MILANO - Dopo un avvio positivo, Piazza Affari ha perso smalto e si trova ora appena sotto la parità, con un calo dello 0,2%. Il principale fattore di pressione è rappresentato dalle vendite nel comparto bancario, che hanno influenzato negativamente l'andamento dell’indice.
Nel listino principale, spicca il rialzo di Leonardo, che guadagna l’1,8% in vista della presentazione del bilancio e dell'aggiornamento del piano industriale, previsti per la giornata di domani. Il titolo è seguito da Pirelli e Amplifon, entrambi in crescita dell'1,6%, con quest'ultima beneficiata dall'annuncio di un’acquisizione in Polonia, che ha suscitato un forte interesse tra gli investitori.
Buone notizie anche per Stellantis (+1,1%) e per Hera, che sale dello 1,1% tra le utilities. Tuttavia, il lato negativo della giornata è dominato da alcune sofferenze nel settore bancario e industriale. Fineco è la peggior performer tra le blue-chip, segnando una flessione del 2%, seguita da Bper (-1,9%), Popolare di Sondrio (-1,6%) e Mps (-1,6%). Altri titoli in rosso includono Buzzi (-1,6%), Iveco (-1,2%) e Azimut (-1,3%).
Fuori dal Ftse Mib, Maire guadagna terreno, registrando un notevole +4,7%. Tuttavia, la giornata è segnata anche da un pesante ribasso per la Juventus, che scivola del 5,1% a seguito della dura sconfitta casalinga contro l'Atalanta.
In generale, la giornata di oggi evidenzia una certa volatilità sui mercati, con la pressione sul comparto bancario che ha condizionato l'andamento complessivo della borsa italiana.