martedì 11 marzo 2025

Borsa di Milano in forte calo, -1,38%, sotto l’effetto dei dazi di Trump


MILANO – La Borsa di Milano chiude una seduta di forte nervosismo con un ribasso del 1,38%, seguendo la scia negativa dei principali listini europei e delle borse di Wall Street. Le preoccupazioni derivanti dalle dichiarazioni di Donald Trump sui dazi al Canada hanno avuto un impatto significativo sui mercati, alimentando un’ondata di vendite, con il comparto automobilistico e quello farmaceutico tra i più penalizzati.

Le dichiarazioni di Trump scuotono i mercati

Le parole del presidente degli Stati Uniti, che ha annunciato un aumento dei dazi sul metallo canadese e minacciato di impattare il settore automobilistico e agricolo, hanno avuto un effetto a catena sui mercati. Gli investitori sono preoccupati per l’escalation delle tensioni commerciali, con un particolare focus sul settore automobilistico. La reazione immediata a Piazza Affari è stata una forte correzione, che ha portato a una perdita di 12,52 miliardi di capitalizzazione.

I titoli più colpiti

Stellantis è stata la peggiore performer della seduta, con un calo del 5,2%, seguito da Campari (-4%) e Recordati (-3,3%). Il comparto bancario ha sofferto sotto il peso delle vendite, complice l’incertezza legata alle operazioni di consolidamento in corso. Mps ha perso il 3%, mentre Mediobanca e Unicredit hanno registrato una flessione del 2,3%. Al contrario, Intesa Sanpaolo ha chiuso in territorio positivo, guadagnando il 2,1%. Le altre banche come Popolare Sondrio e Bper hanno visto perdite più contenute, rispettivamente -1,3% e -1%, mentre Banco Bpm ha chiuso a -0,7%.

Altri settori sotto pressione

Il settore assicurativo ha accusato una debolezza generalizzata, con Unipol a -1,9% e Generali a -1%. Tra i titoli tecnologici, STM ha subito un calo del 2,8%, mentre il titolo Tim ha perso il 2,3%, con gli investitori che continuano a seguire con attenzione gli sviluppi sul fronte dell’intelligenza artificiale.

I titoli positivi e le eccezioni

Nonostante il clima complessivo negativo, alcuni titoli hanno mostrato segnali di resistenza. Leonardo è stato il miglior titolo della giornata, guadagnando l'1,7% grazie alla crescita dei risultati dello scorso anno e al dividendo quasi raddoppiato. Positivi anche A2A (+1,2%), Prysmian (+0,9%), Enel (+0,3%) e Buzzi (+0,2%), che hanno contribuito a limitare le perdite complessive del listino.

Spread e tassi in aumento

Sul fronte obbligazionario, lo spread tra il Btp e il Bund tedesco si è chiuso in calo, a 111 punti, mentre il rendimento del decennale italiano ha superato il 4%, salendo al 4,01%, il livello più alto dal luglio del 2024. L'aumento dei tassi di interesse e la preoccupazione per le prospettive economiche globali stanno influenzando i rendimenti, con gli investitori che monitorano attentamente gli sviluppi politici ed economici.

In sintesi, la giornata di oggi è stata caratterizzata da un forte nervosismo sui mercati finanziari, con Piazza Affari che ha risentito delle incertezze legate alle politiche commerciali degli Stati Uniti e alle difficoltà nei principali settori economici. Il mercato si prepara ora ad affrontare ulteriori sfide, con gli occhi puntati sulle prossime mosse di Trump e sugli sviluppi macroeconomici globali.