MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso l'ultima seduta della settimana con una performance in crescita, ma appena sotto la soglia psicologica dei 38.000 punti. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,18%, mostrando segnali di stabilità nonostante alcune turbolenze sui titoli più pesanti.
Tim in forte calo dopo le ipotesi sul risiko delle tlc
Tra i titoli sotto i riflettori, Tim ha registrato una brusca discesa, perdendo il 7,59%. Il calo si è verificato a seguito delle indiscrezioni che riguardano le possibili operazioni di consolidamento nel settore delle telecomunicazioni, un cosiddetto "risiko" che sta creando molta incertezza sul futuro dell'azienda.
Secondo alcune voci di mercato, i Cda di Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) potrebbero valutare uno scambio di partecipazioni, con Poste che cederebbe a Cdp la sua quota in Nexi (+0,55%) in cambio della partecipazione della Cassa in Tim. Un'operazione che potrebbe ridisegnare gli equilibri nel panorama delle telecomunicazioni e dei pagamenti digitali in Italia.
Forte calo per Interpump, Recordati e altri titoli
Tra i titoli in forte discesa, Interpump ha affondato con una perdita del 16,3% dopo l'annuncio dei risultati del 2024, definiti come l'anno peggiore dal 2009. Danno da non sottovalutare anche per Recordati (-2,2%), Italgas (-1,66%) e Moncler (-1,2%), che hanno subito un calo delle proprie quotazioni, in parte a causa di una pressione generale sul mercato.
Leonardo e Iveco brillano, acquisti nel settore difesa e automotive
Sul lato positivo, invece, spiccano Leonardo e Iveco, che hanno registrato aumenti significativi. Leonardo ha guadagnato il 3,6% grazie a un report di Equita, che ha sottolineato come la spesa militare della NATO sia destinata a crescere anche in caso di un cessate il fuoco diffuso, un scenario che favorisce le aziende del settore difesa.
Iveco, invece, ha visto un incremento del 2,8%, con gli investitori che guardano favorevolmente allo spin-off della divisione difesa, un'operazione che potrebbe aprire nuovi scenari speculativi.
Bene anche Buzzi e StM
Anche Buzzi (+2,56%) e STM (+1,63%) hanno visto rialzi, sostenuti da una solida performance operativa e da aspettative positive in vista dei dati futuri.
Unicredit e il credito bancario in crescita
Nel settore bancario, Unicredit ha chiuso con un +1,57%, sostenuta dalla doppia operazione in corso, con l’offerta pubblica su Banco Bpm (+0,7%) e l’investimento in Commerzbank. Anche Unipol ha chiuso in territorio positivo (+0,66%) dopo la pubblicazione dei risultati 2024 e il sostegno all'offerta di Bper (+0,31%) su Popolare di Sondrio (-0,36%).
Mediobanca e Mps in calo
Nel settore del credito, Mps ha registrato una flessione marginale (-0,16%) all'indomani della presentazione del documento d'offerta in Consob per Mediobanca (-0,21%).