MILANO – Dopo una serie di indici PMI deludenti nell’eurozona, le Borse europee hanno subito una frenata. I principali listini hanno invertito la rotta, con Milano (-0,9%), Parigi (-0,7%) e Francoforte (-0,1%) che hanno registrato pesanti cali, mentre Londra ha ridotto i rialzi (+0,4%) dopo una partenza positiva.
PMI DELUDENTI SOTTOLINEANO LA DEBOLEZZA ECONOMICA
I dati sui Purchasing Managers' Index (PMI), che misurano la salute del settore privato, hanno deluso le aspettative, alimentando preoccupazioni per un rallentamento dell’economia nell'Eurozona. L'indice PMI composito, che misura l'attività economica, ha registrato una contrazione in molti Paesi, tra cui la Germania e la Francia, indicando una fase di rallentamento in corso.
LE ASPETTATIVE DI UNA MANOVRA DELLA BCE
In risposta a questi dati economici negativi, il mercato ha aumentato al 50% le probabilità di un massiccio taglio dei tassi da parte della BCE a dicembre, ipotizzando una riduzione di 50 punti base. Questa aspettativa ha avuto effetti sui mercati finanziari: i titoli di Stato sono saliti, con il BTP italiano che ha recuperato 6 punti base, portandosi al 3,5%.
L'EURO CROLLA SUL DOLLARO
In un contesto di maggiore incertezza economica, anche la valuta europea ha sofferto. L'euro è scivolato ai minimi dal 2022 contro il dollaro, scambiando a 1,041 (-0,6%), confermando le difficoltà legate alla debolezza economica dell'Eurozona e alle aspettative di politiche monetarie accomodanti.
PESA IL SETTORE BANCARIO A PIAZZA AFFARI
A Piazza Affari, il settore bancario ha subito vendite massicce, con titoli come Mps (-3%), Unicredit (-2,5%), Sondrio (-2,3%), Intesa (-2%) e Bper (-2%) che hanno chiuso in forte calo, influenzati dalla debolezza dei dati economici e dalle previsioni di un possibile intervento della BCE.