Milano, 12 marzo 2024 - Piazza Affari avvia la seduta di martedì con un rialzo dello 0,3%, in attesa del dato sull'inflazione americana di febbraio, previsto per le 14:30 CET. L'indice Ftse Mib è spinto dal balzo di Leonardo (+6%), in scia ai conti 2023 e al piano industriale, e dagli acquisti su Generali (+0,9%), che ha presentato conti superiori al consensus, e su A2A (+1,5%), che ha annunciato il nuovo piano industriale.
Si spegne invece il tentativo di rimbalzo di Tim, che dopo essere girata in calo, sale dello 0,2% mentre in vista della prossima assemblea si profila la possibilità di uno scontro tra liste contrapposte.
Bene anche Bper (+1,1%), Tenaris (+0,9%) e Intesa (+0,7%) mentre in fondo al listino si accomodano Inwit (-0,8%), Fineco (-0,6%) e Interpump (-0,5%). Debole Ferrari (-0,3%) dopo i conti di Porsche.
Il focus del giorno è sull'inflazione americana: i dati di febbraio saranno un importante indicatore per le future mosse della Federal Reserve. Se l'inflazione dovesse confermarsi in calo, la Fed potrebbe rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi d'interesse, favorendo i mercati azionari.
Leonardo in testa al listino: il titolo ha guadagnato oltre il 6% dopo aver annunciato un aumento dell'utile netto del 23% nel 2023 e un piano industriale che prevede una crescita del fatturato del 4-5% annuo fino al 2026.
Generali e A2A brillano: Generali ha registrato un utile netto adjusted del 2023 in crescita del 7,5%, superiore alle attese degli analisti. A2A ha annunciato un nuovo piano industriale che prevede investimenti per 32 miliardi di euro al 2030, con l'obiettivo di raddoppiare l'EBITDA.
Tim in calo: il titolo ha perso terreno dopo essere salito in avvio di seduta. In vista dell'assemblea del 24 aprile si profila uno scontro tra la lista del consiglio di amministrazione e quella presentata da alcuni fondi d'investimento.
Fineco e Interpump in calo: Fineco ha ceduto lo 0,6% dopo aver annunciato un utile netto del 2023 in calo del 9%. Interpump ha perso lo 0,5% dopo aver annunciato un aumento del fatturato del 2023 del 14,5%.
Ferrari in calo: il titolo ha perso lo 0,3% dopo i conti di Porsche, che hanno evidenziato un calo dell'utile netto del 2023 del 27,5%.