MILANO - Le Borse europee limano i guadagni iniziali mentre gli investitori restano in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le decisioni future delle banche centrali.
Nel Vecchio continente, l’attenzione rimane focalizzata sul tema dei dazi dopo la conferma di Donald Trump che non ci sarà alcun rinvio alla sospensione in scadenza il 9 luglio, alimentando incertezza sui mercati.
Sul fronte valutario il dollaro si rafforza, con l’euro che si attesta a 1,1776 sul biglietto verde.
L’indice Stoxx 600 segna un modesto progresso dello 0,2%, sostenuto soprattutto dal comparto energia (+1,1%), trainato dal rialzo del prezzo del petrolio. Il WTI avanza dello 0,4% a 65,79 dollari al barile, mentre il Brent guadagna lo 0,5% a 67,46 dollari.
In forte evidenza anche il settore bancario, in crescita dell’1,3%, mentre le assicurazioni rimangono sostanzialmente stabili (-0,09%). Poco mosse anche le utility (+0,03%), nonostante il prezzo del gas sia salito dell’1,6% a 34,22 euro al megawattora. Bene il settore auto (+0,9%), mentre registrano cali la farmaceutica (-0,3%) e il comparto tecnologico (-0,2%).
I titoli di Stato mostrano un lieve rialzo in vista delle prossime mosse delle banche centrali sul fronte tassi: lo spread tra Btp e Bund si attesta a 88 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,47% e quello tedesco al 2,59%. L’oro, invece, mostra debolezza, scendendo dello 0,4% a 1.335 dollari l’oncia.
Gli investitori attendono ora con attenzione i dati sull’occupazione Usa, che potrebbero influenzare il percorso dei tassi d’interesse e dettare la direzione dei mercati nelle prossime settimane.