MILANO - Le Borse europee vivono una giornata difficile, segnando pesanti perdite mentre i mercati valutano gli impatti dei nuovi dazi annunciati dagli Stati Uniti e le previsioni di un possibile aumento dell'inflazione a livello globale. La situazione si complica ulteriormente con i future di Wall Street in rosso, dopo il forte calo della giornata precedente.
Il crollo delle Borse europee
L’indice Stoxx 600, che raccoglie le principali capitalizzazioni europee, ha ceduto il 2%, scivolando ai minimi da gennaio. Secondo Bloomberg, l’indice si avvia verso la peggiore settimana dal 2022, con una flessione complessiva del 5%. La situazione si riflette anche nei mercati azionari delle singole capitali europee:
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Milano lascia sul terreno un pesante 3,7%.
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Madrid perde 3,1%.
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Francoforte segna un calo del 2%.
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Parigi scende del 1,6%.
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Londra è in negativo con una perdita dell’1,4%.
L'andamento delle valute e delle materie prime
Sul fronte valutario, il dollaro si stabilizza, mentre l'euro scende a 1,0996 contro il biglietto verde, registrando una leggera flessione.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio continua a scivolare. Il WTI, con scadenza a maggio, scende a 64,54 dollari al barile, segnando un ribasso del 3,60%, ai minimi da novembre 2024. Anche il Brent con scadenza a giugno cala a 67,76 dollari al barile, registrando una flessione del 3,39%, ai livelli più bassi da ottobre 2024.
Le reazioni dei mercati asiatici
Anche la Borsa di Tokyo accentua la sua fase di contrazione, terminando l’ultima seduta della settimana con un pesante calo del 2,75%, a quota 33.780,58. La correzione del mercato azionario degli Stati Uniti, causata dall'entrata in vigore dei dazi imposti dall'amministrazione Trump, ha pesato sul listino giapponese, con i timori di una possibile escalation globale a causa di possibili ritorsioni.
La Borsa di Mosca: resistenza alle sanzioni
La Borsa di Mosca, invece, ha registrato una parziale ripresa con un guadagno del 2,04% nei primi scambi della giornata, per poi stabilizzarsi su un +1,76%. Questo rialzo avviene nonostante la Russia non figuri tra i paesi colpiti dai nuovi dazi americani, che hanno incluso diversi stati ma escluso Mosca, Cuba, Bielorussia e Corea del Nord. La Casa Bianca ha spiegato che le sanzioni già in vigore contro la Russia a causa della guerra in Ucraina precludono ogni possibilità di scambio commerciale significativo con il paese.
Le prospettive per l'economia globale
Il nuovo pacchetto di dazi voluto dal presidente Donald Trump sta creando forti preoccupazioni a livello globale. Le Borse mondiali, tra cui quelle europee e asiatiche, sono sotto pressione mentre gli investitori temono che le nuove misure protezionistiche possano innescare una spirale di ritorsioni e rallentamenti economici. Gli analisti ritengono che l’inflazione possa aumentare a causa di questi provvedimenti, alimentando ulteriori incertezze nell’economia globale.
Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare l’andamento delle relazioni commerciali internazionali e le risposte politiche che potrebbero scaturire dalle nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti.