MILANO - Milano chiude con il segno decisamente positivo: il Ftse Mib guadagna l’1,42%, attestandosi a 36.457 punti, in una giornata brillante per tutte le principali piazze finanziarie europee, sostenute dall’ottimismo in arrivo dagli Stati Uniti.
A livello continentale, Francoforte svetta con un balzo del 3,14% (21.961 punti), seguita da Parigi (+2,13% a 7.482 punti), Madrid (+1,6% a 13.205 punti) e una Londra più cauta ma comunque positiva (+0,9% a 8.403 punti). Il clima sui mercati è stato influenzato in modo determinante dalla svolta diplomatica annunciata da Donald Trump.
Oltreoceano, anche Wall Street corre: il Dow Jones guadagna il 2,77%, volando a 40.267,95 punti, lo S&P 500 segna un progresso del 3,27% a 5.461,12 punti, mentre il Nasdaq brilla con un +4,21% a 16.988,03 punti.
A far da propulsore al rally odierno è l’apertura dell’ex presidente Donald Trump verso la Cina: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’amministrazione starebbe considerando una riduzione dei dazi sulle importazioni cinesi, ipotizzando tagli fino al 50-65% su alcuni beni. Un possibile segnale di distensione in un contesto di relazioni commerciali storicamente tese tra Washington e Pechino.
In alternativa, si sta valutando un sistema a dazi differenziati, con una tassazione del 35% sui beni considerati non critici per la sicurezza nazionale e una del 100% su quelli strategici. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa, ma il mercato ha reagito con entusiasmo alla prospettiva di un allentamento delle tensioni globali.
A rasserenare gli investitori anche le parole distensive dello stesso Trump sul presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che sembrano garantire continuità e stabilità nella politica monetaria USA.