MILANO - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata, grazie alla segnalazione di un whistleblower. Le due società sono accusate di una presunta intesa restrittiva della concorrenza riguardante la produzione e la commercializzazione di patatine a marchio privato per conto delle catene della grande distribuzione organizzata (Gdo).
Secondo quanto emerso dall’Autorità, Amica Chips e Pata avrebbero adottato un comportamento coordinato per ripartire tra di loro la clientela, mantenendo i prezzi a un livello sovra-concorrenziale. Questo tipo di intesa, se confermata, potrebbe avere gravi ripercussioni per il mercato, limitando la competizione e danneggiando i consumatori.
Nella giornata di ieri, i funzionari dell’Autorità hanno effettuato ispezioni presso le principali sedi di Amica Chips e Pata, nonché presso un altro soggetto considerato in possesso di informazioni rilevanti per l’istruttoria. Le operazioni sono state condotte con il supporto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, sottolineando la serietà con cui l’Autorità sta affrontando il caso.
L’istruttoria si propone di chiarire la dinamica dei rapporti commerciali tra le due aziende e di verificare se vi siano stati comportamenti anticoncorrenziali, con l’obiettivo di tutelare un mercato equo e competitivo. Gli sviluppi di questa indagine saranno seguiti con attenzione, sia dagli operatori di settore sia dai consumatori, che attendono risposte chiare sulle pratiche di mercato in un settore così delicato.