MILANO – Settimana positiva per Piazza Affari, che chiude come migliore Borsa d’Europa, trainata dall’exploit di Mediobanca, regina del listino con un balzo del +5,4%. A spingere l’istituto milanese sono i conti positivi dei nove mesi, la conferma degli obiettivi al 2025 e lo scenario acceso dal rischio bancario, con lo scontro sempre più evidente con Mps, che guadagna a sua volta +1,5%.
In un contesto europeo più cauto, segnato dall’attesa per nuovi sviluppi nei negoziati commerciali USA-Cina, Milano si distingue per vivacità e ottimismo, complice anche una tornata di trimestrali solide da parte di diversi big del listino.
Il risiko accende l'interesse degli investitori
Il settore bancario resta al centro dell’interesse degli operatori. L’attesa per nuove possibili operazioni di consolidamento – in particolare tra Mediobanca, Mps e altri attori del sistema – continua ad alimentare gli scambi e il sentiment positivo sul comparto.
Gli altri titoli in evidenza
Bene anche altri protagonisti della settimana:
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Saipem guadagna un robusto +3,8%, sostenuta da ordini e outlook in miglioramento;
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STMicroelectronics avanza del +3,3%, grazie alla solidità del comparto tech e alla buona guidance;
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Bper segna un +3,2%, anch’essa beneficiaria delle voci di consolidamento bancario;
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Tim chiude a +2,4%, in scia all’attesa per novità sul fronte rete e alle speculazioni su un possibile spin-off.
I ribassi della giornata
Non mancano però le prese di profitto:
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Leonardo perde il 3,3%, dopo una corsa sostenuta nelle settimane precedenti;
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Campari arretra del 2,7%, appesantita dai risultati sotto le attese;
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Amplifon e Diasorin chiudono in rosso rispettivamente con -2,27% e -1,47%, penalizzate da prese di beneficio e da un sentiment prudente sul settore healthcare.
Europa in leggero rialzo
Le principali Borse europee archiviano la settimana con rialzi contenuti:
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Londra: +0,27%
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Francoforte: +0,63%
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Parigi: +0,64%
Tutti gli occhi restano puntati su Wall Street e sui segnali che potrebbero arrivare da Washington e Pechino sul fronte dei dazi e dei rapporti commerciali, variabili che potrebbero ridisegnare gli equilibri dei mercati nelle prossime settimane.