Milano – La Borsa di Milano ha chiuso oggi la penultima seduta del 2025 in calo, con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,38%, chiudendo a 44.436 punti, in un mercato caratterizzato da scambi contenuti per un controvalore di 2,2 miliardi di euro, in linea con la seduta dello scorso 23 dicembre.
Si conferma sotto i 68 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, in ribasso a 67,4 punti. Il rendimento annuo dei titoli italiani scende di 4,6 punti al 3,5%, mentre quello tedesco cala di 3,6 punti al 2,83%.
Sul mercato pesano i colloqui di pace sull’Ucraina, che frenano i titoli della difesa: Leonardo perde l’1,96% e Fincantieri l’1,72%.
Tra i peggiori della giornata spicca Tim, in calo del 2,17%, in controtendenza rispetto ai rivali europei. Seguono Saipem (-1,36%), Moncler (-1,25%), Lottomatica (-1,07%), Poste (-0,98%), Bper (-0,91%) e Unicredit (-0,87%). Più contenute le perdite di Intesa Sanpaolo (-0,56%) e Banco Bpm (-0,27%), mentre tengono Mps (+0,24%) e Mediobanca (+0,11%).
La maglia rosa va a Diasorin (+3%), che ha ottenuto l’ok negli Stati Uniti per i test sulla piattaforma molecolare Liason Nes, che permette esecuzioni senza personale di laboratorio specializzato. Bene anche Nexi (+1,72%), Inwit (+1,55%), Campari (+1,1%) e Amplifon (+0,62%).
Tra i titoli più grandi, poco mossi Stm (+0,23%), Eni (+0,1%), nonostante il rialzo del greggio, e Snam (+0,04%). Contrastate Stellantis (+0,11%) e Ferrari (-0,31%), praticamente invariata Iveco (-0,03%).
Tra le società a minor capitalizzazione, brillano Tesellis (+9,1%, già Tiscali) e Pininfarina (+3,33%), mentre registrano le maggiori perdite Fidia (-5,52%) e Webuild (-3,9%).






