settore automobilistico, oltre al crollo di Iveco, sono andate male anche Stellantis (-1,1%) e Ferrari (-0,3%).

Lusso in ordine sparso

Tra i titoli del lusso si segnala una chiusura positiva per Moncler (+0,2%), mentre Brunello Cucinelli ha perso lo 0,2%.

Titoli migliori della giornata

In controtendenza si è distinto Leonardo (+1,4%), in linea con le buone performance del settore della difesa europeo.

Le banche reggono bene

Il comparto bancario ha mostrato segnali positivi, sostenuto dalle aspettative sulle prossime mosse delle banche centrali:

  • Banco Bpm ha guadagnato lo 0,7%, mentre resta alta l’attenzione sull’offerta di Unicredit (-1,3%),
  • Bene anche Popolare di Sondrio (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,5%) e Bper Banca (+0,1%).
  • Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha chiuso con un +0,2%, raggiungendo i massimi dal suo aumento di capitale del 2022.

Contesto europeo

Anche gli altri principali listini europei hanno chiuso in calo, mentre i mercati globali continuano a risentire dell'incertezza sulle politiche monetarie e dell’andamento dei prezzi dell’energia.