MILANO - Le Borse europee hanno registrato un brusco calo nelle ultime ore, a causa dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha rivelato l’imminente entrata in vigore di dazi del 25% sulle importazioni provenienti dal Messico e dal Canada. La notizia ha scatenato un’ondata di vendite nel settore automobilistico, con i titoli di alcune delle principali case automobilistiche europee che hanno subito pesanti perdite.
Stellantis, il gruppo automobilistico franco-italiano, ha visto un calo del 5%, mentre BMW ha ceduto il 4%, Mercedes il 3,3%, Renault il 2,6%, Porsche il 2,4% e Volkswagen il 2,3%. L’imposizione dei dazi ha colpito duramente il comparto, in particolare per quei costruttori che dipendono dalle importazioni dal Messico e dal Canada per parte della loro produzione e esportazioni.
Secondo gli analisti di Bloomberg, l'introduzione dei dazi potrebbe costare quasi 5,9 miliardi di euro di utile operativo (EBIT) aggregato per i principali costruttori coinvolti. Le stime sono allarmanti per le case automobilistiche che esportano dal Messico, tra cui BMW, Mercedes, Volkswagen e Stellantis, e dal Canada, dove Stellantis ha importanti operazioni.
Il danno economico maggiore potrebbe gravare su Stellantis, con una previsione di erosione dell'EBIT di circa 3,4 miliardi di euro entro il 2025, seguito da Volkswagen, che potrebbe perdere quasi 1,8 miliardi. Le previsioni indicano che queste perdite potrebbero avere ripercussioni significative sui profitti delle case automobilistiche, portando a una rivalutazione delle loro strategie produttive e commerciali.
L'annuncio di Trump ha suscitato preoccupazioni tra gli investitori, che temono che l'imposizione dei dazi possa compromettere la competitività delle aziende automobilistiche europee negli Stati Uniti e in altri mercati chiave. La situazione resta in evoluzione e le case automobilistiche stanno monitorando attentamente le possibili implicazioni a lungo termine di questa nuova politica commerciale.