NEW YORK (Reuters) - Si esaurisce il rialzo dell'euro, sostenuto in mattinata dal parziale allentamento delle tensioni sul debito italiano dopo le rassicurazioni giunte da esponenti del governo sul rispetto dei vincoli europei da parte della manovra 2019.
Sul mercato torna a prevalere una dose maggiore di cautela, in attesa dei prossimi sviluppi della disputa commerciale Usa-Cina e più nello specifico del meeting Bce di dopodomani.
Nel primo pomeriggio l'euro/dollaro scivola in deprezzamento, al minimo intraday di 1,1566, quasi una figura sotto il picco di questa mattina di 1,1643.
La valuta unica frena nei confronti dello yen pur rimanendo in lieve rialzo, con un minimo di seduta a 128,78 contro un massimo stamane a 129,80.
"Sembra esserci un atteggiamento in generale risk-off, ma niente di specifico sull'euro" spiega l'analista di Societe Generale Alvin Tan. "Se lo spread italiano si restringe ulteriormente, questo diventerà il driver principale dell'euro".
La maggiore cautela degli operatori si riverbera anche sulla sterlina, che ora arretra su dollaro ed euro dopo l'iniziale movimento rialzista, dettato dalla parole di ieri del capo negoziatore Ue sulla Brexit Barnier, secondo cui è "realistico" aspettarsi la firma di un accordo in sei/otto settimane.
La sterlina cede ora circa lo 0,2% sul biglietto verde nuovamente sotto 1,30 dopo aver registrato in mattinata quota 1,3087, nuovo massimo da inizio agosto.
Sul mercato torna a prevalere una dose maggiore di cautela, in attesa dei prossimi sviluppi della disputa commerciale Usa-Cina e più nello specifico del meeting Bce di dopodomani.
Nel primo pomeriggio l'euro/dollaro scivola in deprezzamento, al minimo intraday di 1,1566, quasi una figura sotto il picco di questa mattina di 1,1643.
La valuta unica frena nei confronti dello yen pur rimanendo in lieve rialzo, con un minimo di seduta a 128,78 contro un massimo stamane a 129,80.
"Sembra esserci un atteggiamento in generale risk-off, ma niente di specifico sull'euro" spiega l'analista di Societe Generale Alvin Tan. "Se lo spread italiano si restringe ulteriormente, questo diventerà il driver principale dell'euro".
La maggiore cautela degli operatori si riverbera anche sulla sterlina, che ora arretra su dollaro ed euro dopo l'iniziale movimento rialzista, dettato dalla parole di ieri del capo negoziatore Ue sulla Brexit Barnier, secondo cui è "realistico" aspettarsi la firma di un accordo in sei/otto settimane.
La sterlina cede ora circa lo 0,2% sul biglietto verde nuovamente sotto 1,30 dopo aver registrato in mattinata quota 1,3087, nuovo massimo da inizio agosto.