giovedì 19 giugno 2025

Piazza Affari in rosso, pesa incertezza tra guerra, dazi e inflazione Usa


MILANO - Giornata difficile per le Borse europee, con Milano che chiude in calo dell’1,2%, spinta dalla scarsa propensione al rischio degli investitori. A pesare sul sentiment contribuiscono le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente, le pressioni sui settori dell’auto, del lusso e del Made in Italy dovute ai dazi, e le preoccupazioni degli analisti per l’inflazione in crescita negli Stati Uniti.

La Borsa di Milano, pur in perdita, non è la peggiore in Europa: Parigi segna un calo dell’1,34%, Madrid dell’1,28% e Francoforte dello 0,12%. Londra limita le perdite allo 0,5%.

Tra i settori, l’energia si distingue come il comparto più resistente, con titoli in rialzo: Eni guadagna lo 0,58%, Italgas lo 0,65%, Terna lo 0,61% e Snam lo 0,23%. Al contrario, soffrono pesantemente alcuni nomi del lusso come Moncler (-3,5%) e Brunello Cucinelli (-2,19%), mentre il settore automotive vede Stellantis cedere il 2,02%.

Male anche le banche, con cali importanti per Nexi (-3,09%), Banco BPM (-3,02%), MPS (-2,63%) e Unicredit (-2,02%). Forte pressione anche su Tim, che perde il 3,49% in un contesto di prese di beneficio.

Fuori dal listino principale, spicca la corsa di Class Editori (+10,6%), favorita dalle aspettative legate all’assemblea dei soci e dalle speculazioni sulla possibile scalata di Caltagirone, che ha aumentato la sua quota dal 2,5% al 5,16% in un solo mese.