mercoledì 6 novembre 2024

Borse europee in rosso: inversione a sorpresa dopo il rialzo iniziale per la vittoria di Trump

MILANO - Una seduta sorprendente quella delle Borse europee oggi, con un drastico "voltafaccia" che ha portato i listini a chiudere in ribasso nonostante i guadagni iniziali registrati dopo l'annuncio della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA. In Europa, il clima di incertezza sulle future politiche commerciali ha pesato soprattutto sul settore automobilistico e sulle energie rinnovabili, generando vendite diffuse.

A Milano, il FTSE MIB ha concluso la seduta in calo dell'1,5%, sebbene alcuni titoli si siano mossi in controtendenza. Stellantis ha registrato un leggero rialzo, probabilmente sostenuta dalla sua divisione Chrysler, uno dei brand statunitensi del gruppo, che potrebbe trarre vantaggio dalla nuova amministrazione. Tra i protagonisti della giornata, Tenaris ha guadagnato il 6,7%, spinta dalla sua esposizione al dollaro, seguito da Diasorin (+5,5%) e Leonardo (+3,4%).

In Europa, le case automobilistiche tedesche hanno sofferto maggiormente il colpo: Mercedes-Benz ha perso il 6,4%, BMW il 6,6% e Volkswagen il 4,3%, portando il settore automobilistico ai minimi dalla fine del 2022. I timori per possibili dazi doganali imposti dagli Stati Uniti hanno infatti affossato il comparto, in un contesto di preoccupazioni crescenti sulle politiche commerciali di Trump.

Anche le banche hanno subito perdite significative, con Unicredit in calo del 5,3% a causa dei risultati trimestrali e delle incertezze relative a un'eventuale acquisizione di Commerzbank, anch'essa in ribasso (-5%). Santander (-5,0%) e BBVA (-6,5%) hanno anch’esse chiuso in negativo.

In ribasso anche i titoli delle energie rinnovabili, influenzati dal timore che la vittoria di Trump possa compromettere gli sforzi in favore della transizione energetica. Tuttavia, le compagnie aeree hanno beneficiato del calo del prezzo del petrolio, mentre i titoli del settore difesa sono saliti grazie alla previsione di un incremento di spesa in sicurezza e difesa.

Il settore utility ha chiuso in calo, con Enel che ha perso il 2,6% alla vigilia della pubblicazione dei risultati trimestrali.