MILANO - Piazza Affari chiude in ribasso (-1,1%), in linea con gli altri mercati europei, all'insegna della cautela in vista delle imminenti decisioni delle banche centrali.
Banche e petrolio sotto pressione
I riflettori sono puntati sulla riunione della Bce, attesa per giovedì, dove si ipotizza un taglio dei tassi per contrastare il rallentamento economico. Ancora incertezza invece sulla Fed, che potrebbe attendere i dati sull'occupazione americana prima di decidere.
Sul fronte dei mercati, a pesare è stato il calo del prezzo del petrolio, dopo le recenti decisioni dell'Opec+ di ridurre la produzione. Tra i titoli più penalizzati a Piazza Affari ci sono le banche, con Unicredit che perde il 4,2%, Mps (-3,5%), Bper (-3,1%), Intesa (-2,5%) e Banco Bpm (-2,2%). In rosso anche il settore energetico, con Saipem (-4,3%), Eni (-2,8%) e Tenaris (-0,6%).
Tim e automotive fiacche
Vendite anche per Tim (-2,2%), alle prese con le vicende legate alla cessione della rete al fondo statunitense Kkr. Debole anche il settore auto, con Stellantis (-1%) e Iveco (-0,6%).
Cucinelli brilla, Stm e Amplifon in ripresa
Nel listino principale brilla Cucinelli (+2,3%). In luce anche Stm (+1,9%), in scia all'accordo con Geely, e Amplifon (+1,8%), dopo la performance negativa della vigilia. Il calo del prezzo del gas spinge le utility verso l'alto, con Snam (+1,6%), Hera (+0,8%) e A2a (+0,4%).
Tra le small cap, Alkemy balza a 11,95 euro
Tra le società a minor capitalizzazione, corre Alkemy (+3%) che sale a 11,95 euro, ad un soffio dai 12 euro dell'Opa lanciata da Retex.