lunedì 13 gennaio 2025

La Borsa di Milano chiude in calo: Ftse Mib a -1%

MILANO – Nuova giornata in rosso per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che segna un calo dell’1%, in linea con le performance negative degli altri listini europei. A pesare sul risultato di Piazza Affari sono stati principalmente i titoli tecnologici e quelli legati al comparto automobilistico.

I peggiori del listino: crolla Stm, male l’auto

Tra i peggiori sul listino principale spicca Stm (-4,1%), che sconta una flessione del settore tecnologico a livello globale. Il comparto dell’auto continua a soffrire, con Ferrari che perde il 3,5%, seguita da Iveco (-2,7%) e Stellantis (-2,2%).

Anche altri big del listino milanese registrano cali significativi: Nexi cede il 2,8%, Campari segna un ribasso del 2,1%, mentre Leonardo chiude a -1,8%.

Vendite sulle banche, si salva solo Bper

Il settore bancario è stato caratterizzato da vendite diffuse:

  • Mps chiude a -1,1%.
  • Popolare di Sondrio perde lo 0,8%.
  • Intesa Sanpaolo e Unicredit cedono entrambe lo 0,4%.
  • Banco Bpm limita le perdite a -0,1%.

Si distingue invece in positivo Bper (+0,6%), che ha beneficiato di acquisti mirati.

Lo spread e il rendimento del decennale italiano

In rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che sale a 122 punti base, segnalando un aumento della pressione sui titoli di Stato italiani. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,84%, riflettendo un contesto di volatilità sui mercati obbligazionari.

Settore energetico e Tim in positivo

In una giornata difficile, alcuni titoli riescono a chiudere in territorio positivo:

  • Eni guadagna lo 0,8%, sostenuto dall’andamento favorevole dei prezzi del petrolio.
  • Snam avanza dello 0,5%, confermando il buon momento del settore utility.
  • Tim (+0,2%) registra un lieve rialzo, in un contesto di speculazioni sul fronte delle telecomunicazioni.

Uno sguardo ai mercati europei

Le performance negative di Milano si inseriscono in un quadro più ampio di debolezza sui listini europei, appesantiti dai timori di un rallentamento economico globale e dall’incertezza sui tassi di interesse.

La seduta odierna evidenzia un mix di prese di profitto e movimenti speculativi che continuano a influenzare l’andamento dei mercati, con i riflettori puntati sulle prossime mosse delle banche centrali.