Il differenziale tra i Btp italiani e i Bund decennali tedeschi è sceso a 149,2 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 9 punti al 3,72% e quello tedesco in ribasso di 6,4 punti al 2,23%.
La società Fineco ha registrato una flessione del 4,33%, influenzata dalla 'Negative Catalyst Watch' di JpMorgan, la cui analisi prevede un taglio alle stime sui margini d'interesse in occasione della prossima presentazione trimestrale. Tim ha segnato un calo del 2,55%, con le negoziazioni su Sparkle in corso, mentre il quotidiano La Repubblica ipotizza ritardi nella presentazione della nuova offerta da parte di Kkr, prorogata a fine gennaio.
Gli acquisti sono stati limitati, riguardando principalmente Iveco (+1,5%), Eni (+1,11%), Ferrari (+0,86%), Moncler (+0,74%) e Saipem (+0,63%), quest'ultima di proprietà per poco meno del 3,04% del fondo Norges Bank dallo scorso 23 gennaio. Acquisti cauti sono stati effettuati su Leonardo (+0,47%), Generali (+0,44%), Cucinelli (+0,16%) e Mediobanca (+0,12%). Tra i bancari, Mps ha registrato un calo del 1,54%, Intesa del 1,03%, Banco Bpm del 0,75%, mentre Unicredit è rimasta quasi immobile con un modesto ribasso dello 0,06%.
Nel segmento delle aziende a minor capitalizzazione, Safilo ha registrato un notevole incremento del 5,98%, mentre Bioera (-4%), Do Value (-2,96%), Credem (-3,35%) e Fincantieri (-3,27%) hanno segnato un debole andamento. La giornata ha riflettuto l'attesa generale degli investitori per le decisioni della Federal Reserve, influenzando vari settori del mercato azionario italiano.
