giovedì 27 giugno 2024

Chiusura in calo per la Borsa di Milano (-1,06%), ultima tra i listini europei


MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la seduta odierna con un calo dell'1,06%, posizionandosi in coda rispetto agli altri principali listini europei. Gli investitori sono in attesa dei dati sull'inflazione previsti per domani, che potrebbero influenzare ulteriormente i mercati.

Performance dei principali titoli

A Piazza Affari, tra i titoli peggiori troviamo Stellantis, che ha registrato una flessione del 4,1% dopo che HSBC ha tagliato il target price del titolo. Anche Campari ha subito un notevole ribasso del 3,6% a seguito di notizie riguardanti una presunta maxi-evasione fiscale.

Nel listino principale, vendite significative hanno interessato anche Recordati (-2,5%) e Moncler (-2,1%). Le banche hanno chiuso in negativo mentre si attendono segnali su possibili tagli dei tassi da parte delle banche centrali e con l'avvicinarsi della stagione delle trimestrali. Tra queste, Mps ha ceduto il 2,1%, Intesa l'1,7%, Bper l'1,2%, Banco Bpm l'1,1% e Unicredit lo 0,6%.

Spread e rendimento dei titoli di stato

Lo spread tra Btp e Bund ha concluso la seduta in rialzo a 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 4,02%.

Settore utility e telecomunicazioni

Le utility hanno risentito del rialzo dei prezzi del gas, con A2a in calo dello 0,9%, Enel dello 0,8% ed Hera dello 0,1%. Tim ha chiuso in leggera flessione (-0,1%) mentre si avvicina il closing per la cessione della rete al fondo statunitense KKR.

Settore energetico e altre performance

Il comparto dell'energia è stato sostenuto dal rialzo del prezzo del petrolio. Saipem ha guadagnato il 3,2%, mentre Eni è salita dello 0,5%. Tenaris, tuttavia, ha chiuso in controtendenza con un calo dello 0,4%.

Tra le note positive della giornata, Brunello Cucinelli ha registrato una crescita del 3,9%. In rialzo anche Amplifon (+1,6%), Poste Italiane (+0,5%) e Prysmian (+0,3%).

La seduta odierna ha evidenziato un clima di incertezza in attesa dei dati macroeconomici, con gli investitori che rimangono cauti e attenti alle prossime mosse delle banche centrali e all'andamento delle trimestrali.