mercoledì 17 giugno 2015

La Fed lascia i tassi invariati, rialzo entro l'anno

La Federal Reserve lascia invariato il costo del denaro. I tassi restano fermi fra lo zero e lo 0,25%, livello a cui sono dal dicembre 2008. Riviste al ribasso le stime di crescita dell'economia americana per il 2015 a +1,8%-2,0% dal 2,3-2,7% previsto in marzo.  "L'attività economia si sta espandendo moderatamente", "sta accelerando" la velocità della creazione dei posti di lavoro.

La Fed ritiene che l'economia Usa stia crescendo in "modo moderato" dopo un duro inverno, a un passo abbastanza forte da sopportare un aumento dei tassi di interesse entro la fine dell'anno. "L'economia - si legge nel comunicato diffuso dalla Fed al termine del direttivo di politica monetaria - sta crescendo moderatamente". "Il mercato del lavoro è in ripresa, mentre il tasso di disoccupazione è stabile". Quindici dei 17 membri del Fomc indicano che il primo rialzo dei tassi da nove anni a questa parte sarà deciso entro la fine dell'anno, anche se la Fed ha ribassato le sue stime sulla crescita del Pil Usa nel 2015. Nel 2016, invece, l'economia Usa crescerà tra il +2,4-2,7%, dal +2,3%-2,7% previsto tre mesi fa. Per il 2017 la forbice del Pil Usa prevista è stata ritoccata in miglioramento al +2,1-2,5%, dal +2,0-2,4% stimato a marzo.

Nonostante un eventuale aumento dei tassi la politica monetaria della Fed "rimarrà accomodante per un certo periodo di tempo", ha detto la presidente della Banca centrale statunitense, Janet Yellen, nel corso della conferenza stampa successiva alla due giorni del Fomc, sottolineando che l'aumento del costo del denaro dipenderà dai dati economici, in particolare dall'andamento di mercato del lavoro e inflazione.