MILANO - La Borsa di Milano prosegue la giornata con un calo dello 0,6%, seguendo la scia negativa degli altri principali listini europei. Piazza Affari è sotto pressione a causa delle perdite nei settori delle auto e del lusso, in un contesto di incertezze globali alimentate da fattori come i dazi annunciati dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la debolezza della crescita economica cinese.
In particolare, il settore automobilistico e quello del lusso sono i principali a soffrire. Stellantis registra una flessione del 2,8%, mentre Iveco cede l'1,6%. Anche le aziende del lusso sono in difficoltà, con Cucinelli che perde lo 0,9% e Moncler lo 0,4%. L'incertezza che grava sul mercato globale si riflette anche su altre aree, come le telecomunicazioni, con Tim in calo dell'1,2%, e l'industria delle gomme, con Pirelli che scende dell'1,1%.
Nel settore bancario, Unicredit si distingue positivamente con un aumento dello 0,4%, mentre continua a lavorare sull'operazione di acquisizione di Banco Bpm, che perde lo 0,2%. In generale, le altre banche non vanno meglio: Mps scende dello 0,6%, Bper perde lo 0,7%, mentre Intesa Sanpaolo resta pressoché invariata con una flessione minima dello 0,09%. Mediobanca si muove positivamente con un aumento dello 0,2%.
Sul fronte delle utility e dell'energia, la giornata non porta grosse novità. Dopo la buona performance della vigilia, i titoli del settore restano fiacchi: Saipem perde lo 0,5%, Eni scende dello 0,4%, Enel cede lo 0,3% e A2a diminuisce dello 0,2%.
Dal punto di vista dei tassi di interesse, lo spread tra Btp e Bund scende a 115 punti, con il rendimento del decennale italiano fissato al 3,53%. Un segnale di una certa stabilità nel mercato obbligazionario, ma la pressione sugli altri settori della Borsa continua a pesare sul sentiment degli investitori.