lunedì 13 gennaio 2025

Piazza Affari chiude in calo: Ftse Mib a -0,83%

MILANO – Seduta negativa per Piazza Affari, che ha chiuso in coda rispetto alle altre borse europee. L’indice Ftse Mib ha registrato un ribasso dello 0,83%, fermandosi a 34.799 punti, con scambi per oltre 2,53 miliardi di euro di controvalore.

Spread e rendimenti in aumento

Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi è salito a 121 punti base, rispetto ai 118 dell’apertura e ai 117 della chiusura di venerdì scorso.
Il rendimento dei titoli di Stato italiani ha segnato un aumento di 5,4 punti, attestandosi al 3,82%, mentre quello dei titoli tedeschi è cresciuto di 1,9 punti, raggiungendo il 2,61%.

Titoli sotto pressione

Tra i principali ribassi della giornata:

  • Nexi (-3,85%) e Prysmian (-3,07%), entrambe oggetto di prese di beneficio dopo i rialzi legati alle recenti novità aziendali.
  • Ferrari (-2,77%) e Stmicroelectronics (-2,6%) hanno sofferto insieme ai concorrenti europei del settore microprocessori, a seguito del declassamento da parte degli analisti di Td Cowen.
  • Altri ribassi significativi: Fineco (-2,1%), Stellantis (-1,92%), Campari (-1,87%) e Interpump (-1,45%).

Pochi i rialzi

In un contesto generalmente negativo, pochi titoli hanno chiuso in positivo:

  • Amplifon (+2,5%), spinta dalla revisione al rialzo del prezzo obiettivo da parte di Intermonte (da 28 a 33 euro per azione) e dall’upgrade della raccomandazione a “outperform”.
  • Tenaris e Snam (+0,98% entrambe), sostenute dai movimenti sul mercato dell’energia.
  • Performance più contenute per Moncler (+0,6%) e Tim (+0,31%).

Settore bancario e petrolifero in ordine sparso

I bancari hanno chiuso con andamenti misti:

  • Positivi Bper (+0,8%), Unicredit (+0,75%) e Banco Bpm (+0,3%).
  • In calo Popolare di Sondrio (-0,3%), Intesa Sanpaolo (-1,26%) e Mps (-1,33%).

Nel comparto energetico, Eni ha guadagnato lo 0,74%, beneficiando del rialzo del prezzo del greggio, mentre Saipem si è mostrata più cauta con un +0,15%.