Il costo del notaio per la
prima casa è spesso una di quelle voci nell’elenco costi avvolta in un
certo mistero: quanto mi costerà? Sono obbligato a rivolgermi a un notaio? Ma
davvero si tratta di un’operazione importante? Come posso fare il calcolo delle
spese notarili? Insomma, tutto ciò che riguarda il ruolo e il costo del notaio
per la prima casa merita qualche chiarimento. Iniziamo dunque a sgomberare il
campo dei primi dubbi: sì, per le
transazioni in campo immobiliare è fatto obbligo rivolgersi a un notaio,
che provvederà a verificare la legalità di tutto quanto concerne la
compravendita in atto, a redigere il relativo atto, a registrarlo e a
conservarlo nel tempo e anche a versare a nome del compratore imposte e tasse
previste dalla normativa vigente.
Già da queste poche righe si può
intuire come il costo del notaio per la prima casa copra in realtà diverse
operazioni e non, come si è soliti pensare, la semplice stesura dell’atto di
compravendita: spetta infatti a questo
professionista, che opera in qualità di pubblico ufficiale, farsi garante della
legalità della compravendita e, anche e soprattutto, della regolarità
dell’immobile oggetto della stessa: insomma, nessuno vorrebbe trovarsi
proprietario di una casa per poi scoprire che vi sono irregolarità, abusi o
altri vizi che potrebbero causare non pochi problemi al nuovo proprietario.
Costo del notaio per la prima casa: teniamo conto delle agevolazioni
Se fino a qualche anno fa
esistevano delle tariffe predeterminate che stabilivano i costi notarili in
relazione al valore dell’immobile da acquistare, oggi non è più così: il modo migliore per conoscere con certezza
il costo del notaio per la prima casa, dunque, è quello di chiedere dei
preventivi e valutare anche in base a questo parametro a quale
professionista rivolgersi. Per abitazioni comuni, non di lusso, e se non si
richiedono interventi particolarmente complessi da parte del notaio, possiamo
comunque dire che il costo è di poche migliaia di euro, il doppio circa se
contestualmente all’atto di compravendita è necessario prevedere anche quello
di mutuo. Una cifra che non sposta i giochi quando ad essere sul tavolo è un
bene importante come una casa, ma di cui bisogna certamente tenere conto per
evitare di trovarsi in difficoltà.
Passiamo alle buone notizie: si
diceva poco sopra che il notaio provvede per conto nostro a versare anche una
serie di tasse e imposte. In termine tecnico, si dice che si tratta di un “sostituto d’imposta”, quindi qualcuno che si
“sostituisce” a noi per il pagamento di queste tasse: si occupa di recuperare
questo denaro e assicurarsi che venga versato. Una parte del costo del notaio
per la prima casa sarà dunque costituito proprio da queste imposte: la buona
notizia è che, ad oggi, la normativa prevede delle agevolazioni fiscali volte proprio a far sì che sia le compravendite
con come oggetto la prima casa, sia le donazioni allo stesso titolo possano
godere di una tassazione agevolata, rendendo più accessibile alle famiglie il
sogno di dotarsi di un’abitazione di proprietà.