ROMA - Prende sempre più corpo l'idea di un possibile sciopero, presumibilmente negli ultimi giorni di gennaio, di una parte della rete dei distributori di benzina in Italia, a seguito dei provvedimenti varati martedì dal Cdm sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, dopo il ondata di rincari registrati dall'inizio dell'anno.
Dal 1° gennaio non è più in vigore lo sconto sulle accise sui carburanti, che durava da marzo a novembre e poi con una riduzione fino al 31 dicembre. I vertici di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa-Confcommercio stanno valutando una possibile mobilitazione.
Le associazioni rappresentano circa 16.000 dei 22.000 gestori di punti di rifornimento disseminati lungo la rete stradale e autostradale nazionale. Intanto il premier Meloni difende le decisioni del suo governo e sottolinea che "con il taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti".