MILANO - La Borsa di Milano ha concluso la seduta odierna con un ribasso dell'indice Ftse Mib dello 0,29%, posizionandosi a 30.274 punti. Gli scambi, sottili e ammontanti a 1,5 miliardi di euro di controvalore, riflettono l'atmosfera tipica della prossimità alle festività natalizie.
Il comparto auto ha registrato una giornata difficile, con Ferrari in evidente calo del 2,45%, in linea con la performance del settore in Europa, influenzato dai dati recenti sulle vendite di veicoli
Stellantis ha mostrato una lieve crescita dello 0,02%, beneficiando in parte del recente aumento del rating a 'Bbb+' da parte di S&P. La casa automobilistica ha dimostrato una certa resilienza in un contesto altrimenti negativo.
Erg ha brillato con un notevole aumento del 2,29%, annunciando l'acquisizione di un portafoglio da 317 Mw di impianti eolici e solari negli Stati Uniti, in collaborazione con Apex Clean Energy. Questa mossa testimonia l'interesse crescente per le fonti energetiche sostenibili.
Tim ha registrato il terzo rialzo consecutivo, guadagnando l'1,66% e accumulando un aumento del 7,5% dal 19 dicembre. Nel settore farmaceutico, Diasorin (+1,27%) e Recordati (+1,13%) hanno evidenziato una performance positiva.
Nel settore del lusso, Moncler (+0,93%) e Cucinelli (+0,86%) hanno mostrato progressi, con quest'ultima ammessa nell'indice Ftse Mib dallo scorso 18 dicembre.
A2a (-1,01%), Mediolanum (-0,87%) ed Stm (-0,71%) hanno segnato una giornata negativa, insieme alle banche. Banco Bpm, Mps e Intesa hanno subito cali rispettivamente dello 0,7%, dello 0,59% e dello 0,27%, mentre Unicredit è riuscita a mantenere una posizione poco sopra la parità (+0,04%).
Il calo del prezzo del greggio (-1,5% a 73,11 dollari al barile) ha avuto impatto su Tenaris (-0,68%). Saipem (-0,28%) ed Eni (-0,03%) hanno mostrato una certa cautela in risposta alle fluttuazioni nel mercato energetico.
Fuori dal paniere principale, la Juventus (+5,44%) e la Lazio (+4,49%) hanno registrato un notevole rialzo dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue contro il monopolio di Fifa e Uefa sui tornei internazionali tra i club. Questi due organi, noti per opporsi al progetto della Superlega, vedono proprio la Juventus come una delle società fondatrici.