NUSA DUA (Reuters) - I funzionari dell'Unione europea temono che il disavanzo di bilancio del 2,4% del Pil in Italia per il 2019, già considerato troppo alto, possa risultare anche superiore, poiché le misure che pesano sul deficit non sono state ben dettagliate nella Nota di aggiornamento al Def e la crescita potrebbe essere inferiore.
Il governo italiano sottoporrà il Documento programmatico di bilancio del 2019 a Bruxelles lunedì per verificare se è in linea con le regole Ue, il Patto di Stabilità e Crescita. La Commissione europea ha anticipato che è probabile le infrangerà.
"Non sappiamo se il deficit risulterà al 2,4% l'anno prossimo, o forse di più. Le misure non sono state specificate con dettagli sufficienti a stabilire che il disavanzo possa alla fine risultare più ampio anche per il fatto che la crescita può essere più lenta" ha detto un funzionario Ue.
Un altro alto funzionario Ue, presente anche in questo caso al meeting annuale del Fmi e della Banca mondiale a Bali, ha dato la stessa valutazione sulle prospettive del deficit italiano.
L'esame Ue giunge tra le preoccupazioni del mercato sui programmi di finanziamento dell'Italia, che triplicano il disavanzo programmato dalla precedente amministrazione, mettendo ulteriormente a dura prova le finanze pubbliche già sotto pressione del paese dove il rapporto debito/Pil è il secondo in Europa, al 133%.
Gli investitori stanno vendendo carta italiana da quando sono stati annunciati a fine settembre i piani di deficit.
Il governo italiano sottoporrà il Documento programmatico di bilancio del 2019 a Bruxelles lunedì per verificare se è in linea con le regole Ue, il Patto di Stabilità e Crescita. La Commissione europea ha anticipato che è probabile le infrangerà.
"Non sappiamo se il deficit risulterà al 2,4% l'anno prossimo, o forse di più. Le misure non sono state specificate con dettagli sufficienti a stabilire che il disavanzo possa alla fine risultare più ampio anche per il fatto che la crescita può essere più lenta" ha detto un funzionario Ue.
Un altro alto funzionario Ue, presente anche in questo caso al meeting annuale del Fmi e della Banca mondiale a Bali, ha dato la stessa valutazione sulle prospettive del deficit italiano.
L'esame Ue giunge tra le preoccupazioni del mercato sui programmi di finanziamento dell'Italia, che triplicano il disavanzo programmato dalla precedente amministrazione, mettendo ulteriormente a dura prova le finanze pubbliche già sotto pressione del paese dove il rapporto debito/Pil è il secondo in Europa, al 133%.
Gli investitori stanno vendendo carta italiana da quando sono stati annunciati a fine settembre i piani di deficit.