MILANO - L'effetto del recente voto europeo continua a farsi sentire sulle piazze finanziarie, con Milano che emerge come la peggiore tra le principali borse europee. Il Ftse Mib ha chiuso la giornata con un calo del 1,93%, scendendo sotto i 34.000 punti. Questo ribasso è stato principalmente causato dall'aumento dello spread tra Btp e Bund, che ha raggiunto i 150 punti durante la seduta, per poi chiudere a 145 punti.
Pressione sui titoli bancari
La sofferenza dei titoli di Stato ha avuto un forte impatto sui titoli bancari. Mps ha registrato una perdita del 4,93%, Banco Bpm del 4,35%, Unicredit del 3,75% e Bper del 3,61%. Queste significative flessioni riflettono la crescente preoccupazione degli investitori riguardo alla stabilità finanziaria e alle implicazioni economiche derivanti dall'esito delle elezioni europee.
Altri titoli in difficoltà
Anche altri settori non sono stati immuni dalle vendite. Leonardo ha subito un calo del 4,5% dopo l'annuncio, a borse chiuse, dello stop alle trattative per un'alleanza con Knds. Saipem ha perso il 4,13%, influenzata dalla comunicazione di Eni riguardo al collocamento del 10% delle proprie azioni.
Note positive
In un contesto generalmente negativo, alcuni titoli hanno mostrato una certa tenuta. Brunello Cucinelli ha chiuso la giornata con un aumento del 0,93%, mentre Amplifon ha registrato un +0,59%. Questi risultati positivi sono stati rari in una giornata dominata dalle preoccupazioni macroeconomiche e dalla volatilità del mercato.
Conclusioni
L'esito delle elezioni europee ha generato un'ondata di incertezza che continua a influenzare negativamente le piazze finanziarie, in particolare Milano. La pressione sui titoli di Stato e l'aumento dello spread hanno colpito duramente il settore bancario, trascinando al ribasso l'intero indice Ftse Mib. Gli investitori restano cauti, monitorando attentamente le evoluzioni politiche ed economiche che potrebbero ulteriormente influenzare il mercato nei prossimi giorni.