MILANO - Avvio di seduta pesantissimo per le principali Borse europee, con Piazza Affari a guidare i ribassi cedendo un significativo 2,7%. A scatenare l'ondata di vendite sono le pesanti ripercussioni dei super dazi imposti dal presidente americano Donald Trump alla Cina.
Semiconduttori nel baratro: Stm affonda
A Milano, il titolo più penalizzato è Stm (-5,6%), direttamente colpito dalle misure protezionistiche statunitensi. Il gruppo italo-francese è un fornitore chiave di chip per Apple, anch'essa in forte sofferenza a causa delle nuove tariffe, e per l'industria automobilistica, un altro settore nel mirino dei dazi.
Effetto domino sul settore tech
Il clima di forte incertezza e le prospettive di rallentamento della crescita globale si abbattono sull'intero comparto dei semiconduttori. Ad Amsterdam, Asml perde oltre il 3%, mentre a Francoforte Infineon cede il 3,4%. L'indice tedesco Dax accusa un calo del 2,2%, e la Borsa di Parigi scivola del 2,8%.
Vendite generalizzate: auto e petrolio in sofferenza
L'ondata di vendite non risparmia alcun settore. Il comparto automobilistico è particolarmente colpito, con Stellantis in calo del 4,6%. Anche i titoli energetici risentono delle rinnovate preoccupazioni per una possibile recessione globale, con Saipem ed Eni in ribasso rispettivamente del 4,2% e del 3,7%, in un contesto di ulteriore flessione del prezzo del petrolio.
Poste Italiane fanalino di coda "positivo"
In questo scenario di marcato ribasso generalizzato, l'unico titolo a mostrare una relativa tenuta a Piazza Affari è Poste Italiane, che limita le perdite all'1%.