giovedì 8 novembre 2018

Ue, Tria: "Analisi della Commissione non attenta su Italia"

(Afp)
ROMA - Arriva la presa di posizione ufficiale del ministro dell'Economia Giovanni Tria che ha contestato le previsioni della Commissione Ue in merito al deficit: "Sono in netto contrasto con quelle del governo italiano e derivano da un’analisi non attenta e parziale del Documento programmatico di bilancio (Dpb), della legge di bilancio e dell’andamento dei conti pubblici italiani, nonostante le informazioni e i chiarimenti forniti dall’Italia", dichiara Tria in una nota.

"Ci dispiace constatare - sottolinea il ministro - questa défaillance tecnica della Commissione, che non influenzerà la continuazione del dialogo costruttivo con la Commissione stessa in cui è impegnato il Governo italiano. Rimane il fatto - conclude Tria - che il Parlamento italiano ha autorizzato un deficit massimo del 2,4% per il 2019 che il Governo, quindi, è impegnato a rispettare”.

Secondo il premier Conte le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno "sottovalutano l'impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali". Per questo, ha ribadito il premier, "andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici" e "non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilita' delle nostre previsioni". Conte ha assicurato che "l'Italia non e' affatto un problema per i Paesi dell'Eurozona e dell'Unione europea, ma anzi contribuirà alla crescita di tutto il continente".

"Le riforme strutturali che mettiamo in campo, dalla riforma dei centri per l'impiego alla semplificazione del codice degli appalti, alla riforma del codice e del processo civile insieme al piano investimenti, daranno maggiore impulso alla crescita rispetto a quanto previsto dalla Commissione Ue", ha insistito Conte. la sua previsione è che "il deficit diminuirà con la crescita e questo ci permetterà di far diminuire il rapporto debito/PIL al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021". "Sulla base di queste valutazioni", ha concluso il premier, "guardiamo positivamente agli sviluppi del dialogo intrapreso con le Istituzioni europee".