BRUXELLES - Come previsto, la Banca Centrale Europea (Bce) ha annunciato un ulteriore taglio dei tassi d'interesse di 25 punti base, una mossa che conferma il trend discendente dei tassi già in atto. Questo intervento avrà effetti diretti sulle rate dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile, che secondo il Codacons hanno già registrato una diminuzione complessiva dello 0,98%. I tassi variabili, che a novembre 2023 avevano raggiunto un picco del 4,92%, sono scesi al 3,94% a luglio, e si prevede un ulteriore alleggerimento per i mutuatari.
Lagarde: "Tassi ancora restrittivi finché serve"
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato che, nonostante il taglio, i tassi resteranno restrittivi per il tempo necessario a garantire la stabilità economica. Il nuovo taglio rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione della politica monetaria, dopo un periodo di rialzi che aveva reso il credito più oneroso per famiglie e imprese.
Prospettive a medio-lungo termine
Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, ha spiegato che, nonostante il taglio, le prospettive a medio-lungo termine per il mercato dei mutui rimangono caute. L'Euribor a 1 mese è sceso al 3,54%, rispetto al 3,90% di inizio anno, ma resta oltre 100 punti base più alto rispetto all'Eurirs, che ha raggiunto i minimi degli ultimi 20 mesi. Questo significa che i mutui a tasso fisso continuano a rappresentare una scelta conveniente per chi cerca stabilità finanziaria.
Mutui a tasso fisso: la scelta più sicura
Secondo Papucci, i mutui a tasso fisso offrono maggior sicurezza e sono ancora la scelta migliore per i consumatori, soprattutto in un contesto di incertezza economica. L'opzione di mutui green, legati a progetti di efficientamento energetico, è particolarmente vantaggiosa, con condizioni agevolate che promuovono una transizione verso un'economia più sostenibile.
Riduzione dei tassi variabili
Il gruppo MutuiOnline.it ha osservato una significativa riduzione dei tassi variabili negli ultimi mesi. A maggio 2024, il Tan medio per i mutui variabili era del 5,08%, mentre ad agosto è sceso al 4,64%. Al contrario, i mutui a tasso fisso hanno mantenuto una certa stabilità, con un Tan medio intorno al 3,20%.
Questa dinamica incoraggia un rinnovato ottimismo verso una graduale ripresa del settore dei mutui, sostenuto da politiche monetarie più favorevoli e una maggiore stabilità economica.