MILANO - Piazza Affari ha vissuto una giornata negativa, la terza di fila, influenzata dalle preoccupazioni per una possibile recessione negli Stati Uniti. L'indice Ftse Mib ha registrato una perdita del 2,27%, risultando il peggior listino tra le principali Borse europee, tutte in profondo rosso.
A pesare sul listino milanese sono stati i cali significativi di diverse società. Nexi ha chiuso con un -6%, Erg con un -4,8%, Saipem con un -4,4%, Hera con un -4%, STM con un -3,9% e Snam con un -3,8%.
Anche il settore bancario e finanziario ha subito pesanti perdite, con Azimut che ha ceduto il 3,6%, Unipol il 3,4%, Mps il 3,1% e Generali il 3%. Il comparto energetico non è stato da meno, con Enel che ha chiuso in ribasso del 2,9%.
Tra le poche note positive, Leonardo è stato l'unico titolo invariato nel Ftse Mib, mentre Interpump è riuscita a limitare le perdite allo 0,2%.
Questa serie negativa per Piazza Affari riflette le crescenti incertezze economiche a livello globale, con gli investitori preoccupati per i segnali di rallentamento economico provenienti dagli Stati Uniti e l'impatto che una possibile recessione potrebbe avere sui mercati internazionali.