martedì 12 marzo 2024

Borse europee in attesa dell'inflazione americana: Londra brilla, Milano e Parigi in rialzo


Milano, 12 marzo 2024 - Le Borse europee si muovono in rialzo in vista del dato sull'inflazione americana di febbraio, che nelle attese degli analisti dovrebbe confermarsi al 3,1%. Londra guida i guadagni con un rialzo dello 0,7%, seguita da Francoforte (+0,2%), Milano e Parigi (+0,1%).

Sul fronte dei titoli di Stato si registra un leggero calo dei rendimenti, con il Btp decennale che scivola sotto il 3,6% e lo spread con il Bund che si appiattisce a quota 130.

La speranza di un dato benigno sui prezzi Usa - mentre in Germania l'inflazione di febbraio si è confermata al 2,5% della stima flash - sostiene anche i future di Wall Street, con l'S&P 500 che sale dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,5%.

In Gran Bretagna la sterlina è debole dopo l'inatteso aumento della disoccupazione, accompagnata da un altrettanto inatteso rallentamento della dinamica salariale, che lascia sperare in un ammorbidimento delle politiche della Bank of England.

A Piazza Affari brilla Leonardo (+4,9%), con conti e target di piano sopra le attese, in compagnia di Bper (+1,6%), Amplifon (+1,3%), Tenaris (+1,3%), Amplifon (+1,2%), Saipem (+1,2%) e Tim (+1,2%), che resta volatile.

Realizzi su Unipol (-1,1%), deboli Inwit (-0,9%), Interpump (-0,7%) e le utility con Terna (-0,7%) e Italgas (-0,6%).

Porsche fiacca a Francoforte (-0,8%), arrivata a perdere fino al 6% dopo aver annunciato per il 2024 margini sotto le attese a causa degli alti costi e di un contesto macroeconomico debole.

L'attenzione degli investitori è ora rivolta al dato sull'inflazione americana, che potrebbe dare indicazioni sulla traiettoria futura dei tassi d'interesse. Un dato inferiore alle attese potrebbe alimentare le speranze di un rallentamento del ciclo di rialzi da parte della Fed, favorendo i mercati azionari.

In Italia, il focus è sui conti delle banche, che in questa settimana pubblicheranno i risultati del 2023. Intesa Sanpaolo è attesa in rialzo del 5,4%, Unicredit del 4,7% e Banco BPM del 3,8%.