martedì 10 dicembre 2024

Piazza Affari in lieve flessione all'apertura, tra vendite sugli energetici e segnali di recupero per alcune banche

MILANO - Piazza Affari ha avviato la seduta di oggi appena sotto la parità, in linea con le principali Borse europee. Il Ftse Mib cede lo 0,1%, appesantito principalmente dalle vendite su alcuni titoli del settore energetico, che segnano una giornata debole. In particolare, Saipem registra una flessione dell'1,1%, Eni perde lo 0,7% e Snam scivola dello 0,6%.

Sottotono anche altri titoli del listino, con Unipol in calo dello 0,8%, Cucinelli che cede lo 0,7%, Mediobanca in diminuzione dello 0,6%, e Moncler che scivola dello 0,6%. Anche Stm e Generali non si sottraggono alla tendenza negativa, perdendo rispettivamente lo 0,6%.

Tuttavia, tra le poche note positive, Tim guadagna l'1%, dopo essere stata promossa da Barclays, che ha alzato il prezzo obiettivo a 0,32 euro per azione. Positiva anche Diasorin, che segna un incremento dello 0,7%. Il settore bancario ha visto segnali di recupero con Mps in crescita dello 0,7%, Popolare di Sondrio a +0,4%, mentre Banco Bpm è praticamente invariata con un +0,03%, e Unicredit perde lo 0,2%.

Nel settore automobilistico, Stellantis cede lo 0,2% dopo aver annunciato l'intenzione di costruire una gigafactory in Spagna, in collaborazione con il colosso cinese CATL.

Fuori dal Ftse Mib, spicca l'impennata di Beghelli, che vola con un +42%, a seguito dell'annuncio dell'Opa da parte di Gewiss. Anima, invece, cresce dello 0,4%, continuando a distaccarsi dal prezzo dell'Opa offerto da Banco Bpm, mentre il mercato resta in attesa di sviluppi sul futuro dell'asset manager.