lunedì 26 febbraio 2024

Poste italiane chiude 2022 con utile di 847 mln, +6,3%


MILANO - Poste Italiane conclude l'esercizio 2022 con un utile netto di 847 milioni di euro, in crescita del 6,3% rispetto all'anno precedente.Questo dato emerge dalla relazione sulla gestione 2022 della società, approvata dalla Sezione controllo enti della Corte dei conti. La relazione evidenzia un aumento dei ricavi totali del 3,7%, raggiungendo i 10.053 milioni di euro, e un incremento del 2% dei ricavi da mercato, principalmente legati all'erogazione dei servizi postali, che ammontano a 2.796 milioni di euro.

I servizi di conto corrente registrano un aumento significativo (+466 milioni), così come il canone annuo per le carte di credito, contribuendo all'incremento dei ricavi dei servizi BancoPosta, che nel 2022 ammontano a 5.467 milioni di euro. Alcuni comparti, come il risparmio postale, invece, mostrano una diminuzione dei ricavi (-107 milioni) a causa di minori attività di raccolta.

I costi totali sostenuti nell'esercizio aumentano a 8.977 milioni di euro, anche a causa dei maggiori accantonamenti per rischi su crediti d'imposta (+320 milioni), sebbene compensati in parte dalla riduzione del costo del lavoro (-248 milioni).

La Corte dei conti sottolinea che la dinamica dei ricavi e dei costi ha portato a un risultato operativo e di intermediazione di 1.076 milioni di euro, in aumento rispetto ai 884 milioni dell'anno precedente. Tuttavia, l'utile d'esercizio a livello di Gruppo registra una flessione del 4%, scendendo a 1.511 milioni di euro, mentre i proventi della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione diminuiscono del 1,2%.

I costi sostenuti nel 2022 aumentano a 9.598 milioni di euro (+2,4%), mentre gli investimenti industriali realizzati dalla Società salgono da 708 a 751 milioni di euro. Questi investimenti sono destinati al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e della rete logistica, al rinnovo della flotta con mezzi a bassa emissione, all'istallazione del fotovoltaico e all'efficientamento degli immobili, nell'ottica del percorso verso la carbon neutrality entro il 2030.