venerdì 28 marzo 2025

Piazza Affari incerte nelle prime contrattazioni, appesantita dai timori sui dazi statunitensi


MILANO - Piazza Affari, come le principali Borse europee, oscilla sulla parità nelle prime ore di contrattazione, segnando una sessione incerta e cauta a causa delle incertezze legate ai possibili dazi statunitensi. Gli investitori sono in attesa di capire le reali implicazioni delle politiche commerciali degli Stati Uniti e come queste potrebbero impattare sull'economia globale e, in particolare, sulle aziende italiane.

Tra i titoli principali, Moncler cede l’1,8%, risentendo dei timori legati agli effetti collaterali dei dazi sulle esportazioni di lusso. In calo anche le azioni delle principali banche italiane: Bper, Unicredit e Banco BPM segnano una flessione intorno all'1,5%.

Pirelli, in attesa di risolvere il nodo legato al suo maggiore azionista, la cinese Sinochem, perde l'1,2%, contribuendo al sentiment negativo del mercato.

D’altra parte, alcune blue chip italiane sembrano registrare performance migliori. Tim guadagna lo 0,6%, mostrando una certa stabilità in un contesto altrimenti volatile. Bene anche Italgas e Ferrari, che si distinguono con rialzi superiori al 2%, sostenuti da dati positivi e da un interesse continuo da parte degli investitori.

Nel comparto assicurativo, Unipol segna una leggera flessione dello 0,3%, nonostante l'approvazione del nuovo piano strategico da parte della compagnia. Il piano prevede una distribuzione di 2,2 miliardi di dividendi tra il 2025 e il 2027, un incremento significativo del 72% rispetto al triennio precedente, e un obiettivo di utili cumulati pari a 3,8 miliardi di euro. La reazione del mercato a queste notizie rimane moderata, forse a causa delle preoccupazioni più ampie relative all’economia e ai mercati globali.