La situazione a Madrid è stata più critica, con un calo dell'1,4%, principalmente a causa del crollo del 25% di Grifols, seguendo le accuse di un hedge fund che sostiene che il gruppo degli emoderivati nasconda il reale debito aziendale.
A Mosca, l'indice Moex in rubli è rimasto piatto, mentre l'Rtsi in dollari è salito di un punto percentuale e mezzo, nonostante il prezzo del gas sia ancora debole. Il future sul metano con scadenza a febbraio ha chiuso in calo dell'3%, a 30,6 euro al Megawattora.
Il mercato petrolifero, invece, ha mostrato forza con un aumento del 2% oltre i 72 dollari al barile. Nel complesso, gli investitori stanno monitorando attentamente i prossimi dati sull'inflazione negli Stati Uniti e in Cina, con una particolare attenzione alle decisioni delle banche centrali, in attesa del possibile taglio dei tassi della Federal Reserve nella prima parte dell'anno.
In Piazza Affari, l'azienda Pirelli è emersa positivamente, crescendo del 4,3% a 5,2 euro dopo che Marco Tronchetti Provera ha rafforzato la sua presa. Al contrario, vendite significative sono state registrate tra le banche, con Banco Bpm (-4,8%), Bper e Mps che hanno ceduto oltre tre punti percentuali. Anche Unicredit ha chiuso in ribasso dell'1,6%. Nel settore industriale, Saipem ha perso il 2,3% a quota 1,47.
