martedì 15 aprile 2025

Milano regina d'Europa: Ftse Mib vola del 2,39% trainato da auto e banche, spread in lieve aumento


MILANO 
- La Borsa di Milano ha chiuso la giornata odierna con la migliore performance tra i principali listini europei. Il Ftse Mib ha messo a segno un robusto rialzo del 2,39%, attestandosi a 35.843 punti.

Nonostante l'euforia del mercato azionario, lo spread tra i titoli di Stato italiani (Btp) e i Bund tedeschi si è leggermente allargato, portandosi a 118,3 punti base. Anche il rendimento del decennale italiano ha registrato un incremento, salendo al 3,71%.

Stellantis e Leonardo sugli scudi, bene le banche

A trainare il rialzo del Ftse Mib sono stati in particolare i titoli del settore automobilistico e della difesa, oltre al comparto bancario.

Stellantis (+4,3%) ha brillato sulla scia delle potenziali aperture a una tregua sui dazi per le auto annunciata dal presidente statunitense Donald Trump, un segnale che potrebbe favorire le esportazioni del gruppo italo-francese.

Nel settore della difesa, Leonardo (+5,16%) ha registrato un marcato incremento, beneficiando probabilmente del contesto geopolitico internazionale e delle prospettive di aumento della spesa militare.

Tra i bancari, Banco Bpm (+3,6%) si è distinta per il rialzo. A mercati chiusi è emersa la notizia che Piazza Meda, azionista di Mps (+3,14%) con il 5%, voterà a favore dell'aumento di capitale a servizio dell'offerta pubblica volontaria su Mediobanca (+3,5%) durante l'assemblea di giovedì. Anche Unicredit è stata ben comprata, all'indomani del via libera dell'Antitrust tedesco all'acquisizione fino al 29,9% di Commerzbank.

Amplifon e Campari in controtendenza

Sul versante opposto del listino, hanno registrato ribassi significativi Amplifon (-4,6%) e Campari (-1,6%), senza particolari notizie specifiche a penalizzarne la performance.

La giornata positiva per Piazza Affari riflette un clima di generale ottimismo sui mercati, alimentato dalle speranze di una distensione sul fronte dei dazi e dalla solidità di alcuni settori chiave dell'economia italiana. Tuttavia, il leggero aumento dello spread e dei rendimenti obbligazionari segnala una persistente attenzione degli investitori al quadro macroeconomico e alle dinamiche del debito sovrano italiano.