MILANO - Seduta debole ma in controtendenza per la Borsa di Milano, che archivia la giornata con un marginale +0,01%, resistendo alle pressioni negative che hanno interessato gli altri principali listini europei.
Prosegue intanto il collocamento del Btp Italia, che nel secondo giorno ha registrato una raccolta di 2,14 miliardi di euro, distribuiti su 63.946 contratti. Il titolo di Stato, pensato per proteggere i risparmi dall’inflazione, ha totalizzato 5,28 miliardi nei primi due giorni di offerta. Stabile lo spread Btp-Bund in chiusura a 98 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano sale al 3,53%.
Male Stellantis, riflettori sul settore bancario
A Piazza Affari il settore auto risente delle vendite: Stellantis cede il 2,2%, nel giorno della nomina del nuovo CEO e in linea con la debolezza del comparto europeo. In calo anche Iveco (-1,8%) e Ferrari (-0,6%).
Vendite su Nexi (-1,6%), Moncler (-0,9%) e Brunello Cucinelli (-0,7%). In affanno anche Generali (-1,5%), mentre restano aperti i dossier su possibili mosse legate all’operazione Natixis.
Leggera flessione per Tim (-0,3%) e Poste Italiane (-0,1%). Andamento contrastato nel comparto energia: Eni arretra dello 0,3%, mentre Tenaris guadagna il 3,8% e Saipem il 1,9%.
Banche protagoniste: Banco Bpm vola
Il risiko bancario torna al centro della scena. Banco Bpm avanza del 2,4% dopo l’annuncio del ricorso al TAR contro la decisione Consob sull’OPS di Unicredit (+0,8%), che a sua volta contesta il decreto relativo al golden power. In recupero anche Mediobanca (+1,4%), mentre prosegue l’interesse sulla partecipazione in Mps (+0,4%). Positivi anche Bper (+0,5%) e Popolare di Sondrio (+0,4%).