MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la seduta con un modesto guadagno dello 0,34% per il Ftse Mib, in una giornata caratterizzata da un listino diviso a metà tra rialzi e ribassi, senza segnali particolarmente brillanti.
A frenare la crescita è stato soprattutto il calo di Tim (-2,17%), penalizzata dal prolungarsi dei tempi per la restituzione da parte dello Stato di un miliardo relativo a un canone non dovuto, che continua a pesare sul titolo.
Deboli anche Tenaris (-1,31%) e Pirelli (-0,99%). Il gruppo della gomma ha recuperato solo in parte dopo il forte calo seguito alle indiscrezioni su un possibile avvertimento dell’Authority americana riguardo restrizioni alla vendita delle auto equipaggiate con i suoi cybertyre, a causa dell’influenza del socio cinese.
Il settore automotive in generale è stato sottotono: tra i titoli più rilevanti, Renault ha perso il 2,1%, BMW lo 0,5%, e Michelin lo 0,4%. Hanno invece mostrato segni di forza Stellantis (+0,4%) e Ferrari (+0,1%).
Nel comparto bancario, il quadro è contrastato. In rialzo Barclays (+1,5%) e UniCredit (+0,57%), che ha però avvertito che l’offerta su Bpm (+0,33%) potrebbe decadere prima della decisione del tribunale. Sono invece in calo SocGen (-1%) e HSBC (-0,2%).
Tra i protagonisti della giornata nel listino milanese spiccano i rialzi di Prysmian (+4,56%), Amplifon (+2,6%), Nexi (+2,48%) e Leonardo (+2,34%). Fuori dal listino principale, Fincantieri segna un nuovo progresso con un +5,44%.