giovedì 6 aprile 2017

Draghi, ingiustificato cambio linea Bce

ROMA - Il n.1 della Bce Mario Draghi, pur riconoscendo sostanzialmente il miglioramento delle prospettive di crescita e di normalizzazione dell’inflazione nell’area euro, ha decisamente frenato sulle ipotesi variazioni o inasprimenti a breve termine della politica monetaria. “A questo stadio – ha dichiarato – non è giustificato”. E prima di effettuare “qualsiasi alterazione” alla linea della Bce “dobbiamo ancora costruire sufficiente fiducia” per accertare l’inflazione risalga ai livelli obiettivo, anche in un contesto monetario meno espansivo. Draghi ha parlato in occasione del convegno annuale che raggruppa osservatori e analisti della stessa Bce, che si è svolto a Francoforte.

“Siamo fiduciosi sul fatto che la nostra linea stia funzionando e che le prospettive per l’economia stiano gradualmente migliorando – ha rilevato Draghi -. Il risultato è che le forze che stanno zavorrando le pressioni al rialzo sui prezzi dovrebbero continuare ad affievolirsi”.

“Ma anche così – ha ammonito Draghi – non abbiamo visto prove sufficienti per alterare materialmente la nostre valutazioni sulle prospettive di inflazione, che restano condizionate a un livello molto consistente di espansione monetaria. Quindi, una revisione dell’attuale linea di politica monetaria non è giustificata a questo stadio”. “Prima di effettuare qualunque alterazione alla nostra linea, su tassi di interesse, acquisti di titoli, e prospettive di orientamento (foward guidance), dobbiamo ancora costruire sufficiente fiducia sul fatto che l’inflazione – ha insistito Draghi – convergerà comunque al nostro obiettivo sul medio termine, e che resterà lì anche in un contesto di condizioni monetarie meno espansivo”.